“La Donna dal kimono bianco” di Ana Johns
Casa editrice: tre60
€ 16,00 cartaceo - € 7,99 eBook
Pagine 348
Giappone, 1957. Il matrimonio combinato della diciassettenne Naoko Nakamura con il figlio del socio di suo padre garantirebbe alla ragazza una posizione sociale di prestigio. Naoko, però, si è innamorata dell’uomo sbagliato: è un marinaio americano, quello che in Giappone viene definito un gaijin, uno straniero. Quando la ragazza scopre di essere incinta, la comprensione e l’affetto che sperava di trovare nei genitori si rivelano soltanto un’illusione. Ripudiata da chi dovrebbe starle vicino, Naoko sarà costretta a compiere scelte inimmaginabili, per qualunque donna ma soprattutto per una madre…
Stati Uniti, oggi. Tori Kovač è una giornalista. Mentre si prende cura del padre, anziano e gravemente malato, trova una lettera che getta una luce sconvolgente sul passato della sua famiglia. Alla morte del padre, decisa a scoprire la verità, Tori intraprende un viaggio che la porta dall’altra parte del mondo, in un villaggio sulla costa giapponese. In quel luogo così remoto sarà costretta a fronteggiare i demoni del suo passato, ma anche a riscoprire le proprie radici…
LA MIA RECENSIONE
“Una vita piena d’amore è felice. Una vita per l’amore è insensata. Una vita fatta di “se solo…” è insopportabile.”
Per la rubrica di settembre di “Viaggiando in oriente” ho scelto “La donna dal kimono bianco”, questo mese il viaggio sarà nel Giappone del 1957. Ho comprato il libro qualche anno fa appena dopo la sua pubblicazione ma non so perché ho sempre rimandato la sua lettura nonostante ne fossi attratta, ed ora eccolo qui, è giunto finalmente il suo momento e devo dire che questo romanzo mi ha sorpresa, ha superato le mie aspettative già abbastanza alte, posso confermare che è tra i più belli letti in questo ultimo periodo, una storia che emoziona, commuove ed entra nell’anima del lettore.
“Perché in Giappone ci sono molte cose di cui aver paura sotto il sole: i grandi terremoti che distruggono intere città, i fulmini mortali scaricati dal cielo adirato, le letali lingue di fuoco, e il proprio padre. Ultimo, ma non meno importante.”
“La Donna dal kimono bianco” ha doppia ambientazione temporale, Giappone 1957 dove ci viene raccontata la storia di Naoko, una giovane ragazza di famiglia benestante che deve fare i conti con un matrimonio combinato dalla sua famiglia per rafforzare gli affari dell’azienda familiare, ma il suo cuore appartiene ad Hajimi, un giovane americano che dopo la seconda guerra mondiale si trova lì in Giappone con la sua flotta; America oggi, dove invece Tori dovrà fare i conti con segreti riguardati suo padre, un passato misterioso del quale suo padre non le ha mai raccontato, così Tori, da brava giornalista inizia ad indagare sul passato di suo padre giungendo fino in Giappone.
Ho amato questo romanzo, mi ha trasmesso tanto, emozioni fortissime, mi ha commossa, mi ha fatto provare rabbia, ci sono stati dei capitoli che sono stati crudi e provocano tanto dolore, una storia profonda che entra nell’anima del lettore coinvolgendolo dalla prima all’ultima pagina, la storia tra Naoko e Hajime è di una bellezza unica, delicata, ma anche triste, un amore puro e forte che deve fare i conti con vecchie tradizioni.
“Il tempo è una creatura inflessibile che si diverte a provocarti. Quando sei felice, spiega le ali e vola. Quando sei in attesa, ti trascina nel fango con passo lento e pesante.”
Il romanzo mette molto in evidenza la cultura e le tradizioni che vigevano in Giappone nel 1957, tradizioni alle quali una famiglia era legata totalmente e difficilmente se ne staccava, come il matrimonio combinato, il capo famiglia era colui che decideva, gli altri dovevano obbedire per il bene e per il futuro di tutti, è ciò che succede alla protagonista Naoko, lei però vuole seguire il cuore, vuole un matrimonio basato sull’amore, ma questo la metterà in guerra con tutta la sua famiglia, facendo cadere il tanto temuto disonore e facendole vivere una vita fatta di dolore.
Ciò che mi è piaciuto del romanzo è che si basa su eventi realmente accaduti, come la bellissima storia d’amore che ebbe il padre dell’autrice, è da qui che nasce il romanzo per poi parlare di altri eventi che sono realmente accaduti come le case dove venivano mandate le ragazze madri per partorire e poi veder uccisi i loro figli, gli orfanotrofi dove venivano abbandonati i figli avuti da relazioni con americani, bambini considerati frutto del peccato, bambini che non vennero mai accettai dalla società e quindi emarginati. Leggendo il romanzo sembra tutto fantasia e ti chiedi “non è possibile che l’uomo è tanto crudele dal commettere certe cose” ed invece è proprio così, la storia ti sbatte in faccia una verità crudele e ti porta a pensare “chissà quante Naoko ci sono state in quel periodo”.
Un romanzo che consiglio di leggere perché merita davvero tanto, tocca il cuore, coinvolge, emoziona, fa piangere e poi c’è un finale dalla dolcezza unica che vi sorprenderà, ma sopratutto preparate i fazzoletti perché si piange e anche tanto.
Mi chiamo SILVIA SCALI e sono una badante. Noto che in questo momento sono come il più felice. Vengo a testimonianza di un prestito tra privati che ho appena ricevuto. Ho ricevuto il mio prestito grazie al servizio del Sig. Pierre Michel. Ho iniziato le procedure con lei venerdì scorso e martedì 11:35 poiché le banche non lavorano il sabato, poi ho ricevuto conferma che il bonifico dell'importo della mia richiesta di 50.000€ mi è stato inviato sul mio conto e avendo consultato il mio conto bancario molto presto, con mia grande sorpresa il trasferimento è andato a buon fine. Ecco la sua e-mail : combaluzierp443@gmail.com
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