mercoledì 22 dicembre 2021

Recensione - "Caterina d'Aragona la vera regina - Le sei regine Tudor" di Alison Weir

 

"Caterina d'Aragona la vera regina - le sei regine Tudor" di Alison Weir

Edito Seperbeat

€ 19,00 cartaceo - € 9,99 ebook

654 pagine

Inghilterra, 1501. In piedi sul ponte della nave, con le ciocche di capelli rosso e oro che le sferzano il viso, Caterina d'Aragona, figlia di Ferdinando il Cattolico e d'Isabella di Castiglia, scruta con trepidazione la costa inglese, domandandosi cosa le riserverà il futuro. Promessa sposa dell'erede al trono, il Principe Arturo, Caterina sa che sarà suo dovere dimenticare la Spagna e adeguarsi agli usi e costumi del nuovo regno, di cui un giorno sarà regina. Giunta a Londra, tuttavia, la giovane fatica a mascherare lo sgomento quando si trova davanti il futuro marito: Arturo è gracile e smunto e, alla luce fioca delle candele, Caterina nota che le gote non sono affatto rosee, come apparivano nel ritratto che le ha donato, bensì bianche, accese solo da un rossore febbrile. Ben diverso da Arturo è il fratello minore, il Principe Enrico, di stazza robusta e innegabile fascino, capace di suscitare in Caterina un inspiegabile turbamento, quel turbamento che sempre si prova dinnanzi a coloro che ci sono destinati. Otto anni dopo sarà infatti Enrico, salito al trono come Enrico VIII, a sposare Caterina, e con lei regnerà per sedici anni, prima che l'arrivo a corte della seducente e intrigante Anna Bolena, intenzionata a fare breccia nel cuore del re, muti le sorti del regno, segnando per sempre il futuro di Caterina. Imprigionata da Enrico nel castello di Kimbolton, ripudiata e spogliata di ogni privilegio, Caterina non rinuncerà mai a farsi chiamare Regina, mentre intorno a lei andrà raccogliendosi un notevole ancorché violentemente represso consenso popolare... Attraverso pagine capaci di evocare un mondo perduto pieno di splendore e brutalità, e una corte in cui l'amore ― o il gioco dell'amore ― dominava su tutto, Alison Weir dà vita a un romanzo storico sulla tumultuosa vita della Regina Caterina d'Aragona, sposa devota fino alla fine e unica «vera» moglie di Enrico VIII.

LA MIA RECENSIONE

Dopo averlo rimandato per molto tempo, finalmente ho deciso di leggere questa meraviglia di romanzo, grazie alla "Challenge Escape Ciambelle". L'obiettivo assegnatomi questo mese è stato quello di leggere un romanzo storico e ne ho subito approfittato per leggere la bellissima storia di Caterina d'Aragona, primo romanzo della serie "le sei regine Tudor".

Confesso il mio peccato, non ho mai letto nulla su Caterina d'Aragona e non so il perché, forse il romanzo storico mi spaventa, ho paura di annoiarmi, che sia troppo pesante, poco interessante, ma il romanzo scritto da Alison Weir mi ha fatto ricredere. La storia di Caterina viene raccontata in maniera impeccabile, tutto è analizzato nei minimi particolari permettendo al lettore di conoscere ogni cosa, e il tutto senza annoiare, senza creare pesantezza. Nonostante la mole del libro (654 pagine) la lettura è volata via senza che me ne accorgessi, sono giunta alla fine senza alcuno sforzo, questo dimostra che se un libro è bello e ben scritto non importa il numero delle pagine, la lettura prosegue in maniera fluida arrivando all'ultima pagina senza accorgersene…il libro si divora.

Ho amato Caterina, è entrata a far parte dei miei personaggi preferiti, la sua storia mi ha emozionata, ne ha passate tante e non so come abbia fatto a sopportare il tutto con tanta pazienza e tranquillità, chiunque al suo posto sarebbe crollato. All'inizio la sua storia d'amore con Enrico VIII mi ha fatto sognare, una coppia formata con amore prima che per interesse come avveniva all'epoca, e re Enrico è stato l'uomo perfetto, il marito amorevole, ma poi tutto cambia quando entra in scena Anna Bolena. Qui vediamo l'uomo accecato d'amore che perde la ragione, che pende dalle labbra dell'amante al punto tale da diventare un mostro verso la sua legittima moglie. Ecco a questo punto ho iniziato ad odiare re Enrico, soprattutto la Bolena, una donna meschina, cattiva, interessata solo al titolo di regina. Caterina mi ha trasmesso tanta tenerezza ed è impossibile non amarla e ammirarla anche se nel corso della sua vita è stata molto sfortunata. 

Verso la fine del romanzo non ho fatto altro che pensare a tutto ciò che ha dovuto subire Caterina, lei è stata davvero una grande regina e soprattutto una santa, non si è lasciata intimidire dalle minacce, non si è umiliata in nessun modo, ma ha avuto un comportamento nobile, umile e soprattutto trionfante, amata dal popolo. Una grande donna.

Il finale mi ha commossa, e ha reso Caterina a me ancora più cara.

Un romanzo che consiglio di leggere perché oltre a far conoscere la vita di Caterina d'Aragona in maniera molto dettagliata, avvicina il lettore ai suoi sentimenti, alle sue emozioni, l'autrice rende reale ogni suo stato d'animo avvicinandola al lettore. 

giovedì 16 dicembre 2021

"Una notte buia di settembre" di Valerio Marra

 

"Una notte buia di settembre" di Valerio Marra

Edito Newton Compton

€ 9,90 cartaceo - € 4,99 ebook

Uscito il 2 settembre 2021

Il 24 gennaio 2022 parteciperò al review party pubblicando la recensione del romanzo sul blog.

