venerdì 16 dicembre 2022

Natale in Giappone

 


IN GIAPPONE IL NATALE NON È UNA FESTIVITÀ RELIGIOSA COME PER NOI OCCIDENTALI MA È UN PERIODO DI FELICITÀ DA PASSARE CON LE PERSONE AMATE.


La maggior parte dei giapponesi non è di religione cattolica ma il Natale si è diffuso anche nel continente nipponico.

Non avendo un significato religioso non è considerata festa nazionale, e quindi scuole ed uffici sono regolarmente aperti.

Ciò non significa che i giapponesi non lo celebrano, anzi è una festa molto diffusa, per loro è un periodo di felicità da celebrare con chi si ama.

Il 24 dicembre infatti gli innamorati e le famiglie sono soliti andare a cena fuori.


POLLO FRITTO A NATALE 

I giapponesi per la celebrazione del Natale sono soliti cenare al ristorante, ma c’è una tradizione molto curiosa tipica del 24 dicembre: andare a mangiare pollo fritto.

La tradizione di mangiare pollo fritto nasce con la diffusione di KFC, la catena americana famosa per il pollo fritto, e si sa che i giapponesi vanno matti per l’America.

La maggior parte degli abitanti quindi la sera di Natale affolla il famoso fast-food che ha pensato di creare un menù tipico natalizio (pollo fritto, insalata e dolce).

Molto diffusa è anche la “Christmas cake”, una torta fatta di pan di spagna e decorata con panna, fragole e immagini di Babbo Natale.


LUCI DI TOKYO

Durante il periodo natalizio Tokyo si veste di tante lucine splendenti. Sono tanti i posti da visitare nella bellissima città.

Come un albero di Natale alto 8 metri e decorato con 1.200 luci che si trova nella zona “Roppongi Hills”.

Viene anche riprodotto un grande oceano fatto di luminarie, e poi non mancano gli addobbi per le strade e fuori ai negozi.


FESTA DEGLI INNAMORATI

Il 24 dicembre viene generalmente festeggiato dagli innamorati, infatti essendo un giorno di felicità viene dedicato a chi si ama.

Vengono scambiati anche regali ma solo tra gli innamorati.


I GIAPPONESI CREDONO IN BABBO NATALE?

I regali non vengono scambiati in nome di Babbo Natale, il quale non è molto radicato come figura, ma nonostante ciò appare un po’ ovunque.

La maggior parte dei giapponesi è di religione buddhista, e loro credono in un personaggio che ricorda molto Babbo Natale.

Si chiama Hotei, è una divinità della fortuna e come il suo amico Babbo Natale ha un sacco pieno di regali ed è circondato da bambini.

martedì 4 ottobre 2022

Baciarsi in Giappone

 

Per noi occidentali baciarsi è una grande manifestazione d’amore, ma per i giapponesi cosa rappresenta il bacio? I giapponesi ottengono la libertà di baciarsi in pubblico solo nel XX secolo. 

Gli americani e gli europei, durante la restaurazione Meiji, quando si stabilirono in Giappone notarono che li il bacio fosse del tutto assente, era considerato un preliminare del sesso e non un gesto d’affetto come per noi occidentali, era quindi impuro. 


Durante il medioevo il bacio era impuro e più scandaloso del sesso perché c’era  l’uso della bocca e della lingua, considerati lo strumento  attraverso il quale il Buddha trasmette i suoi insegnamenti, quindi qualcosa di sacro non poteva essere sporcato con il bacio.

Solo nel XX secolo il bacio assume lo stesso significato che conosciamo noi occidentali, e questo grazie al cinema e alla letteratura.


VIETATO BACIARSI

Dalla metà degli anni 30 e durante il periodo della seconda guerra mondiale vigeva il divieto di baciarsi in pubblico, tale divieto valeva anche per i film.

Solo dopo la guerra il divieto venne abolito.

Nel 1946 esce infatti il primo film giapponese dove appare il primo bacio tra i due personaggi, “Giovani di vent’anni”.

Il bacio in questione però era molto casto e innocente, le bocche degli attori erano divise da una garza.

 Il film ebbe molto successo e fu denominato “Il film di baci”. Ed il 23 maggio, giorno d’uscita del film, divenne “il giorno del bacio”.

Nel 1950 ci fu invece un bacio che fece molto scalpore.

Un’attrice di Hollywood, durante un evento a Tokyo, bevve molto sake e iniziò a baciare i presenti, tra i quali anche due attori giapponesi.

La notizia uscì su tutti i giornali.


IN TRIBUNALE PER UN BACIO

Molti tribunali giapponesi hanno pronunciato sentenze in merito ad un semplice bacio.

Una sentenza del 1966 distingue 3 tipi di baci: 1. Consuetudinario; 2. Amoroso; 3. Sessuale.

Questo perché erano tante le situazioni che venivano portate in tribunale, tutte aventi ad oggetto carie tipologie di baci. 

Il caso più famoso è quello del 1977.

Un uomo invitò una donna nella sua macchina, lei accettò. In auto lui mise le sue mani sulle spalle della donna e la baciò. La donna fuggì a denunciarlo.

Sia la procura che il tribunale di grado superiore considerarono la cosa indecente in base ad una pronuncia della Corte Suprema.

La pronuncia stabilisce che è indecente “l’atto che causi in una persona ordinaria imbarazzo sessuale o vergogna e ne violi la sana morale sessuale”.

L’avvocato dell’uomo ricorse così alla stessa Corte Suprema la quale precisò cosa rende i baci indecentio:

  1. La mancanza di una relazione tra le due parti.
  2. L’uso della forza che non permette una resistenza
  3. La mancanza di consenso.

La Corte quindi analizzando il caso vide che non sussistevano tali elementi e quindi assolse l’uomo considerando il bacio non indecente.

Fortunatamente oggi anche in Giappone è possibile baciarsi in pubblico e manifestare liberamente questo bellissimo gesto d’affetto.

mercoledì 14 settembre 2022

Mabon - Equinozio d’autunno

 

(Dal 20 al 23 settembre) Con Mabon si celebra l’equinozio d’autunno dove l’oscurità trionfa sulla luce. I colori di questo sabbat solo le tonalità del rosso scuro e marrone. 

Cibo tipico sono le mele (piantare un melo allontana il male dalla propria casa) frutta secca, zucca, mais e il melograno che è il simbolo per eccellenza ed è anche legato al mito di Persefone che dopo aver mangiato i semi del melograno fu costretta a restare negli inferi con Ade. Quando ogni anno Persefone ritorna al regno dei morti, sua madre Demetra, dea della fertilità, si rattrista e smette di produrre frutti e così inizia la stagione fredda. 

