mercoledì 5 maggio 2021

Recensione - “L’arte dell’henné a Jaipur” di Alka Joshi

 
“L’arte dell’henné a Jaipur” di Alka Joshi

Edito Neripozza

€ 17,10 cartaceo - € 9,99 eBook

304 pagine 

TRAMA: Jaipur, 1955. La giovane Lakshmi Shastri si è lasciata alle spalle una vita di povertà e un marito violento per diventare una delle artiste dell'henné più richieste in città. Prima che arrivasse a Jaipur, per farsi decorare mani e piedi le sue clienti si rivolgevano a donne Shudra, che si limitavano a tracciare semplici puntolini, trattini e triangoli, quel poco che bastava per procurarsi i loro magri guadagni. Lakshmi offre invece una gamma di motivi assai più complessi, capaci di rispecchiare le storie delle donne alle quali sono destinati. I suoi vividi ghirigori color cannella non hanno mai deluso le sue clienti che, con il tempo, sono arrivate a convincersi che il suo henné abbia il potere di riportare nel loro letto un marito scapestrato, o di indurre il loro ventre a concepire un figlio. Ecco perché Lakshmi può pretendere una tariffa dieci volte più alta del prezzo richiesto dalle donne Shudra, e ottenerla. Con il tempo è arrivata perciò assai vicina a conquistare ciò che desidera: una casa tutta sua, con pavimenti di marmo, acqua corrente a volontà e una porta d'ingresso di cui essere la sola ad avere le chiavi. Un posto nel quale poter accogliere i genitori e chiederne il perdono per essere fuggita dal marito, rovinando così la loro reputazione. Un giorno, però, il passato bussa alla sua porta: suo marito è riuscito a rintracciarla, e ad accompagnarlo c'è una ragazzina sconosciuta, una tredicenne con gli occhi enormi, di un azzurro che vira al verde, iridescenti come le piume di un pavone. È Radha, sua sorella. Una sorella di cui la giovane donna ha sempre ignorato l'esistenza. Una sorella, soprattutto, destinata a portare uno scompiglio tale nella vita di Lakshmi da metterne a repentaglio carriera e reputazione. 


Per la rubrica di maggio #viaggiandoinoriente medio-oriente e Nord Africa ho deciso di leggere “L’arte dell’henné a Jaipur”, questo nuovo viaggio ci porterà in India, un paese pieno di fascino, ricco di tradizioni, un paese che desidero tanto visitare un giorno, ma per ora temo che dovrò accontentarmi di sognare l’India attraverso la lettura di questo magnifico romanzo. 

“L’arte dell’henné a Jaipur” fa sentire l’India, fin dalle prime pagine si percepiscono le antiche tradizioni, i colori delle stoffe e delle spezie, il sapore e l’odore del cibo, il rumore cittadino, la bellezza e la ricchezza dei sari, il fascino dell’henné e delle erbe e fiori curativi. Il romanzo è una sorta di teletrasporto, dall’inizio alla fine è come trovarsi lì e assistere a tutto ciò che accade, un viaggio bellissimo che il lettore vorrebbe non finisse mai. 

Nel 1955 Lakshmi è fuggita dal suo villaggio e da un marito violento scelto per lei dalla sua famiglia per rifugiarsi a Jaipur, qui inizia ad esercitare la pratica dell’henné e la creazione di infusi ed oli fatto con erbe curative ottimi per ogni problema, le sue clienti appartengono a famiglie molto facoltose e Lakshmi in poco tempo diventa la donna più richiesta della città e finalmente riesce ad arrivare all’indipendenza tanto sognata, ma un giorno Radha bussa alla sua porta, stravolgendo per sempre la sua vita mettendola a repentaglio. Radha è sua sorella. 

“L’arte dell’henné a Jaipur” è una storia profonda, una storia di donne che lottano per la libertà, una storia alla base della quale c’è la famiglia, una storia che emoziona ed incanta ma mette anche rabbia. L’India è un paese che affascina, i suoi colori, il suo odore, la natura, è un paese stupendo alla vista ma nasconde anche tante cose che fanno pensare, perché è un paese che ancora oggi è strettamente legato alle antiche tradizioni, tradizioni che riguardano sopratutto la vita delle donne. È uno dei paesi dove vige ancora il patriarcato, molte donne sono ancora costrette a contrarre matrimoni combinati, sopratutto per motivi economici, vediamo ragazze che appena adolescenti vengono già promesse spose e il loro scopo è mettere al mondo bambini, preferibilmente maschi per garantire l’erede, la protagonista Lakshmi non accetta tutto ciò e fugge da quella vita verso la libertà e la realizzazione di se stessa, ma questo butta disonore sulla famiglia. Durante la lettura ho pensato “quante ragazze sono Lakshmi? Quante ragazze cercano di fuggire da quelle regole, da una vita infelice cercando la libertà?” Il romanzo ci fa conoscere le difficoltà di una donna in un paese in cui vale poco, in cui basta rispettare regole ed onorare la famiglia ed il marito per vivere bene. 
Lakshmi ha rappresentato la forza ed il coraggio, la speranza di farcela, di essere libera.

L’arte dell’henné è molto affascinante, durante la lettura ho immaginato quelle decorazioni dettagliate sulle mani, come se fossero coperte da pizzo pregiato, l’odore di olio di geranio, di erbe curative, un mondo bellissimo, che ha sempre attirato la mia attenzione e l’autrice ha descritto tutto nei minimi particolari, alla fine del romanzo c’è anche una breve descrizione sulla storia dell’henné e la ricetta per realizzarlo, l’ho apprezzato molto perché mi ha messo a stretto contatto con questa cultura davvero straordinaria facendomi conoscere ogni cosa. 

“L’arte dell’henné a Jaipur” non è stato solo un semplice romanzo che descrive le vite dei protagonisti e le loro vicende ma è stato un libro che mi ha messo a stretto contatto con la cultura indiana, facendomi conoscere il lato bello fatto di colori sgargianti, tradizioni uniche ed affascinanti ed il lato negativo fatto di tradizioni che credo non verranno mai superate come il matrimonio combinato, la divisone in caste, l’emarginazione di chi sbaglia.

Un romanzo da leggere che vi farà fare un meraviglioso viaggio a Jaipur tra le strade affollate, il palazzo reale, le feste nelle grandi ville, la preparazione dell’henné, di oli ed infusi curativi. Lakshmi vi farà emozionare, e vi affascinerà con la sua arte. 

Nessun commento:

Posta un commento