Dall'autore del bestseller La donna del lago
Un grande giallo
Un caso complicato per il commissario Festa
Il chitarrista Angelo Donati – membro di una band che è stata famosa per circa un decennio, ma ora sul viale del tramonto – viene trovato morto nel suo appartamento. L’uomo pare essere stato strangolato. Il commissario Festa, incaricato delle indagini, è convinto che la vittima conoscesse il suo assassino: la serratura dell’appartamento infatti non è stata forzata. 
Le indagini si muovono su due filoni, strettamente connessi: quello legato al mondo della droga e quello relativo all’ambiente musicale. La dipendenza dalla cocaina aveva infatti reso il musicista inaffidabile e inviso agli altri membri della band e anche alla sua stessa fidanzata. 
Mentre scava nei rapporti di Donati, Festa scopre che la vicenda è molto più sfaccettata e intricata di quanto pensasse, e che la musica e la droga potrebbero non essere le uniche due chiavi per risolverla…

L'autore

Valerio Marra è nato nel 1985. Lavora e vive a Roma ed è laureato in Scienze per l’investigazione e la sicurezza presso l’Università degli studi di Perugia. È autore del thriller Le scottanti verità e dei romanzi L’eco del peccato e Anima bianca, dedicati alle indagini del commissario Festa. La Newton Compton ha pubblicato La donna del lago Una notte buia di settembre.

domenica 5 dicembre 2021

Recensione - “Il mondo di Belle” di Kathleen Grissom

 

"Il mondo di Belle" di Kahthleen Grissom
Edito Neripozza
411 pagine
€ 17,00 cartaceo - € 9,90 ebook
TRAMA: Un'enorme dimora avvolta da glicini in fiore: così la casa del capitano James Pyke appare allo sguardo infantile di Lavinia McCarten, la mattina d'aprile del 1791 in cui la piccola irlandese mette per la prima volta piede in Virginia. Pyke ha raccolto la bambina dalla sua nave, appena approdata in America dopo la lunga traversata oceanica, e l'ha portata con sé per destinarla alle cucine della sua piantagione. Un modo come un altro per passare all'incasso del debito per la traversata, che i genitori di Lavinia, morti durante la navigazione, non hanno avuto la buona sorte di saldare. Stremata e debilitata, la bambina viene accolta nelle cucine della piantagione dalla famiglia di schiavi neri che vi lavorano: una piccola, operosa comunità composta da Mamma Mae; Papà George, un gigantesco orso bruno; Dory, Fanny e Beattie, le figlie; Ben, il figlio maschio. Un mondo guidato da una responsabile delle cucine dai grandi occhi verdi e dai capelli neri e lucidi: Belle, un'attraente ragazza di diciotto anni. Frutto di un capriccio clandestino del capitano con una delle sue schiave nere, Belle è stata allontanata dalla casa padronale il giorno in cui il capitano si è presentato nella piantagione con Martha, una moglie più giovane di lui di venti anni. Adottata dalla famiglia di Mamma Mae e maternamente accudita da Belle, Lavinia cresce come una servetta bianca ignara dell'abisso che separa la casa padronale dall'universo delle cucine

LA MIA RECENSIONE

Lavinia è solo una bambina quando viene portata alla piantagione “Tall Oaks” e affidata a Belle per svolgere lavoro nella cucina della casa padronale. Lavinia non sa nulla della sua vita, ricorda solo di essere irlandese, ma ben presto i suoi ricordi riaffioreranno. Con Belle inizia una nuova vita alla piantagione e farà parte di una nuova famiglia composta da Mamma Mae, papà George, Ben e le due gemelle. Per Lavinia non c’è nessuna distinzione di razza, anche quando entrerà a far parte dell’alta società, per lei Belle e gli altri non sono schiavi ma sono la sua unica famiglia. 

Una storia che tratta di una tematica a me molto cara, la schiavitù in America, libri del genere riescono sempre ad emozionarmi e a farmi riflettere. Persone schiavizzate solo per il colore della loro pelle, persone che non avevano diritti, che subivano barbarie. Leggendo romanzi di questo genere tutto ciò che viene raccontato sembra pura fantasia ma poi riflettendo tutto è accaduto realmente e la rabbia è tanta. Chi siamo noi per considerarci superiori? Come disse Plaiuto “homo homini lupus” l’uomo ha sempre cercato di distruggere, di essere il lupo di un altro uomo, quanta verità.

 Alla piantagione “Tall Oaks” la vita per gli schiavi non va tanto male sotto il comando del capitano Pyke ma tutto cambia quando arriva sua figlio Marshall. A quel punto le emozioni sono state forti, ho provato tanta rabbia, nessuno avrebbe dovuto subire tali trattamenti. Una delle cose che ho pensato è stata “dovrebbero essere tutti come Lavinia” il suo cuore è puro, pieno di bontà, per lei non c’è distinzione tra una persona ed un’altra. Se tutti fossero come Lavinia il mondo sarebbe davvero bello. 

E poi c’è la storia di Belle. Lei è stata la mia preferita. La sua vita è un susseguirsi di sofferenza, impedimenti, cattiverie, l’unico raggio di sole per Belle è l’amore per Ben e la presenza della sua Lavinia, ma anche questo sarà messo a dura prova. La sua storia è davvero emozionante e commovente. 

Un libro bellissimo, profondo, che mi ha conquistata fin da subito, secondo me è uno di quei romanzi che bisognerebbe leggere almeno una volta nella vita, sopratutto al giorno d’oggi dove regna l’odio, la discriminazione e la cattiveria, un libro da far leggere anche nelle scuole. 

C’è anche un seguito, “L’onore sopra ogni cosa”, ne hanno parlato molto bene, e sarà tra le mie prossime letture. 

Intanto non fatevi scappare “Il mondo di Belle”, è un romanzo che va letto per non dimenticare cosa accadde in quel periodo. 

mercoledì 24 novembre 2021

Recensione - "Un Natale d'altri tempi" di Tilly Tennant


 "Un Natale d'altri tempi" di Tilly Tennant

Edito Newton Compton

€ 9,90 cartaceo - € 5,99 ebook

288 pagine

TRAMA: Ogni oggetto ha una storia da raccontare... Le luci di Natale risplendono ovunque e un'allegra folla si riversa nelle strade alla ricerca di regali. Si prospetta un mese intenso per il piccolo negozio dell'usato di Dodie, inguaribile romantica con la passione per gli oggetti che hanno una storia da raccontare. Nella sua bottega "Nontiscordardimé", infatti, ogni articolo in vendita ha un passato che lo rende unico. E Dodie cerca di trasmettere ai clienti l'amore per quegli oggetti che hanno un'anima, un vissuto. Sistemando l'allestimento dei cappotti, Dodie rimane sorpresa di trovare nelle tasche di una vecchia giacca una lettera mai aperta. Come è possibile che le sia sfuggita? Potrebbe non essere troppo tardi per recapitarla. Con l'aiuto di Edward, il suo nuovo inquilino (per la verità piuttosto riluttante all'idea di riaprire un capitolo del passato che sembra chiuso da anni), Dodie decide di raggiungere l'indirizzo indicato sulla busta. Quello che ancora non sa è che la storia da ricostruire è molto più intricata di come avrebbe potuto immaginare. E che dietro l'angolo potrebbe nascondersi il lieto fine dei suoi sogni… giusto in tempo per Natale. Benvenuti nel piccolo negozio delle storie segrete. Riusciranno a risolvere il mistero in tempo per le feste?