Un altro simbolo di Mabon è la cornucopia, un corno che contiene frutta secca, fiori e nocciole. Nella mitologia rappresenta la dea del raccolto come simbolo di abbondanza. 

Mabon è il periodo giusto per disfarsi di ciò che non serve più e di fare incantesimi di protezione e prosperità. 

Sono tante le tradizioni che caratterizzano questo sabbat, come creare addobbi con foglie secche, ringraziare Madre natura per tutto ciò che ci ha dato offrendole cibo e ciò può essere fatto consacrando le offerte attivando il cerchio magico. Altra tradizione prevede la creazione di scope di saggina utili per incantesimi di protezione e purificazione, infatti le scope di saggina sono molto potenti contro le negatività, averle in casa o sull’altare dove si praticano incantesimi respinge il male e protegge. 

Durante questo periodo si si raccolgono mele per decorazioni, preparare torte o usare i semi per gli incantesimi. Si riforniscono anche le dispense e si fanno doni, soprattutto alimenti sott’olio e in scatola. 

SACCHETTO MAGICO DI PROTEZIONE

Mabon è il momento migliore per fare incantesimi di protezione, ecco un piccolo amuleto per allontanare le negatività.

Prendete un fazzoletto o un sacchetto bianco  e mettete al suo interno: - rosmarino; - alloro; - salvia; - calendula; - sale marino; - pietra di tormalina nera o qualsiasi pietra di protezione che preferite.

Una volta creato il sacchetto potete portarlo con voi oppure lasciarlo nel luogo in cui volete avere protezione.

IL MITO DI PERSEFONE

In un certo senso il mito di Persèfone è legato al sabbat Mabon in quanto ha ad oggetto il sibolo del melograno e l'autunno. Persèfone è figlia di Zeus e Demetra. Suo zio Ade si innamora di lei cosi la rapisce e la porta con sé negli inferi. Qui Persèfone si rifiuta di mangiare qualsiasi tipo di cibo tranne i chicchi di melograno, ne mangia sei senza sapere che mangiando il frutto degli inferi sarà destinata a rimanere li per sempre. 

Demetra non accetta il rapimento della figlia così essendo lei dea dell'agricoltura e della fertilità fa sentire subito la sua vendetta; prima del rapimento garantì agli uomini lunghi periodi di bel tempo e raccolto abbondante, ma dopo il rapimento della cara figlia, il suo dolore causò un inverno infinito e rigido.

la situazione viene risolta da Zeus, avendo Persèfone mangiato solo sei chicchi di melograno e non tutto il frutto viene accordato che sarebbe rimasta con il marito Ade tanti mesi quanti chicchi mangiati e il restante invece con la madre. Così sei mesi li passa agli inferi e altri sei con la madre. nei mesi che trascorre con Demetra sulla terra c'è gioia e ciò fa arrivare la primavera e l'estate, i mesi che ritorna agli inferi la tristezza di Demetra da vita all'autunno e all'inverno.


domenica 29 maggio 2022

Recensione - “Se i gatti scomparissero dal mondo” di Kawamura Genki

 

“Se i gatti scomparissero dal mondo” di Kawamura Genki - edito Einaudi - € 10,00 - 165 pagine - Amazon

Di lavoro fa il postino, mette in comunicazione le persone consegnando ogni giorno decine di lettere, ma il protagonista della nostra storia non ha nessuno con cui comunicare. La sua unica compagnia è un gatto, Cavolo, con cui divide un piccolo appartamento. I giorni passano pigri e tutti uguali, fin quando quello che sembrava un fastidioso mal di testa si trasforma nell'annuncio di una malattia incurabile. Che fare nella settimana che gli resta da vivere? Riesce a stento a compilare la lista delle dieci cose da provare prima di morire... Non resta nulla da fare, se non disperarsi: ma ecco che ci mette lo zampino il Diavolo in persona. E come ogni diavolo che si rispetti, anche quello della nostra storia propone un patto, anzi un vero affare. Un giorno di più di vita in cambio di qualcosa. Solo che la cosa che il Diavolo sceglierà scomparirà dal mondo. Rinunciare ai telefonini, ai film, agli orologi? Ma certo, in fondo si può fare a meno di tutto, soprattutto per ventiquattr'ore in più di vita. Se non fosse che per ogni oggetto c'è un ricordo. E che ogni concessione al Diavolo implica un distacco doloroso e cambia il corso della vita del protagonista e dei suoi cari. Soprattutto quando il Diavolo chiederà di far scomparire dalla faccia della terra loro, i nostri amati gatti. Kawamura Genki ci costringe a pensare a quello che davvero è importante: alle persone che abbiamo accanto, a quello che lasceremo, al mondo che costruiamo intorno a noi.

LA MIA RECENSIONE

Il protagonista del romanzo scopre di avere una brutta malattia al cervello e che gli rimane poco tempo di vita. Afflitto cerca di redigere una lista di cose da fare prima del giorno della morte ma invano. Ma proprio quando è  afflitto dal dolore e dalla voglia di non morire che riceve una visita insolita, quella del Diavolo in persona, il quale gli propone un patto, un giorno di vita in più per la scomparsa di qualcosa dal mondo. 

Una favola moderna che mi ha incantata e mi ha emozionata, ma soprattutto mi ha insegnato il senso della vita. 

Sembra facile decidere cosa far scomparire dal mondo in cambio di un giorno di vita, anche il protagonista lo credeva ma poi ad ogni proposta anche le cose più banali, quelle che sembravano prive di senso e importanza a questo mondo si rilevano fondamentali. 
Quando tutto ci va bene non siamo in grado di dare importanza alle cose, alle relazioni, ai rapporti umani, ma poi proprio quando ci troviamo davanti ad una situazione che ci mette davanti a delle scelte, una situazione che ci porta a riflettere su tutta la nostra vita ecco che tutto cambia dentro di noi, iniziamo a dare importanza alle piccole cose e a godere di ogni istante dando valore a tutto ciò che ci circonda. 

Il romanzo mi è piaciuto molto, è stato profondo, riflessivo, anche commovente, a tratti ironico, un’ironia diversa dal solito, un’ironia che sotto sotto da insegnamenti di vita lanciando segnali molto importanti come quello di apprezzare le piccole cose che ci troviamo davanti il nostro percorso di vita, non ci sono cose più importanti delle altre e quando ce ne accorgeremo sarà troppo tardi, questo non vale solo per le cose materiali ma anche per i sentimenti, per le persone, a volte per orgoglio lasciamo distruggere un rapporto ma quando ci rendiamo conto di doverlo ricucire e fare il primo passo ormai può essere troppo tardi. 

