giovedì 21 aprile 2022

Recensione - “Sola andata” di Claudia Bruno


“Sola andata” di Claudia Bruno - € 17,00 - Uscita 21 aprile 2022 - 240 pagine - editore NNE - Amazon

TRAMA: Ludovica e Cristian si amano. Hanno vent’anni e vivono in una casa poco fuori Roma che chiamano “il cantiere”, un’eterna promessa di futuro e completezza. Quando lui, ricercatore medico, ottiene un incarico a Londra, Ludovica reagisce come a un trauma: trova conforto solo in Ombra, la loro piccola gatta cieca, e nei quaderni in cui scrive formule e diagrammi a cui si affida per ancorarsi al mondo. Dopo un anno, Ludovica riesce a raggiungere Cristian nella sua squallida soffitta londinese, convinta di poter ricomporre così la sua vita frammentata. Ma la città diventa un collage di passati imperfetti e futuri anteriori, una voragine di grattacieli e locali notturni che la inghiotte, spingendola verso un’esistenza ai margini, in bilico tra sogno e realtà, dove finalmente riesce a perdonarsi e trovare la sua dimensione esistenziale. "Sola andata" è un romanzo che assomiglia al destino, un labirinto che si sdoppia e si riflette in ogni direzione, raccontandoci il viaggio di chi, per conoscersi davvero, è disposto ad abbracciare la vastità del presente.

LA MIA RECENSIONE 

La vita di Ludovica e Cristian va per il meglio, si amano, pensano ad uno splendido futuro insieme fino a quando Cristian riceve un’offerta di lavoro e deve traferirai a Londra. Per lui è luna grande opportunità ma Ludovica non lo accetta, non accetta la loro separazione nonostante lui la rassicura che nulla potrà compromettere la loro storia. 

Un romanzo molto profondo, io l’ho visto come una sorta di diario in cui Ludovica racconta il suo rapporto con Cristian e la sua solitudine quando lui parte per Londra, i suoi pensieri, le sue paure, il suo viaggio a Londra per raggiungere Cristian e ciò che la città le suscita. 

Ad essere sincera mi aspettavo il classico romanzo, la storia d’amore di due persone, la lontananza e i problemi che ne derivano ma non è stato così, la storia è molto descrittiva, pochissimi dialoghi, tanti i pensieri e le descrizioni della protagonista e questo un poco mi ha rallentato nella lettura, l’ho trovato un poco pesante, ma non vuol dire che non abbia apprezzato la storia anzi, l’ho trovata molto profonda, riflessiva. 

L’intera storia viene raccontata da Ludovica quindi sono i suoi pensieri ad essere messi in risalto, è lei a raccontarsi a confessarsi, parlando soprattutto della lontananza dal suo compagno Cristian quindi il romanzo presenta un velo di tristezza, di nostalgia, sensazioni che il lettore percepisce tanto, sentendosi molto vicino alla protagonista. 

Il romanzo come ho già detto non ha raggiunto le mie aspettative, mi aspettavo altro, qualcosa di più coinvolgente con più brio, essendo molto descrittivo e mettendo in evidenza i pensieri della protagonista con quel velo di dolore e nostalgia hanno reso la lettura un poco pesante e poco coinvolgente anche se allo stesso tempo tali sensazioni sono state molto percepibili. 

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