"La piccola principessa" di Frances Hodgson Burnett
Edito Einaudi
Prezzo € 10,00
201 pagine
Orfana di madre, la piccola Sara è nata in India, dove ha vissuto per sette anni con l'amatissimo padre, Ralph Crewe, un capitano dell'esercito inglese. Sara è una bambina speciale, generosa e gentile con tutti, anche con le persone meno fortunate, e non si perde mai d'animo neppure quando è costretta ad abbandonare il suo paese per un tetro collegio inglese. Da tempo ha imparato a trarre forza dalle meravigliose storie che la sua fervida immaginazione sa inventare, trasformando le difficoltà in mirabolanti avventure. E saranno proprio quelle storie a darle il coraggio di affrontare le umiliazioni che il destino le ha riservato, come una vera principessa. La storia commovente di una bambina, che anche quando tutto sembra andare storto, non abbandona la speranza e crede nelle favole a lieto fine.
LA MIA RECENSIONE
Il romanzo è ambientato a Londra. La piccola Sara dall'India viene portata da suo padre in un facoltoso collegio di Londra, per Sara è dura separarsi dal padre ma accetta la situazione e inizia una nuova vita tra le gelide mura del collegio di Miss Minchin. Sara è l'allieva prediletta, ricca, intelligente, buona, una vera principessa, ma poi accade qualcosa di brutto e la sua vita cambia, dal mondo bello e dorato passa in mondo fatto di stenti e povertà, ma Sara non si dispera, lei è una principessa, e poi ci sono le sue storie a darle forza. Prima o poi la sua vita ritornerà quella di una volta.
Ho sempre solo visto il film de "La piccola principessa", uno dei miei preferiti sia da bambina che da adulta, per me è uno di quei film che non stancano mai ed ogni volta che lo si guarda è come se fosse la prima, ma non ho mai letto il romanzo dal quale il film è tratto, così ho deciso di rimediare e mi sono immersa nella sua lettura rimanendone affascinata tanto da innamorarmene.
E' sempre difficile recensire un romanzo classico soprattutto se ti è piaciuto e ti ha lasciato tanto, è difficile esternare ciò che ti ha dato ma ci proverò.
"La piccola principessa" è stato un romanzo dalla bellezza unica, non me lo aspettavo, mi aspettavo si un bel romanzo ma adatto più a lettori giovani ed invece mi sono ricreduta, mi sono trovata davanti una storia bellissima, molto profonda e soprattutto ricca di significato. La piccola Sara insegna tanto, lei è una bambina molto dolce, buona, nonostante viva una vita agiata è sempre pronta a dare sostegno al prossimo, ad essere gentile e paziente, soprattutto quando il suo mondo perfetto va a rotoli ed è lei ad aver bisogno di aiuto lei accetta tutto con pazienza senza lamentarsi, e anzi continua ad occuparsi degli altri...una piccola principessa dall'animo nobile. Sara insegna molto e per me la sua storia ha rappresentato in parte il mondo in cui viviamo, un mondo dove regna l'arroganza, la convinzione di essere superiori, il disinteressamento del prossimo, ecco credo che per vivere meglio tutti noi dovremmo prendere esempio da Sara, non lamentarci, anzi apprezzare ciò che abbiamo anche quando la vita sembra essere crudele perché prima o poi qualcosa di bello accadrà, basta solo crederci e aspettare.
Un romanzo che bisogna leggere almeno una volta nella vita, anzi, un romanzo che dovete leggere, un classico intramontabile dalla bellezza unica, che insegna molto.
LE CITAZIONI
"Se fossi una principessa, - pensava, - una vera principessa, sarei generosa con il mio popolo. Ma anche se lo sono solo con la fantasia, posso sempre fare qualcosa per gli altri. Becky era felice come se le avessi regalato un mucchio di cose preziose. Se fare del bene alle persone è come regalare grandi ricchezze, allora io le ho regalate."
"Quando si è altruisti, si è pronti a dare con il cuore aperto; anche se a volte le mani sono vuote, il cuore è sempre colmo di affetto, dolcezza e gentilezza. Questo permette di donare conforto e allegria, e talvolta una risata è la migliore medicina."
"Dopo tutto, non è certo piacevole essere un topo, - si disse. - Tutti ti detestano, e se ti vedono scappano gridando: "Brutta bestia!" Non mi piacerebbe che le persone urlassero: "Brutta Sara" e fuggissero di fronte a me, per poi prepararmi delle trappole con un bel bocconcino. E' molto meglio essere un passerotto! Ma nessuno ha chiesto a questo topo, quando è stato creato, se voleva nascere topo o preferiva essere un passerotto."
"Come facciano a capire le cose gli animali, non si sa, ma di certo capiscono. Forse c'è un linguaggio muto che tutti gli esseri comprendono; forse in ogni creatura vivente c'è un' anima che può parlare alle altre anime senza emettere alcun suono."
"Se qualcuno ti offende, è meglio limitarsi a guardarlo in silenzio. Miss Minchin va su tutte le furie quando faccio così, e Miss Amelia e le bambine rimangono intimidite. Se riesci a controllare la collera, gli altri sentono che sei più forte, perché tu sai dominarti e loro no, e dicono un sacco di stupidaggini, che poi rimpiangono amaramente. Non c'è nulla di più forte dell'ira, se non il saperla trattenere. Perciò, non bisogna ribattere a chi ci insulta, e io raramente lo faccio."