Un romanzo che tutti dovrebbero leggere. 

lunedì 23 maggio 2022

Recensione - “Il diario geniale della signorina Shibata” di Emi Yagi

“Il diario geniale della signorina Shibata” di Emi Yagi-Edito Mondadori-€ 17,50-162 pagine-Amazon

TRAMA: Se c'è una cosa che Shibata non sopporta è dover servire il caffè, pulire e riordinare. Nessuna di queste cose fa parte delle sue mansioni, ma Shibata è l'unica donna in un ufficio popolato da uomini. Così una mattina, davanti all'ennesima richiesta del suo capo di raccogliere le tazze sporche dalla sala riunioni, annuncia che non può, perché l'odore del caffè le dà fastidio. È incinta, o almeno questo racconta ai suoi colleghi. Inizia così la gravidanza di Shibata: un diario dettagliato in cui, settimana dopo settimana, racconta a se stessa e agli altri le tappe di un percorso che dovrebbero portarla a diventare madre. Con l'aiuto di qualche asciugamano appallottolato sotto i vestiti e una app che le segnala i progressi del feto, Shibata trascorre nove mesi in cui ha finalmente l'occasione di rallentare il ritmo frenetico del lavoro e recuperare tempo per se stessa. Per fare la spesa e cucinare, godersi un bagno rilassante, iscriversi a un corso di aerobica. Ma anche per osservare il mondo attorno a sé e incontrare una società alienata, popolata di individui schivi e incapaci di guardarsi in faccia. E, soprattutto, un mondo di madri sole, alle prese con la gestione dei figli, il rientro al lavoro e le incombenze quotidiane che le lasciano stremate. Un velo di solitudine sembra ricoprire ogni cosa, ma il bambino fantasma che cresce nella sua pancia è in grado di farle vedere il mondo con occhi diversi e farla sentire meno sola. O forse dentro di lei c'è davvero una nuova vita? 

LA MIA RECENSIONE

“Hosono, devi conservare un posto tutto per te, anche una bugia. Anche solo una piccola bugia, della grandezza giusta per ospitare una persona. Se riuscirai a tenere quella bugia nel tuo cuore e continuerai a raccontarla, potrà condirti in luoghi che non ti saresti mai aspettata. Nel frattempo, sia tu che il mondo potreste essere leggermente cambiati.”

La signorina Shibata lavora in un’azienda dove vengono prodotti tubi e anime di cartone, nel suo reparto è l’unica donna ed oltre a svolgere le sue mansioni lavorative si occupa anche di sistemare l’ufficio, di occuparsi della cucina, di preparare il caffè e pulire la sala riunioni, vive una vita stressata e a causa del lavoro non ha spazio per dedicarsi a se stessa. Un giorno decide di cambiare le cose e si rifiuta di pulire la sala riunioni dicendo di essere incinta. Così inizia una nuova vita per Shibata, una vita da donna incinta, e con tutte le agevolazioni che le vengono assegnate, soprattutto la riduzione dell’orario lavorativo inizia a dedicarsi a se stessa e a godere delle piccole cose. Shibata si crea una piccola bugia tutta per se attraverso la quale inizierà a vivere in un nuovo mondo grazie al quale capirà tante cose. 

Il romanzo mi è piaciuto, una storia davvero geniale, una ventata di aria fresca che mi ha regalato un sorriso e mi ha trasmesso tanta ma tanta tranquillità, ed è stato tutto merito di Shibata, la sua routine quotidiana, le sue passeggiate, la sua calma mi hanno rilassata. 

La storia è stata davvero insolita, una donna che non tollera più gli extra lavorativi e gli orari assurdi di lavoro, soprattutto non sopporta più il fatto che le vengano assegnate mansioni come preparare il caffè e pulire tutto, forse perché è l’unica donna del suo ufficio? Ma sono cose che può benissimo fare anche un uomo, così decide di ribellarsi dando il via alla gravidanza fondendosi momenti nuovi. 

Il romanzo lancia un messaggio molto importante, non dobbiamo lasciare alle situazioni e alle persone di invadere il nostro mondo e di prenderne il sopravvento, e se ciò accade basta crearsi un mondo personale dove non lasciar entrare nessuno ma dedicarci solo a noi stesse, proprio come Shibata che stufa di tutti e tutto riesce attraverso una bugia a vivere attimi di serenità, una serenità tanto desiderata. 

Un romanzo che consiglio di leggere perché è molto originale, pieno di significato, con un personaggio unico e insolito che vi metterà tanta ma tanta calma e poi imparerete molte cose sulla routine quotidiana di una giovane donna giapponese incinta. 


mercoledì 11 maggio 2022

Recensione - "La cameriera" di Nita Prose

 "La cameriera" di Nita Prose - La nave di Teseo - € 21,00 - 447 pagine - data di uscita 7 aprile 2022 - Amazon

Molly Gray non è come tutti gli altri. Fatica a intrattenere rapporti sociali e interpreta a modo suo le intenzioni di chi le è vicino. La nonna, che l’aveva cresciuta, rielaborava il mondo per lei, codificandolo in semplici regole secondo le quali Molly poteva vivere, ma da quando la nonna è morta, la venticinquenne Molly ha dovuto affrontare da sola le complessità della vita. Lanciandosi con ancor più passione nel suo lavoro di cameriera d’albergo. Il carattere riservato, il suo amore ossessivo per la pulizia e l’ordine, la rendono una cameriera eccezionale. Si diverte a indossare la sua uniforme impeccabile ogni mattina, a rifornire il suo carrello di saponi e bottiglie in miniatura e a riportare le camere degli ospiti del lussuoso Regency Grand Hotel a uno stato di perfezione. Ma la vita ordinata di Molly viene sconvolta quando entrando nella suite del milionario Charles Black lo trova morto. Assassinato nel suo letto. Prima che Molly capisca cosa sta succedendo, il suo comportamento insolito insospettisce la polizia, che la considera la principale sospettata. Si ritrova presto intrappolata in una rete di inganni, che non ha idea di come districare. Fortunatamente per Molly gli amici che non ha mai saputo di avere la aiutano nelle indagini alla ricerca del vero assassino. Riusciranno a trovarlo prima che sia troppo tardi? Molly, però, non ha raccontato tutto ciò che ha visto quando ha trovato il cadavere, e l’ha fatto per una ragione ben precisa.