LA MIA RECENSIONE

Ringrazio la casa editrice per la copia omaggio del romanzo, ormai in questo periodo sono fissata con i romance natalizi, hanno un qualcosa di speciale, fanno sognare, fanno respirare già aria di festività, e per chi come me ama il Natale questi romanzi sono davvero un toccasana.

"Un Natale d'altri tempi" racconta la storia di Dodie, una ragazza stravagante amante del vintage. Dodie gestisce un negozio vintage ed un giorno tra la merce arrivata al suo negozio c'è un delizioso cappotto verde, Dodie innamorata decide di provarlo e dentro una delle tasche trova una lettera, una lettera d'amore datata 1944. Dodie decide di voler mettersi sulle tracce dei protagonisti della lettera o di qualche loro parente. Durante la sua ricerca si imbatte in Ed, un ragazzo molto strano con un segreto inaspettato. Ed decide di aiutare Dodie nella sua ricerca, riusciranno a scoprire qualcosa sui protagonisti della misteriosa lettera?

Sono stata catturata dalla copertina, dal titolo e dalla trama del libro, tutto fa pensare ad una storia perfetta, che tiene il lettore incollato alle pagine, una storia magica, emozionante e coinvolgente ma non è stato esattamente così. Il romanzo non mi ha entusiasmata, la storia di base è molto bella, molto originale, ma a parer mio non è stata sviluppata bene, non è riuscita a catturare la mia attenzione, l'ho trovata piatta, anche i personaggi lo sono stati, privi di carattere, tutti uguali, non mi hanno trasmesso nessuna emozione, e non parliamo dei dialoghi, simili ad una conversazione tra adolescenti, infantili, semplici, a volte ho pensato "ma che razza di discorso è?" ed è stato un peccato perché la storia in se è molto valida.  Unico lato positivo è che si respira molto l'aria natalizia e fa venir voglia di trovarsi li e poi c'è il negozio vintage di Dodie, l'ho amato tanto, molto caratteristico. sarebbe potuta essere una gran bella storia ma per me non lo è stata.

Recensione - "House of Gucci" di Sara Gay Forden

 "House og Gucci" di Sara Gay Forden

Editore Garzanti

€ 18,00 cartaceo - € 10,99 ebook

456 pagine

TRAMA: Il 27 marzo 1995 Maurizio Gucci, erede della favolosa dinastia dell'alta moda, mentre sta per raggiungere il suo ufficio di Milano viene assassinato a colpi di pistola da uno sconosciuto. Nel 1998, l'ex moglie Patrizia Reggiani Martinelli – soprannominata la «Vedova nera» dalla stampa – viene condannata a 29 anni di prigione come mandante dell'omicidio. Perché Patrizia Reggiani lo avrebbe fatto? Perché le spese del suo ex marito erano fuori controllo? O perché il suo affascinante ex consorte stava per sposare l'amante, Paola Franchi? Oppure esiste ancora la possibilità che Patrizia Reggiani sia innocente? Quella dei Gucci è una storia di sfarzo, glamour, intrighi; è la storia dell'ascesa, del quasi fallimento e della rinascita di una dinastia nel mondo della moda.

LA MIA RECENSIONE

Non conoscevo la storia dei Gucci, ero solo a conoscenza per sommi capi dell'assassinio di Maurizio Gucci, ma grazie al romanzo "House of Gucci" ho avuto il piacere di conoscere la vera storia in maniera molto dettagliata dell'intera famiglia che nel 1921 grazie a Guccio Gucci fondò il primo negozio a Firenze

"House of Gucci" è stata una lettura molto interessante, racconta dalla fondazione del primo negozio Gucci per arrivare poi all'arresto di Patrizia Reggiani, moglie di Maurizio Gucci, colei che mandò un killer ad assassinare il suo ex marito. 

La storia non annoia, è molto dettagliata, racconta tutto nei minimi particolari senza tralasciare nulla, avevo timore di trovarmi a leggere un libro pesante e difficile da seguire ma mi sbagliavo, nonostante in ogni capitolo di passi da un personaggio all'altro, da un periodo all'altro, tutto è molto semplice da seguire, senza creare confusione. L'autrice racconta di tutti i membri della famiglia Gucci, della loro vita privata, del loro lavoro nella casa di moda, degli anni d'oro a New York, del quasi fallimento del marchio Gucci per poi analizzare l'assassinio di Maurizio. Tutto è molto coinvolgente, nonostante sia un libro di circa 500 pagine si legge molto velocemente.

Unica cosa che non ho gradito tanto è stata il dilungarsi troppo sulla parte finanziaria della società Gucci, l'autrice analizza molto dettagliatamente  la parte economica, le entrate e le uscite della casa di moda e ciò può essere un poco noioso, l'ho trovato un tantino esagerato. Avrei preferito si concentrasse di più sulla storia tra Maurizio e Patrizia, di loro si parla saltuariamente nella parte centrale del romanzo e poi le ultime 100 pagine sono dedicate all'assassinio di Maurizio ed al processo contro Patrizia.

E' un libro da leggere, molto interessante, coinvolgente, che ci fa conoscere il marchio di moda più famoso al mondo entrando nelle tormentate vite dei vari membri Gucci, un libro che consiglio, e poi in attesa del film il 16 dicembre 2021, la considero una lettura molto valida.

