Mattia e Nicola sono una coppia e per sentirsi completi decidono di diventare genitori, in Italia le coppie omosessuali non possono ricorrere a nessuna tecnica per avere bambini, e così loro vanno negli Stati Uniti per veder realizzato il loro sogno, e da semplice coppia diventano una famiglia, Lorenzo e Martino, i loro figli, il loro tutto.
Mattia Zecca ci racconta la storia della sua vita, di come è nata la sua bellissima famiglia, una famiglia felice, dove regna l’amore, la gioia, la serenità, ci racconta del suo amore per Nicola, e dei suoi due bellissimo figli, Lorenzo e Martino, ma sopratutto ci racconta di quanto sia difficile vivere in un paese ricco di pregiudizi, di divieti infondati, di leggi ingiuste.
Per l’ordinamento italiano loro sono dei semplici conviventi, la loro famiglia è invisibile, e questo non è giusto perché loro sono una famiglia come tutte le altre, meritevole di essere riconosciuta tale e di essere tutelata.
Il romanzo è di una profondità unica, si percepisce tutto l’amore che l’autore prova per la sua famiglia ed è per questo che leggendolo sono talmente forti le emozioni che ti senti travolta, personalmente mi sono sentita talmente vicina alla storia che sono iniziata a commuovermi fin dall’inizio, eh si! Preparate i fazzoletti perché si piange, di gioia, di tenerezza, in pratica quasi sempre, ma ho anche provato tanta rabbia, rabbia per un paese ancora pieno di pregiudizi, con una mente arretrata che non accetta cambiare. Durante la lettura mi sono detta “cosa c’è di male se due papà o due mamme decidono di avere dei figli?”, per me è la cosa più naturale del mondo, non c’è un canone di famiglia perfetta da seguire, nessuno ha il diritto di stabilire che la famiglia per eccellenza è formata da un padre e una madre, la famiglia per eccellenza non dipende dall’orientamento sessuale dei suoi componenti ma dipende da altri fattori ben più importanti, la famiglia modello è dove c’è amore, gioia, serenità, rispetto, indipendentemente da se ci siano due papà, due mamme o una mamma e un papà, sono altre le cose che fanno una buona famiglia, non è normale una famiglia dove c’è violenza, dove si vive male, dove i figli vengono indirizzati dai genitori verso la criminalità, ma per lo stato non è così.
C’è stata una cosa che ha scritto l’autore che mi ha inorridita :”Per stato di necessità, allora, per mia legittima difesa, mi trovo a impersonare un me stesso equilibrista che prova a muoversi sul filo delle traballanti aspettative altrui: mi concentro sulle qualità, cioè, che esprimano la mia personalità più rassicurante, quella che non da fastidio a nessuno, quella che non chiede mai nulla, sempre rivolta verso le esigenze degli altri, mentre le mie vengono negate, disconosciute, sono poco importanti.”Nessuno ha il diritto di limitare, vietare, perché può turbarsi, ad una persona di esprimere la sua personalità, di mostrarsi per come è, di manifestare le sue preferenze, questa cosa mi fa rabbia, ci sono altre cose per le quali turbarsi, non di certo perché due uomini o due donne si amano e vogliono creare una famiglia, si parla tanto di libertà ma la libertà non c’è.
“Lo capisce anche un bambino” è un libro che tutti devono leggere, vi innamorerete di questa bellissima famiglia perfetta, dove regna l’amore la felicità, dove c’è una coppia affiatata che si ama e dove ci sono due figli adorabili come Lorenzo e Martino, che amano i loro papà, due papà eccezionali, due papà modello. Un libro che da speranza, la speranza che tutto cambierà, a volte sono proprio le parole a cambiare le cose, le parole scritte con il cuore, le parole che arrivano al cuore sono molto potenti, “lo capisce anche un bambino” potrà essere l’inizio di un cambiamento.
Nessun commento:
Posta un commento