LA MIA RECENSIONE

"Più vivi, più impari. Le persone sono un mistero che non può mai essere risolto. La vita ha un suo modo di andare a posto da sola. Tutto andrà bene, alla fine. E se non andrà bene, non sarà la fine."

Molly è una cameriera ai piani del lussuoso Regency Grand Hotel, quando si tratta di pulire una camera è la migliore e nessuna traccia di sporco, nessuna impronta, nessun granello di polvere vengono lasciati in bella vista. Un giorno la quiete giornata di Molly viene turbata da un fatto insolito, mentre entra nella suite del facoltoso signor Black per pulire la camera, lo trova morto stecchito nel suo letto. Chi sarà stato? Molly si ritrova così a fare i conti con interrogatori sul caso e soprattutto con eventi tanto intricati e difficili da risolvere. 

Che dire di questo giallo? Per me è stato geniale, mi ha letteralmente tenuta incollata alle pagine fino alla fine, ha superato le mie alte aspettative. Cuore centrale del romanzo è lei, Molly la cameriera, un personaggio a mio avviso, insolito, unico, indimenticabile. Molly è una ragazza insolita, maniaca della pulizia e dell'ordine, dopo la morte di sua nonna si è ritrovata senza una guida, diventa preda di persone inaffidabili proprio per la sua ingenuità, ma alla fin fine Molly tanto ingenua non è, e si rivela una grande sorpresa. E' stato impossibile non affezionarsi a lei, si crea un legame durante la lettura da farla diventare una ragazza vera, un'amica da proteggere, da tenere in guardia e soprattutto un'amica dalla quale si può imparare tanto sulla vita, infatti il romanzo è stato molto riflessivo, Molly non perde occasione di mettere in pratica i consigli che le ha sempre dato la sua cara nonna, perle di saggezza che fanno riflettere tanto e il suo amore per la cara nonna non fa altro che emozionare il lettore. Oltre ad essere un giallo la storia di Molly è anche una favola moderna che entra nel cuore. 

Il romanzo tiene il lettore incollato alle pagine fino alla fine, ad un certo punto tutto può sembrare scontato e prevedibile ma poi accade qualcosa che capovolge il tutto e a questo punto può accadere ogni cosa. L'ultima parte mi ha tenuta con il fiato sospeso, tutto ciò che avevo immaginato è stato spazzato via per dare posto ad eventi inimmaginabili. Il finale è stato inaspettato, mi ha soddisfatta e poi sorpresa sorpresa…la cara Molly lascerà tutti a bocca aperta. 

Un romanzo che vi consiglio perché è geniale, ben costruito, coinvolge e tiene incollati alle pagine, nulla è come sembra e quando tutto sembra essere risolto ecco che esplode l'inaspettato, la sorpresa finale, e poi c'è lei, Molly, stramba, infantile, ingenua, credulona, ma nonostante ciò ci riserverà tante sorprese, un personaggio che non si dimentica, senza Molly il romanzo non sarebbe stato lo stesso.

giovedì 28 aprile 2022

Beltane - Festa di maggio - Amore, fate e nastri colorati

 

Beltane è la quarta festività celtica della ruota dell’anno e si celebra il 1 maggio a metà primavera. È la festività del fuoco. 

Finalmente si ammira la vita e la natura nel suo splendore, gli alberi sono pieni di foglie e fiori e con Beltane iniziano le ricorrenze all’aria aperta. 

Beltane rappresenta principalmente l’amore, la sessualità e la fertilità. 

I colori di questo sabba sono il verde, giallo, rosso e lilla. Tipico è anche il falò in quanto rappresenta il sole. 

Altro simbolo di Beltane sono i nastri che vengono usati in vari rituali come il matrimonio pagano e la decorazione dell’albero, i nastri se annodati rappresentano l’amore. 

Durante Beltane il nostro mondo entra in contatto con il regno delle fate, è infatti il periodo perfetto per mettersi in contatto con loro e offrirgli doni come fiori, latte e miele. Per attirare le fate basta meditare in un luogo tranquillo, chiudere gli occhi ed entrare in contatto con la natura e sentirsi tutt’uno con essa, chiedere alle fate protezione (mai pretenderla) e offrire loro doni. I doni possono essere messi in un giardino in un angolino nascosto oppure in una notte di luna piena porli sul davanzale della finestra. 

Rituali da eseguire in questo periodo sono i riti d’amore e fertilità. 

Cibo tipico sono frutta, verdura di stagione come fragole, ciliegie. 

Una tradizione molto diffusa è l’addobbi dell’albero, basta scegliere un albero al quale siamo legati e decorarlo con nastri sui quali vengono scritte le nostre intenzioni e desideri, oltre ai nastri l’albero può essere decorato anche con piume, foglie e fiori. 

Durante questo sabba si elegge la regina di maggio (rappresenta la purezza e l’energia della natura) e l’uomo verde (rappresenta la vita che sta sbocciando), essi vengono scelti estraendo a sorte. 

Importante è il matrimonio pagano che viene celebrato legando le mani degli sposi con dei nastri oppure facendogli scavalcare una scopa. 

BOTTIGLIETTA DELLA STREGA DELL’AMORE

Prendere una bottiglietta di vetro e inserire all’interno:

  • Fumo di incenso (basta accendere un incenso e passarlo nella bottiglietta così da purificarla)
  • Sale rosa 
  • Quarzo rosa
  • Cannella
  • Zucchero
  • Rosmarino
  • Petali di rose
  • Un foglietto sul quale bisogna scrivere il proprio desiderio d’amore. 

Chiudere la bottiglietta e sigillarla con la cera di una candela rosa facendola colare sul tappo.