BUONA LETTURA

mercoledì 17 novembre 2021

Recensione - "Tutta colpa di Londra" di Georgia Toffolo

 

"Tutta colpa di Londra" di Georgia Toffolo
Edito Newton Compton
€ 9,90 cartaceo - € 5,99 ebook
316 pagine

TRAMA
Londra. Victoria Scott è un’aspirante stilista e trascorre le giornate dividendosi tra il lavoro in un bar di Chelsea e la creazione di abiti vintage. Sogna di riuscire ad aprire una boutique tutta sua, ma l’inaugurazione di un nuovo grande magazzino nella stessa strada rischia di far naufragare i suoi piani. Il Natale di Oliver Russell non si preannuncia particolarmente allegro. L’apertura del nuovo megastore di famiglia è stata posticipata e, come se non bastasse, sua madre insiste perché le presenti una fidanzata. Fidanzata che, neanche a dirlo, non esiste. Oliver ha bisogno di un diversivo. Qualcosa che impedisca a sua madre di fargli perdere tempo mentre si concentra sugli affari. Così, quando incontra Victoria, Russell non ci pensa due volte a farle una proposta: se fingerà di essere la sua ragazza, lui le darà l’opportunità di esibire i suoi modelli. Ma quello che è iniziato come un accordo d’affari diventa presto qualcosa di più e la finta relazione inizia a sembrare ogni giorno più reale. Riusciranno Victoria e Oliver a far chiarezza nei loro sentimenti prima che il destino si metta nuovamente di traverso?

LA MIA RECENSIONE
Come consuetudine quando nell'aria si inizia a respirare atmosfera natalizia io faccio una grande scorta di libri ambientati durante le festività del Natale, quest'anno ho un po' esagerato e credo che tutti i libri acquistati mi basteranno per altri 3-4 Natale. Ho voluto iniziare questa tradizione con la lettura di "Tutta colpa di Londra" di Georgia Toffolo, sono stata conquistata dall'ambientazione, il Natale a Londra, una delle città più belle durante questo periodo, e poi la trama del libro mi ha incuriosita tanto.
Oliver è proprietario di un grande magazzino appena aperto a Londra, bello, ricco, non gli manca nulla ma i suoi genitori vorrebbero vederlo sposato con tanti figli. Sua madre ultimamente sta diventando asfissiante con la storia della fidanzata, così Oliver decide di trovare una finta fidanzata da presentare ai suoi genitori. Ma chi accetterà? Victoria è un'aspirante stilista, lei ama il vintage, la moda anni 40-50 e il suo sogno è quello di vedere i suoi abiti nelle vetrine di Londra, ma ha anche un passato che la tormenta. Un giorno si scontra con Oliver, ed è in questo momento che lui le propone di diventare la sua finta fidanzata, deve recitare fino al giorno dell'inaugurazione dei grandi magazzini e poi ognuno per la propria strada. Tutto inizia come un accordo a scopo commerciale ma poi cupido ci metterà il suo zampino.
"Tutta colpa di Londra" mi ha emozionata, un romance dolce, tenero, delicato che mi ha conquistata fin da subito. La storia di Victoria e Oliver fa sognare, un amore che cresce poco alla volta, che ha toccato il mio cuore, lei dolce, semplice, una ragazza con la testa sulle spalle, una ragazza speciale, lui l'uomo perfetto, il principe azzurro che tutte cercano, ma che sfortunatamente esiste solo nei libri, due opposti con interessi e vite diverse ma che non riescono a vivere l'uno senza l'altra, li ho amati ed ho fatto il tifo per loro per tutta la durata del romanzo, la loro storia mi ha toccato il cuore.
Un romanzo che crea dipendenza perché il lettore vuole conoscere l'evoluzione di questa storia d'amore, tutto nasce per gioco, per mettere a tacere la madre di Oliver, ma poi qualcosa inizia a cambiare e pagina dopo pagina c'è sempre più voglia di scoprire per poi arrivare ad un finale commuovente.
Mi è piaciuta molto l'ambientazione, la storia si svolge a Chelsea quartiere di Londra, tutto è descritto molto bene e fa venir voglia di trovarsi li, soprattutto l'appartamento di Victoria, l'ho adorato, stile bohemian, il suo rifugio per creare abiti, il suo rifugio per sentirsi protetta.
Ci sono state due cose che ho molto apprezzato di questo romanzo, non ci sono scene di sesso che annoiano e che vengono saltate dal lettore (spesso basta un attimo per passare al genere erotico che a me non piace) tutto è molto delicato, la protagonista non sbava guardando il sedere o gli addominali di lui senza darsi  contegno, come se non avesse mai visto un uomo in vita sua, queste due cose che sono presenti in quasi tutti i romance a volte mi danno noia (quando si esagera).
"Tutta colpa di Londra" è uno di quei romance che chi ama il genere deve leggere assolutamente per passare del tempo a Londra e vivere una storia d'amore stupenda che scalda il cuore e fa sognare ad occhi aperti. 


mercoledì 10 novembre 2021

Recensione - "non sono una signora" di Anna Premoli

 

"Non sono una signora" di Anna Premoli

Edito Newton Compton

€ 9,40 cartaceo - € 5,99 ebook

320 pagine

Audrey Thomas è una trentenne newyorkese molto spiritosa e senza peli sulla lingua. È autrice di romanzi erotici e nella vita privata non è troppo incline ad abbandonarsi al romanticismo. Al grande amore preferisce il “divertiamoci qui e ora e poi domani ognuno a casa propria”. Ma la sua esistenza sta per essere sconvolta da una serie di novità: sua madre, con cui ha sempre pensato di condividere un certo femminismo intransigente, le annuncia che ha finalmente deciso di compiere il grande passo: si sposa. Come se questo non bastasse, nella sua vita piomba Matt, l’uomo in assoluto più “sbagliato” che potesse incontrare, sia per il ruolo molto particolare che riveste, sia per i valori in cui crede… All’improvviso Audrey si trova a mettere in discussone posizioni che riteneva definitive e a essere tormentata da domande la cui risposta non è più così certa. Una fra tutte la perseguita: in che cosa consiste la vera trasgressione?


LA MIA RECENSIONE

In compagnia di Audrey, protagonista del nuovo romanzo di Anna Premoli "Non sono una signora", ho passato dei momenti all'insegna del divertimento, romanticismo e riflessione. Il romanzo perfetto per me in questo periodo, ne avevo proprio bisogno.