Prendere la bottiglietta tra le mani, concentrarsi e caricarla con le proprie intenzioni e desideri. 


mercoledì 27 aprile 2022

Recensione - "Una casa di petali rossi" di Kamala Nair

 "Una casa di petali rossi" di Kamala Nair - Casa Editrice Nord - € 15,77 cartaceo € 5,99 ebook - 378 pagine - Amazon

TRAMA: È mattina presto quando Rakhee esce di casa, diretta all'aeroporto. Dietro di sé, lascia un uomo addormentato, un anello di fidanzamento e una lunga lettera. Ma soprattutto lascia un segreto. Un segreto che lei e la sua famiglia hanno custodito per anni. Un segreto che sembrava ormai sepolto sotto la polvere del tempo. Il segreto di Rakhee ha radici lontane ed è legato all'estate del suo primo viaggio in India, a un mondo illuminato da un sole accecante oppure annerito da cortine di pioggia, a una vecchia casa quasi troppo grande da esplorare, a cibi intensamente saporiti e colorati, a zie vestite con sari sgargianti, a cugine chiassose e ficcanaso, e a un giardino lussureggiante, nascosto dietro un alto muro di cinta... Allora Rakhee era troppo giovane per sopportare il peso della sua scoperta, ma non è mai riuscita a dimenticarla e adesso, proprio mentre la vita le regala promesse di gioia, comprende che è arrivato il momento di dire la verità, anche se ciò significa perdere tutto, compreso l'amore. Tocca a lei abbattere le mura di quel giardino che la sua famiglia ha così caparbiamente difeso. Tocca a lei trovare la chiave per aprire la casa di petali rossi... Come un prisma che riflette i colori, gli odori e i sapori delle emozioni, questo romanzo dispiega le infinite sfumature dei sentimenti umani e le ricompone nella storia di Rakhee, per rivelare come sia sempre possibile spezzare le catene del passato e aprirsi con slancio a ciò che il futuro può offrire.

LA MIA RECENSIONE

Erano anni che avevo intenzione di leggere "Una casa di petali rossi" ma non è mai arrivato il momento giusto, ho sempre preferito altri romanzi accantonando questo, fino ad ora. 

"Una casa di petali rossi" mi ha conquistata fin dalle prime pagine, ho amato l'ambientazione, l'India, amo le storie ambientate in oriente, storie che fanno respirare culture diverse, soprattutto la cultura Indiana, piena di fascino, di colori, di odori speziati, di antiche tradizioni di famiglia, di mistero, e tutto ciò è racchiuso in questo splendido romanzo dove si vive la vita di una famiglia indiana alle prese con tradizioni, problemi e soprattutto segreti che potrebbero rovinare l'onore dell'intera famiglia.   

"Una casa di petali rossi" è la storia di Rakhee, una ragazzina di dieci anni che viene portata dalla madre in India lasciandosi dietro il suo caro babbo e gli Stati Uniti, in India Rakhee conosce la famiglia di sua madre, ma un poco alla volta inizia a conoscere anche tanti segreti riguardanti sua madre, mettendo in discussione tutto, e poi c'è il muro di cinta che separa la grande casa di famiglia con un immenso giardino che custodisce un segreto da tenere nascosto a tutti costi.

Il romanzo mi ha incantata dalla prima all'ultima pagina, la storia è avvolta nel totale mistero che solo alla fine negli ultimi due capitoli viene svelato, ed è proprio questo che rende il lettore affascinato e soprattutto curioso di scoprire cosa c'è dietro quel muro, cosa nasconde la madre di Rakhee, cosa nasconde l'intera famiglia, ma soprattutto la mia voglia più grande è stata quella di scoprire il destino di Rakhee, dove la porteranno tutte le menzogne, tutte le cose che le sono state sempre nascoste.

Mi è piaciuta l'ambientazione, non si vive in maniera totale l'India ma attraverso la famiglia di Rakhee si può conoscere una parte della cultura indiana, delle abitudini, dei sapori, odori e colori, una parte della bellezza di un paese pieno di fascino.

Mi sono piaciuti molto i personaggi, ben costruiti, ognuno con un carattere diverso, ognuno con una storia da raccontare. 

Un libro che consiglio, coinvolgente, che tiene il lettore attaccato alle pagine fino alla fine.

giovedì 21 aprile 2022

Recensione - “Sola andata” di Claudia Bruno


“Sola andata” di Claudia Bruno - € 17,00 - Uscita 21 aprile 2022 - 240 pagine - editore NNE - Amazon

TRAMA: Ludovica e Cristian si amano. Hanno vent’anni e vivono in una casa poco fuori Roma che chiamano “il cantiere”, un’eterna promessa di futuro e completezza. Quando lui, ricercatore medico, ottiene un incarico a Londra, Ludovica reagisce come a un trauma: trova conforto solo in Ombra, la loro piccola gatta cieca, e nei quaderni in cui scrive formule e diagrammi a cui si affida per ancorarsi al mondo. Dopo un anno, Ludovica riesce a raggiungere Cristian nella sua squallida soffitta londinese, convinta di poter ricomporre così la sua vita frammentata. Ma la città diventa un collage di passati imperfetti e futuri anteriori, una voragine di grattacieli e locali notturni che la inghiotte, spingendola verso un’esistenza ai margini, in bilico tra sogno e realtà, dove finalmente riesce a perdonarsi e trovare la sua dimensione esistenziale. "Sola andata" è un romanzo che assomiglia al destino, un labirinto che si sdoppia e si riflette in ogni direzione, raccontandoci il viaggio di chi, per conoscersi davvero, è disposto ad abbracciare la vastità del presente.

LA MIA RECENSIONE 

La vita di Ludovica e Cristian va per il meglio, si amano, pensano ad uno splendido futuro insieme fino a quando Cristian riceve un’offerta di lavoro e deve traferirai a Londra. Per lui è luna grande opportunità ma Ludovica non lo accetta, non accetta la loro separazione nonostante lui la rassicura che nulla potrà compromettere la loro storia. 

Un romanzo molto profondo, io l’ho visto come una sorta di diario in cui Ludovica racconta il suo rapporto con Cristian e la sua solitudine quando lui parte per Londra, i suoi pensieri, le sue paure, il suo viaggio a Londra per raggiungere Cristian e ciò che la città le suscita. 

Ad essere sincera mi aspettavo il classico romanzo, la storia d’amore di due persone, la lontananza e i problemi che ne derivano ma non è stato così, la storia è molto descrittiva, pochissimi dialoghi, tanti i pensieri e le descrizioni della protagonista e questo un poco mi ha rallentato nella lettura, l’ho trovato un poco pesante, ma non vuol dire che non abbia apprezzato la storia anzi, l’ho trovata molto profonda, riflessiva. 

L’intera storia viene raccontata da Ludovica quindi sono i suoi pensieri ad essere messi in risalto, è lei a raccontarsi a confessarsi, parlando soprattutto della lontananza dal suo compagno Cristian quindi il romanzo presenta un velo di tristezza, di nostalgia, sensazioni che il lettore percepisce tanto, sentendosi molto vicino alla protagonista. 

Il romanzo come ho già detto non ha raggiunto le mie aspettative, mi aspettavo altro, qualcosa di più coinvolgente con più brio, essendo molto descrittivo e mettendo in evidenza i pensieri della protagonista con quel velo di dolore e nostalgia hanno reso la lettura un poco pesante e poco coinvolgente anche se allo stesso tempo tali sensazioni sono state molto percepibili. 

mercoledì 13 aprile 2022

Recensione - “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” di Daniela Ranieri

 
“Stradario aggiornato di tutti i miei baci” di Daniela Ranieri - edito Ponte alle grazie - € 19,80 - 696 pagine - Amazon

TRAMA: Una donna in dialogo perpetuo con sé stessa e con il mondo disegna una mappa delle sue ossessioni, del suo rapporto con l'amore e con il corpo, serbatoio di ipocondrie e nevrosi: il nuovo romanzo di Daniela Ranieri è un diario lucido e iperrealistico, in cui ogni dettaglio, ogni sussulto di vita interiore è trattato allo stesso tempo come dato scientifico e ferita dell'anima. Dalla pandemia di Covid-19 alla vita quotidiana di Roma, tutto viene fatto oggetto di narrazione ironica e burrascosa, ma in special modo le relazioni d'amore: le tante sfaccettature di Eros - l'incontro, il flirt, il piacere, le convivenze sbagliate, la violenza, l'idealizzazione, la dipendenza, l'amore puro - vengono sviscerate nello stile impareggiabile dell'autrice, un misto di strazio, risentimento, ironia impastati con la grande letteratura europea (e non solo). E forse è proprio la lingua di Daniela Ranieri il vero protagonista di questo "Stradario aggiornato di tutti i miei baci", una lingua ricchissima di echi gaddiani, di irritazioni à la Thomas Bernhard, di citazioni, e allo stesso tempo inquietantemente diretta e inaudita, una lingua la cui capacità di nominare e avvicinare le cose è pari soltanto alla sua potenza nel distruggerle. Lo Stradario di Daniela Ranieri non è solo un romanzo: ha la sostanza di un corpo vivente che abita nel mondo, di una voce che avvince e persuade con la forza della grande letteratura.

LA MIA RECENSIONE 

“Stradario aggiornato di tutti i miei baci” di Daniela Ranieri è uno dei dodici candidati al premio Strega 2022, e ringrazio la casa editrice per avermi dato la possibilità di leggerlo. 

Il romanzo è una sorta di diario, un confessionale dove l’autrice mette nero su bianco stralci della sua vita, i suoi amori, la sua ansia, le sue paure, le delusioni e tanto altro, il tutto analizzato in maniera psicologica e filosofica così da rendere il romanzo molto profondo e soprattutto riflessivo, lanciando messaggi molto importanti.

“Stradario aggiornato di tutti i miei baci” ha superato le mie aspettative, l’ho divorato, 600 pagine lette in una settimana, nonostante sia un bel mattone si legge facilmente e pagina dopo pagina si arriva alla fine senza nemmeno accorgersene. 

Il romanzo è stato molto riflessivo, l’autrice attraverso eventi della sua vita tratta argomenti molto interessanti e soprattutto argomenti che un po’ riguardano tutti noi, infatti mi sono riconosciuta molto in queste pagine, i pensieri, l’analisi di ogni situazione, quanta verità viene descritta, quante volte ci troviamo ad affrontare problemi d’amore, tradimenti, quante volte ci poniamo domande sulle nostre paure, sulla religione, a tal proposito mi sono sentita molto coinvolta nelle varie vicende e nei vari ragionamenti fatti dall’autrice, e per questo considero questo romanzo come un qualcosa che in parte mi riguarda, un romanzo di vita. Una delle cose che ho più apprezzato del romanzo è stata quel pizzico di ironia con la quale viene affrontato il tutto così da far nascere un sorriso sulle labbra del lettore, ironia che ha reso la lettura ancora più interessante. 

Tematica principale del romanzo è l’amore, l’autrice ci parla di tutti gli amori vissuti, amori che sembrano perfetti ma in realtà alla fine c’è sempre la fregatura, mi ha divertito molto il capitolo che parla del “fidanzato” tirchio, sono morta dalle risate, oppure il fidanzato “medico”, tanta ironia che però fa riflettere tanto. 

Un romanzo che consiglio di leggere, vi immergerete in una lettura profonda, riflessiva, con un pizzico di ironia, una lettura meravigliosa che si vorrebbe non finisse mai, per me questo romanzo è stato una grande scoperta, un’opera unica nel suo genere che mi ha coinvolta e in parte mi sono rispecchiata molto in ciò che dice l’autrice. 

Buona lettura !

martedì 12 aprile 2022

Recensione - “Ancora una volta con te” di Dustin Thao

“Ancora una volta con te” di Dustin Thao - € 9,90 cartaceo - data di uscita 7 aprile 2022 - Amazon - 320 pagine

Trama: Julie ha solo diciassette anni ma ha già tutto chiaro in testa: lascerà la piccola città in cui è cresciuta insieme a Sam, il suo ragazzo. Il college li aspetta e, insieme, stanno già pianificando un’estate magica in Giappone. Ma poi Sam muore. E tutto cambia. Il dolore arriva con una potenza distruttiva e Julie fa del suo meglio per arginare le profonde ferite del cuore nell’unico modo che conosce: fuggire via. Non partecipa al funerale, butta via le cose che le parlano di Sam. Fa di tutto per dimenticare. Ma quando le capita sotto gli occhi un messaggio che lui le aveva scritto, i ricordi tornano a galla. E la mancanza di Sam le toglie il fiato. Sperando di poter ascoltare la sua voce almeno nella registrazione della segreteria telefonica, compone il numero del suo cellulare. E Sam… risponde al telefono. Adesso che il destino le ha dato una seconda occasione per dirgli addio, Julie si rende conto che non può più fare a meno della sua voce. E a ogni chiamata è sempre più difficile lasciarlo andare. È così sbagliato ostinarsi a tenere vivo un amore impossibile?

LA MIA RECENSIONE 

 Da dove posso cominciare? Non ci sono parole per descrivere la bellezza di questo romanzo, non me lo aspettavo ad essere sincera, questa storia mi ha davvero spiazzata. Mi aspettavo il classico Romance strappalacrime ma non è stato così, è stato molto di più, un romanzo unico nel suo genere, molto originale che trafigge il cuore. 