Audrey è un'autrice di romanzi erotici, vive a New York e la sua vita è molto avventurosa, lei non crede nel romanticismo e soprattutto nel matrimonio, lei è più la tipa da avventura anche perché secondo Audrey l'uomo perfetto, quello che fa battere il cuore si è estinto. Ma una sera in un locale incontra Matt, e questo incontro le farà cambiare filosofia su parecchie cose soprattutto ma ciò che metterà Audrey in crisi è la posizione di Matt.

Ho amato "Non sono una signora" e il personaggio di Audrey, soprattutto la sua determinazione, energia, il suo essere esplosiva, la sua positività e sicurezza, ma ho apprezzato anche la Audrey tenera, romantica e insicura, un personaggio ben costruito dalle mille sfumature, impossibile non legarsi a lei, e poi è stata uno spasso, le sue battute mi hanno fatta morire dal ridere, soprattutto durante i suoi incontri con Matt, loro due sono stati fantastici, due opposti che si completano a vicenda.

Un romanzo bellissimo, l'ho divorato dalla prima all'ultima pagina, ansiosa di conoscere gli eventi pagina dopo pagina, una storia d'amore che non annoia, diversa dalle altre, soprattutto per quanto riguarda Matt e la sua posizione, non mi aspettavo nulla di tutto ciò, il suo personaggio è stato davvero una sorpresa ed ha messo curiosità, tanta curiosità. 

"Non sono una signora" non è stata solo una storia d'amore bella da far sognare e da leggere tutta d'un fiato, ma c'è stata anche tanta riflessione, riflessione sulla vita, sui propri ideali, sulle proprie convinzioni e soprattutto sul rapporto di coppia, il romanzo infatti mi ha fatto riflettere molto, a volte abbiamo delle idee e siamo convinti di seguire quella strada fino alla morte, nulla potrà farci cambiare le nostre opinioni, ma con il tempo si cambia, si evolve, si cresce, incontriamo persone che ci cambiano e di conseguenza cambiano anche i nostri pensieri, i nostri ideali, e così tutto si stravolge, ciò ci spaventa e tendiamo ad allontanarci da tutto ciò che ci sta cambiando anche se in realtà vorremmo restare,. Bisogna avere coraggio e restare comunque.

Consiglio di leggere "Non sono una signora", con Audrey passerete del tempo davvero unico, all'insegna del romanticismo, delle risate e vi emozionerete, Audrey e Matt sono stati una coppia unica che fa battere il cuore, vi innamorerete di loro due e vorreste non giungere mai all'ultima pagina.

domenica 31 ottobre 2021

Recensione - “Stoniamo come miele sul fondente” di Marta Fiorini

 
“Stoniamo come miele sul fondente” di Marta Fiorini

€ 9,99 cartaceo - € 1,99 eBook

207 pagine 

Amazon

TRAMA: Prendete una ragazza di Londra, pantofolaia e abitudinaria, che sogna il vero amore e divora miele, tanto colorata e delicata da sembrare uscita da un film d’altri tempi; aggiungeteci un bel cioccolatiere, barba scura e ghigno scanzonato, appassionato di rum e bachata, poco incline a relazioni stabili e molto, molto smaliziato. Mischiateli e otterrete note stonate come quelle che genera il miele unito al fondente. Se poi li immaginate circondati da affascinanti cottage imbiancati da una spolveratina di neve, nel villaggio Bourton On The Water, contea di Gloucestershire in Gran Bretagna e amalgamati a personaggi secondari, singolari e insoliti...  Dite che ne uscirà un disastro?  Anche Crystal la pensa così, nulla si accosta peggio di lei e Roy. Delle volte però in amore non conta solo la compatibilità, talvolta è necessario un pizzico di sale... o forse di pepe?

LA MIA RECENSIONE 

“Stoniamo come miele sul fondente” era ciò di cui avevo bisogno in questo periodo fatto di stress, avevo proprio bisogno di una storia romantica, dolce, una storia che mi avrebbe fatto sognare ad occhi aperti, con Crystal e Roy ho vissuto davvero dei momenti magici, loro sono stati la mia coccola. 
Crystal è una ragazza di Londra che sogna il vero amore, una ragazza all’antica, ama passare le giornate a casa con il suo pigiamone ad ape e la sua gatta, ma questa sua confort zone viene distrutta dall’incontro con Roy, il suo opposto, donnaiolo, eccentrico, che vuole solo divertirsi con le donne e non cerca l’amore. Ma Roy dal primo giorno in cui incontra Crystal deve fare i conti con i suoi sentimenti e il suo modo di essere rischia di ribaltarsi.
Ho amato “stoniamo come miele sul fondente”, una storia d’amore che fa sognare il lettore, è stata una dolce coccola, mi sono rintanata tra le pagine del libro sentendomi a casa e cullata, i personaggi sono diventati degli amici, soprattutto Crystal, lei è magnifica, la sua dolcezza, la sua semplicità mi hanno conquistata. Il romanzo mi ha fatto venire anche tanta fame, si parla molto di dolci, miele e cioccolato e durante la lettura riuscivo a percepire sia il sapore che l’odore delle prelibatezze preparate, tanto da preparare un dolce dedicato alla storia, una torta di mele, cannella e miele (ECCO LA RICETTA). 
Mi sono innamorata dell’ambientazione, il piccolo villaggio di Bourton on the water, nella campagna inglese, innevato, già addobbato per le festività natalizie, che voglia di trovarmi lì con tutti i personaggi. 
E poi c’è stato il finale, emozionante, bello, da far innamorare il lettore. Ho amato tutto della storia di Crystal e Roy, una commedia romantica che scalda il cuore ed emoziona, ne consiglio assolutamente la lettura ma attenzione, perché durante la lettura farete una grande scorpacciata di cioccolato e miele. 
“Stoniamo come miele sul fondente” sarà la vostra coccola. 


Ricetta - Torta di mele, cannella e miele

La torta di mele è uno dei miei dolci preferiti, aromatizzata con la cannella poi è perfetta. Questa volta ho voluto aggiungere del miele, e l'ispirazione l'ho avuta durante la lettura del romanzo "Stoniamo come miele sul fondente" (Clicca qui per la recensione del libro), c'è una scena in cui la protagonista (un'amante del miele) assaggia un dolce di mele, cannella e miele, allora perché no? Proviamo questa nuova versione della mia cara torta di mele.
Il risultato è stato ottimo, la torta è buonissima, morbida, con la superfice caramellata e l'interno soffice da leccarsi i baffi. Una fetta tira un'altra.