Julie e Sam si innamorano fin dal primo giorno in cui si vedono, la loro vita non è nulla se non stanno insieme, fanno tanti progetti per dopo il diploma delle superiori e sperano in una vita insieme, ma tutti questi desideri vengono spezzati dalla morte di Sam. Julie non l’accetta, si chiude in se stessa, la sua vita ormai non ha più valore, non si rassegna ad andare avanti senza il suo Sam ma un giorno in preda ad una crisi prende il cellulare e chiama Sam…qualcuno le risponde…

Il romanzo è stato un turbine di emozioni, travolge il lettore e gli fa percepire ogni sensazione, soprattutto il dolore della perdita della persona che si ama, tutto viene descritto in maniera talmente perfetta da sembrare vero, le emozioni dei personaggi diventano anche le nostre emozioni, durante la lettura è impossibile non immedesimarsi in Julie, e con lei si prova dolore, la sua sofferenza, è come se si trasferisse in noi ed è così che si piange e leggere diventa doloroso perché ogni pagina trafigge il cuore, ma si va avanti perché non ci si riesce a staccare dalle pagine e poi perché Julie diventa un’amica e non la so può lasciare sola. 

Il romanzo è stato molto profondo, non scontato anzi, l’autore ha scritto una storia davvero originale e fuori dal comune, una storia che lascia il segno per la sua bellezza e per le emozioni che trasmette. Il finale è stata la parte migliore del romanzo, ma vi avverto che si piange e anche tanto, è stata la parte dove si concentra tutto il dolore e la sofferenza dell’intera storia e dopo aver girato la pagina con scritto “fine” ci vuole un bel po’ per metabolizzare il tutto. 

Vi consiglio di leggerlo, dovete leggerlo perché la storia di Julie e Sam vi travolgerà come un uragano facendovi provare emozioni molto forti. 

Un libro toccante che trafigge il cuore. 

giovedì 7 aprile 2022

Recensione - "La moglie del serial killer" di Alice Hunter


 "La moglie del serial killer" di Alice Hunter

Prezzo: € 9,90 cartaceo - € 4,99 ebook

384 pagine

Uscita: 4 aprile 2022

Amazon

TRAMA: Beth e Tom Hardcastle sono la coppia perfetta. Tutto il quartiere li invidia: il loro matrimonio sembra una perpetua luna di miele, la casa che possiedono è splendida e hanno una figlia adorabile. Niente sembra essere in grado di incrinare la felicità della loro famiglia, fino al giorno in cui suona il campanello e, quando Beth va ad aprire, si trova davanti la polizia. Tom è stranamente in ritardo dal lavoro e sua moglie teme il peggio. Ma, nonostante gli attimi di panico, Beth è lontana dall'immaginare la verità… Perché il peggio va oltre ogni immaginazione. Gli agenti sostengono che suo marito sia un assassino. Un mostro che prova un sadico quanto ripugnante piacere nell'uccidere. Troppo sconvolta da quella rivelazione, Beth non comprende subito quello che i poliziotti vogliono da lei. Una sola, semplice risposta: è davvero possibile che la moglie di un serial killer non sospettasse nulla?

LA MIA RECENSIONE

Tom e Beth sono una coppia perfetta, vivono una vita tranquilla in un piccolo paese poco lontano da Londra con la loro amata figlia Poppy, ma un giorno la loro perfetta vita viene distrutta perché Tom è sospettato di omicidio. Da questo momento la vita di Beth diventa un incubo e lei è considerata la moglie del serial killer.

Sinceramente ero scettica su questo romanzo, cosa ci sarà tanto di eclatante in un thriller che si concentra sulla vita di una donna il cui marito viene accusato di omicidio? Noia? Nessun colpo di scena? E invece mi sono ricreduta, ho iniziato il romanzo e non mi sono più staccata dalle pagine, l'ho finito in tre giorni. La storia è stata molto coinvolgente, si concentra maggiormente sulla moglie dell'omicida mettendo in risalto il dolore provato, le difficoltà da superare dopo le accuse al marito e soprattutto la difficoltà ad essere poi accettata in un piccolo paesino dove dopo l'accaduto viene subito etichettata. La prima metà del romanzo è abbastanza tranquilla ma nonostante ciò è coinvolgente e tiene con il fiato sospeso ma la bomba arriva dalla seconda metà del libro, a questo punto tutto può accadere, tutto viene messo in discussione e non mancano i colpi di scena fino all'ultima pagina. Più si va avanti con la lettura e più la storia diventa coinvolgente ed è impossibile staccarsi dalle pagine perché tra colpi di scena ed eventi inimmaginabili si vuole proseguire a tutti i costi per scoprire quale sia la verità e cosa si nasconde sotto. il finale è stato inaspettato, ne sono rimasta scioccata, e poi fa intendere che ci sarà un seguito e lo spero davvero tanto perché ora sono curiosa di sapere cosa potrà succedere. 

Ne consiglio la lettura, è un romanzo molto scorrevole, si legge facilmente anche perché i capitoli sono molto brevi, ci sono sbalzi temporali ma tutto è lineare senza creare confusione, è coinvolgente, i colpi di scena non mancano e il finale è davvero inaspettato, una storia ben costruita, che vi terrà incollati alle pagine. 

martedì 5 aprile 2022

Recensione - “La libreria delle storie rimaste” di Manuela Chiarottino

 

“La libreria delle storie rimaste” di Manuela Chiarottino
Edito More Stories 
€ 9,99 
210 pagine 
Trama: Da Londra a Bibery, un paesino di poche anime immerso nelle campagne inglesi.
Amabel non avrebbe mai pensato di finire proprio lì, a lavorare in una vecchia libreria… con tanto che i libri a lei proprio non piacciono, o meglio… le fanno molta paura. Ma Emily, la proprietaria della “Libreria delle storie rimaste”, è una cara vecchietta, dopotutto, che passa il tempo a sfornare biscotti e coccolare la sua banda di gatti. E Amabel non ha alternative, se non quella di adeguarsi alle bizzarrie dell'anziana libraia e dei suoi concittadini; tra cui l’affascinante Albert, il veterinario dagli occhi blu che sembra tanto determinato a vincere le ritrosie di Amabel e farle smettere una volta per tutte di portare vestiti costosi e tacchi alti.
Tra Amabel e Albert sono scintille dal primo incontro, ma sarà proprio lui, vedovo con due figli, a insegnarle a sorridere delle piccole cose e farle accantonare le abitudini un po’ snob della vecchia Londra.
Ma Amabel può davvero vivere a Bibery? Immersa nei libri e in un posto che pare sempre sull’orlo della bancarotta? Senza contare quelle strane cose che sembrano succedere di notte nella libreria e che le fanno intendere ci sia più di un mistero da svelare…
In un caleidoscopio di personaggi divertenti e stravaganti, tra biscotti pronti a cambiare sapore a seconda di chi li mangia, torte, libri, gatti e sorrisi prende vita una storia che profuma di amore e magia.