INGREDIENTI

330 gr di farina
225 gr di  zucchero
4 mele (3 a dadini da mettere nell'impasto - 2 a fette per decorare)
135 ml di olio
4 uova
1 yogurt bianco
1 bustina di lievito pane angeli
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di cannella in polvere
zucchero grosso "Brown Sugar" (per guarnire) si può usare anche lo zucchero classico

PROCEDIMENTO
  • Mescolare lo zucchero con le uova.
  • Aggiungere olio, yogurt, sale e continuare a mescolare.
  • Aggiungere poi la farina, il lievito pane angeli e la cannella.
  • Versare infine 3 mele tagliate a dadini e incorporarle all'impasto.
  • Versare l'impasto in uno stampo imburrato o foderato da carta da forno (lo stampo di circa 26 cm di diametro)
  • Decorare con 2 mele tagliate a fettine, disporle a raggiera e cospargerle di zucchero grosso.
  • Infornare a 180 gradi fin quando non è ben dorata, 40 minuti circa, ma dipende dal forno (per assicurarsi della cottura fare la prova dello stuzzicadenti)
  • Una volta cotta togliete la torta dalla teglia e ponetela su un piatto o vassoio o altro e guarnirla in superficie con miele messo a filo o come preferite.

giovedì 21 ottobre 2021

Recensione - “Lady Jane” di Cynthia Hand, Brodi Ashton e Jodi Meadows

“Lady Jane” di Cynthia Hand, Brodi Ashton e Jodi Meadows

Edito Piemme

428 pagine

€ 18,00 cartaceo - € 8,99 eBook 

«Tagliatele la testa!» Sin dai tempi di Enrico VIII sentire quest'ordine non è poi tanto raro. Mogli scomode, consiglieri in odore di congiura, figli legittimi e bastardi... Al sovrano di turno basta schioccare le dita e zac! Per non parlare del veleno. Insomma, se Lady Jane Grey preferisce i saggi sulle barbabietole alla vita di corte, un motivo c'è. Peccato che, quando sei nella linea di successione alla corona inglese, puoi ritrovarti sposata con un tizio mai visto prima. Bello, questo sì, ma con un segreto decisamente ingombrante. Soprattutto quando ti mettono addirittura sul trono, e la tua prima concorrente è la cugina Maria - che non per nulla passerà alla storia come 'Bloody Mary'. O forse no. Già, perché le autrici hanno stabilito che questa turbolenta epoca storica era troppo cupa, quindi hanno deciso di rimescolare le carte, aggiungere un pizzico di magia et voilà, ecco a voi un romanzo di cappa e spada con atmosfere alla Bridgerton e una Lady Jane che da sacrificabile pedina dinastica diventa un'eroina anticonvenzionale e molto umana. Ma non del tutto... 

LA MIA RECENSIONE 

Lady Jane Grey è stata la prima regina d’Inghilterra e di Irlanda a governare per soli nove giorni. Quando seppe della sua salita al trono decisa dal cugino Edoardo VI, non ne fu molto entusiasta, perché legittima erede dopo la morte di Edoardo VI era Maria,  ma venne convinta dal suocero e dalla madre in quanto con Maria la fede anglicana sarebbe stata sostituita con quella cattolica, così Jane si convinse ad diventare regina. Riuscì ad essere regina per nove giorni perché Maria, legittima erede al trono per successione ebbe il consenso del popolo, così Jane e suo marito furono catturati ed imprigionati su ordine di Maria stessa e dopo otto mesi fu condannata a morte. 

Ciò che mi ha spinto a leggere “Lady Jane” è stata la copertina, appena l’ho vito me ne sono innamorata e l’ho comprato, poi ho letto la trama che mi ha convinta ancora di più ad immergermi nella sua lettura. “Lady Jane” non è il classico romanzo storico ma è a mio parere molto di più, sulla base della vera storia di Lady Jane Grey, Regina per soli nove giorni, è stato creato un romanzo che racchiude oltre a storia anche fantasia e magia, molti eventi sono stati infatti modificati e resi fantastici, si parla di incantesimi, maledizioni ed esseri fantastici. Dopo la lettura del primo capitolo ero un po’ perplessa, avevo timore di trovarmi tra le mani una storia poco coinvolgente, e sopratutto perché  alcuni eventi storici sono stati cambiati, stravolti e mixati con il fantastico mi hanno resa timorosa di trovarmi tra le mani un libro che avrei abbandonato perché per me il romanzo storico non va modificato, deve essere fedele a ciò che accadde, ma ho dovuto ricredermi, la storia mi ha subito coinvolta, è stata molto movimentata, non noiosa, e sopratutto una storia per niente banale ma molto originale. 

Non è semplice trasformare e rendere unico un evento storico, di solito si cade nell’errore di strafare o di annoiare il lettore, ma in questo caso le autrici sono state davvero geniali, con Lady Jane, re EdoardoVI e Gifford, marito di Jane, ho vissuto una bellissima avventura, una storia ben costruita, che coinvolge il lettore rendendolo partecipe in tutto ciò che accade, una storia con tanta adrenalina, con un pizzico di ironia e tanta ma tanta magia. Vi consiglio di leggerlo perché è davvero bello, una storia diversa dal solito, molto originale che conquista pagina dopo pagina. 

sabato 9 ottobre 2021

Recensione - “Ivy” di Susie Yang

 