LA MIA RECENSIONE

Amabel è una ragazza di Londra che dopo aver perso il suo lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento cerca di trovare una nuova occupazione, ed ecco che un giorno si imbatte in un annuncio di lavoro al quale non può proprio rinunciare. Amabel così lascia Londra per trasferirsi in un paesino di campagna e lavorare come bibliotecaria in una biblioteca di libri usati alquanto insolito. Qui Amabel inizierà a vivere una vita nuota con nuovi amici molto buffi ed insoliti e troverà anche l’amore, ma soprattutto supererà la paura dei libri. 

Una storia bellissima che mi ha portata nel magico mondo dei libri usati, ho amato la libreria di Emily dove trova lavoro Amabel, un luogo magico e poi la proprietaria è una persona davvero fuori dal comune alla quale è impossibile non affezionarsi. Durante la lettura mi sono sentita li con Amabel in mezzo a tanti libri usati, mi sono sentita a casa, si perché questo romanzo ha avuto il potere di trasmettere calma, sicurezza, quella sensazione di trovarsi in un luogo sicuro, e poi l’anziana proprietaria con i suoi biscottini mi ha anche fatto venire molta fame. La caratteristica della libreria di Emily è che lei offre tè e biscotti a tutti coloro che si recano li, coccolandolo e facendoli sentire amati, e mi sono sentita anche io così. 

Un libro da leggere tutto d’un fiato, 200 pagine che fanno sognare, innamorare, una storia dove c’è tutto, amore, amicizia, l’amore per i libri e il coraggio di dare una svolta alla propria vita. Ho amato l’ambientazione, un piccolo paese della campagna ingelese molto caratteristico, la voglia di voler trovarsi lì è stata molto forte. Mi sono piaciute molto le citazioni di grandi scrittori come Oscar Wilde e Shakespeare che hanno aperto ogni capitolo, e poi il finale. Il finale mi ha emozionata, è stato di una tenerezza unica, mi ha scaldato il cuore. Leggetelo se volete una storia coccola dall’odore di libri usati e di biscotti appena sfornati. 

venerdì 1 aprile 2022

Recensione - “It ends with us-siamo noi a dire basta” di Colleen Hoover

 

“It ends with us-siamo noi a dire basta” di Colleen Hoover
Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: € 15,90 
Uscita: 1 marzo 2022

TRAMA
È una sera come tante nella città di Boston e su un tetto, dodici piani sopra la strada, Lily Bloom sta fissando il cielo limpido e sconfinato. Per lei quella non è una sera come tante. Poche ore prima, ha partecipato al funerale del padre, un uomo che non ha mai rispettato, che le ha strappato l'infanzia e Atlas, il suo primo amore. Mentre cerca di dimenticare quella giornata tremenda, viene distratta dall'arrivo di Ryle Kincaid, un affascinante neurochirurgo totalmente concentrato sulla carriera e sull'evitare qualunque relazione. Eppure, nei mesi successivi, Ryle sembra non riuscire a stare lontano da Lily e alla fine cede ai sentimenti e all'attrazione che prova per lei. Dopo una vita non sempre facile, la ragazza ha tutto quello che desidera: il negozio di fiori che ha sempre sognato di aprire e un fidanzato che la ama. Tuttavia, qualcosa non torna: Ryle a volte è scostante e inizia a mostrare un lato pericoloso, in particolare quando Lily rincontra per caso Atlas. Pur non sentendosi al sicuro con Ryle, Lily si rende conto in fretta che lasciare chi ci fa del male non è mai semplice. Troverà allora il coraggio di dire basta?

LA MIA RECENSIONE

Ecco un altro libro dalla bellezza unica che mi ha commossa fino alla fine, sapevo di intraprendere una lettura molto forte ricca di emozioni ma non immaginavo di trovarmi davanti una storia forte e potente da fare male. 
Lily vive a Boston ed il suo sogno è quello di aprire un negozio di fiori. La sua vita dopo anni di sofferenza, tra un padre violento e un ex ragazzo trasferitosi altrove proprio quando tra loro era nato l’amore, finalmente sta per andare nel verso giusto, soprattutto quando incontra Ryle, bello, dolce, un medico di successo. Finalmente si butta alle spalle il passato doloroso ed inizia la sua vita con Ryle, ma questa serenità dura poco perché Ryle nasconde un lato oscuro e violento e per Lily inizia un nuovo incubo. 
Ho letto il romanzo tutto d’un fiato, le emozioni sono state forti, la storia è stata potente da fare male e molto commovente sopratutto verso la parte finale, ci si commuove per il dolore che prova la protagonista e ci si commuove per le cose belle che accadono. La storia di Lily ha superato del tutto le mie aspettative, non me lo aspettavo, credevo di trovarmi davanti una bella storia d’amore ma questa è stata molto di più. Tematica principale del romanzo è la violenza sulle donne, donne che sono intrappolate in relazioni malsane e dalle quali non riescono ad allontanarsi per amore di uomini violenti, attraverso la storia di Lily l’autrice mette su carta le sensazioni, le emozioni, le paure, il dolore di chi è succube della violenza, soprattutto la difficoltà ad intraprendere una nuova vita e ad allontanarsi a questi uomini, ma attraverso Lily l’autrice ci mostra anche il coraggio di voler raggiungere la felicità, infatti Lily per me ha rappresentato la forza, il coraggio di ricominciare e di lottare per la felicità, il suo dolore mi ha straziato, mi ha fatto del male, in alcuni momenti avrei voluto abbracciarla per proteggerla ma la sua forza è stata davvero grande, lei è un esempio per tutte compro che subiscono violenza. 
Con il finale si piange quindi preparate i fazzoletti, a dire il vero a poche pagine dal finale mi mancava il coraggio di proseguire per paura di un finale diverso da quello desiderato, infatti la storia tiene sulle spine fino all’ultimo capito ma dovevo proseguire e non aggiungo altro perché non voglio fare spoiler, quindi non vi dirò se ciò che speravo si è poi avverato. 
Vi consiglio di leggerlo perché merita davvero tanto, una storia potente, forte, ricca di emozioni, vi farà piangere, arrabbiare, vi terra sulle spine ma dovete leggere questo romanzo perché insegna tanto. 
Buona lettura!