“Ivy” di Susie Yang

Edito Neripozza 

€ 18,00 cartaceo - € 9,99 eBook 

415 pagine

TRAMA: Ivy Lin è una ladra. Una ladra e una bugiarda insospettabile. Ha l’aspetto di un’esile ragazza asiatica dagli occhi bellissimi, con ciglia folte e nere e gli angoli allungati che affondano morbidamente nella piega delle palpebre, ma sostituirebbe volentieri sè stessa con una versione bionda con gli occhi azzurri. Ivy Lin è, infatti, una ladra e una bugiarda perchè non vuole essere quella che è, una ragazza asiatica negli Stati Uniti d’America. Non vuole la stessa vita di sua nonna Meifei, un’esistenza governata da noia e da regole ferree. Soprattutto, non vuole un marito buono soltanto a procurare un visto ai parenti o una vita rispettabilmente mediocre ai suoi. L’amore per Ivy deve esistere per sè stesso. Deve contemplare desiderio, eccitazione, libertà, avventura. Quando conosce Gideon Speyer, un rampollo di sangue blu del New England, con un ciuffo di soffici capelli biondi che gli scende dalle tempie fino alla sommità delle orecchie, una pronuncia impeccabile e una casa che sembra un castello in vetro e pietra, Ivy crede perciò di aver trovato una via d’uscita al suo mediocre destino.  Certo, Gideon non è come Roux Roman, lo sfrontato ragazzo rumeno che affronta la vita a muso duro e che, con quell’aria da cattivo ragazzo, la attrae irresistibilmente. Gideon ha il successo scritto nei geni, è un giovane bianco destinato a un dottorato a Stanford e ad avere il cognome in qualche lista annuale di Forbes. Ma Ivy, dalla sua, ha la furbizia della nonna Meifei, quell’abilità mimetica, quella propensione a fingere tipica di chi non ha niente e vuole tutto. Così, anni dopo, durante una vacanza trascorsa in un lussuoso cottage degli Speyer, Ivy esercita le sue arti e, tra cene eleganti e gite al mare, riesce a farsi accettare da Gideon e dal suo clan. Ma proprio mentre sta per avere quello che ha sempre desiderato, il passato riaffiora, minacciando la vita quasi perfetta per cui ha lavorato così duramente. 


LA MIA RECENSIONE

Quando ho visto l’uscita di “Ivy” sono stata subito attratta dalla copertina e leggendo poi la trama, che fa pensare ad una storia molto interessante ed intrigante, ho deciso di leggerlo, ma il mio intuito questa volta si è sbagliato, il libro non mi è piaciuto. 
Ivy è una ladra, quando ha cinque anni si trasferisce con la famiglia dalla Cina negli Stati Uniti, la sua famiglia però è molto tradizionalista, non riesce ad integrarsi al nuovo paese in cui vivono e continuano a seguire le loro tradizioni e regole diverse da quelle delle famiglie americane. Ivy soffre di ciò, lei è attratta dalla vita americana e sopratutto è attratta dall’alta società alla quale appartengono i suoi coetanei del liceo, si ribella alle regole della sua famiglia e fa di tutto per uscirne, sopratutto fa di tutto per riuscire a conquistare Gideon, il ragazzo perfetto, bello e ricco. 
Fin dalle prime pagine il romanzo mi ha annoiata, è tutto piatto, gli eventi, i personaggi sono privi di carattere, sopratutto Ivy, lei è lì che non fa nulla, una persona che ho odiato e avrei preso a schiaffi, la mia vita a ventisette anni è stata più attiva ed avventurosa di quella di Ivy. E poi c’è la storia d’amore con Gideon che è di una pesantezza totale, una relazione senza brio, senza emozione, due persone che dicono di amarsi ma in realtà ciò che trasmettono al lettore è solo noia. C’è solo un colpo di scena a metà libro, a quel punto mi sono detta “era ora, ci voleva un po’ di movimento” ma invece mi sono sbagliata, anche il colpo di scena diventa noioso. E non parliamo di eventi senza senso che sono inseriti, a parer mio, solo per allungare la storia. Ci sono molte parti che potevano rendere il romanzo bello ed avvincente ma sono state rese noiose dall’autrice, ho pensato di stoppare la lettura a metà ma ero curiosa di conoscere il finale, un finale imprevedibile? No, un finale inutile, scontato, con eventi senza un senso. 
La lettura è sempre soggettiva, ma io non vi consiglio di leggerlo, non c’è stato nulla di positivo in questo romanzo. 

giovedì 30 settembre 2021

Recensione - “La ragazza dei colori” di Cristina Caboni

 
“La ragazza dei colori” di Cristina Caboni

Edito Garzanti 

In uscita oggi 30 settembre 2021

€ 18,60 cartaceo - € 9,99 eBook 

304 pagine

TRAMA: Il blu del cielo regala allegria, il verde dei prati conforto. Stella ci credeva davvero. Credeva davvero che i colori avessero il potere di cambiare le emozioni e la vita delle persone. Ma per lei non è più così. E si sente perduta. Fino al giorno in cui, nella casa dell’anziana prozia Letizia, trova una valigia in cui sono custoditi dei disegni. I tratti sono semplici, infantili, ma l’impatto visivo è potente. Il giallo, il rosso e il celeste sono vivi, come scintille pronte a volar via dalla carta. Stella ha quasi paura a guardarli. Perché, per la prima volta dopo tanto tempo, i colori non sono più solo sfumature di tempera, ma sensazioni, racconti, parole. Stella deve scoprire chi li ha realizzati, solo allora tutto tornerà come prima. Ma Letizia, l’unica che può darle delle risposte, si chiude in un ostinato silenzio. Continuandole sue ricerche, però, Stella scopre un episodio che affonda le sue radici nel periodo più difficile della storia nazionale, quando poveri innocenti rischiavano la vita solo a causa della loro origine. Quando la solidarietà di un intero paese riuscì ad avere la meglio sull’orrore, salvando la vita a centinaia di bambini ebrei. Quello che Stella non poteva immaginare è il senso di colpa che quei disegni hanno celato per decenni. Un senso di colpa che grava come un macigno sulle spalle di Letizia. Spetta a lei ricostruire cosa è successo davvero. Perché Stella ha imparato che il buio non dura per sempre e che il sole splende ogni giorno più forte che mai.

LA MIA RECENSIONE

“Qualche volta un arcobaleno può darti la forza di mettere un piede davanti all’altro sai? È semplice, alla portata di tutti. Un colore nuovo, diverso. Un colore che ti illumina e la giornata cambia.”

Ci sono libri belli che emozionano e poi ci sono libri che diventano speciali, che ti entrano nel cuore, ti fanno sentire parte della storia, ti collegano ai personaggi creando una sorta di rapporto come fossero degli amici, è ciò che ho provato leggendo “La ragazza dei colori”, nuovo romanzo di Cristina Caboni in uscita oggi in tutte le librerie e store online. 

Ringrazio la casa editrice Garzanti per la copia omaggio. Una storia profonda, commovente che mi ha conquistata e coinvolta pagina dopo pagina. Sarà un libro che porterò nel cuore, un libro speciale. 

Stella è un’artista, i colori sono la sua vita, i colori la fanno stare bene, ma poi improvvisamente tutto cambia, Stella non trova più conforto nella pittura, nei colori e decide di andare lontano da tutto e tutti trovando rifugio presso la Villa della sua cara prozia Letizia. Ma quando arriva alla villa, Stella si accorge che Letizia non è più quella di una volta, c’è qualcosa che la turba, e quando Stella trova dei disegni misteriosi, tutti i segreti di sua zia vengono a galla. Segreti dolorosi che risalgono al suo passato, un passato fatto di guerra, era il 1943 e Letizia si trovava nel piccolo paesello di Nonantola in Emilia Romagna. 

Tra tutti i romanzi di Cristina Caboni “La ragazza dei colori” è quello che ho amato di più, una storia meravigliosa che commuove pagina dopo pagina per arrivare ad un finale che mi ha fatto versare tante lacrime sia di gioia che di dolore. La storia di Stella e di Letizia emoziona tanto sopratutto quella di Letizia, ci sono eventi che nonostante siano parte del passato non smettono di tormentarci, ci logorano, ci fanno sentire in colpa, vogliamo fuggire da essi ma l’unica soluzione è affrontarli faccia a faccia, è ciò che accade a Letizia, lei nel 1943 era solo una ragazza che assunse delle grandi responsabilità e ciò che la guerra portò fu distruzione, distruzione sopratutto dell’animo umano, Letizia ha vissuto anni pensando a quei momenti brutti, momenti che non la lasciano più anzi sono sempre con lei a farle rivivere quei giorni infernali. 

Il romanzo si basa su eventi realmente accaduti, Nonantola era un piccolo paesello dell’Emilia Romagna dove c’era una villa nella quale durante la guerra vennero nascosti e protetti tanti bambini ebrei, l’autrice partendo da tale evento ha creato una storia bellissima che cattura il lettore portandolo nel mondo della pittura, dei colori e delle varie sfumature, portandolo faccia a faccia con ciò che accadde in Italia durante la seconda guerra mondiale. Un romanzo di speranza, di rinascita , un romanzo che insegna ad affrontare le cose che ci tengono legati e che non ci permettono di vivere a pieno la nostra vita, Stella ci insegna che bisogna affrontare i fantasmi del passato e che dobbiamo vivere di colori. Il finale è stata la parte più intensa della storia, mi ha fatto piangere, mi ha travolta totalmente, non me lo aspettavo. Un libro che vi consiglio di leggere, di una bellezza unica, una storia originale, coinvolgente, intensa, una storia che va dritta al cuore del lettore. 

Correte in libreria e comprate questo romanzo perché non potete non leggere la storia di Stella e Letizia. 

martedì 21 settembre 2021

Recensione - “La donna dal kimono bianco” di Ana Johns

“La Donna dal kimono bianco” di Ana Johns

Casa editrice: tre60

€ 16,00 cartaceo - € 7,99 eBook

Pagine 348

Giappone, 1957. Il matrimonio combinato della diciassetten­ne Naoko Nakamura con il figlio del socio di suo padre garan­tirebbe alla ragazza una posizione sociale di prestigio. Naoko, però, si è innamorata dell’uomo sbagliato: è un marinaio americano, quello che in Giappone vie­ne definito un gaijin, uno straniero. Quando la ragazza scopre di essere incinta, la comprensione e l’affetto che sperava di trovare nei genitori si rivelano soltanto un’illusione. Ripudiata da chi dovrebbe starle vicino, Naoko sarà costretta a compiere scelte inimmaginabili, per qualunque donna ma soprattutto per una madre…

Stati Uniti, oggi. Tori Kovač è una giornalista. Men­tre si prende cura del padre, anziano e gravemente malato, trova una lettera che getta una luce sconvolgente sul passato della sua famiglia. Alla morte del padre, decisa a scoprire la verità, Tori intraprende un viaggio che la porta dall’altra parte del mondo, in un villaggio sulla costa giapponese. In quel luogo così remoto sarà costretta a fronteggiare i demoni del suo passato, ma anche a riscoprire le proprie radici…

LA MIA RECENSIONE 

Una vita piena d’amore è felice. Una vita per l’amore è insensata. Una vita fatta di “se solo…” è insopportabile.”

Per la rubrica di settembre di “Viaggiando in oriente” ho scelto “La donna dal kimono bianco”, questo mese il viaggio sarà nel Giappone del 1957. Ho comprato il libro qualche anno fa appena dopo la sua pubblicazione ma non so perché ho sempre rimandato la sua lettura nonostante ne fossi attratta, ed ora eccolo qui, è giunto finalmente il suo momento e devo dire che questo romanzo mi ha sorpresa, ha superato le mie aspettative già abbastanza alte, posso confermare che è tra i più belli letti in questo ultimo periodo, una storia che emoziona, commuove ed entra nell’anima del lettore. 

Perché in Giappone ci sono molte cose di cui aver paura sotto il sole: i grandi terremoti che distruggono intere città, i fulmini mortali scaricati dal cielo adirato, le letali lingue di fuoco, e il proprio padre. Ultimo, ma non meno importante.”

“La Donna dal kimono bianco” ha doppia ambientazione temporale, Giappone 1957 dove ci viene raccontata la storia di Naoko, una giovane ragazza di famiglia benestante che deve fare i conti con un matrimonio combinato dalla sua famiglia per rafforzare gli affari dell’azienda familiare, ma il suo cuore appartiene ad Hajimi, un giovane americano che dopo la seconda guerra mondiale si trova lì in Giappone con la sua flotta; America oggi, dove invece Tori dovrà fare i conti con segreti riguardati suo padre, un passato misterioso del quale suo padre non le ha mai raccontato, così Tori, da brava giornalista inizia ad indagare sul passato di suo padre giungendo fino in Giappone. 
Ho amato questo romanzo, mi ha trasmesso tanto, emozioni fortissime, mi ha commossa, mi ha fatto provare rabbia, ci sono stati dei capitoli che sono stati crudi e provocano tanto dolore, una storia profonda che entra nell’anima del lettore coinvolgendolo dalla prima all’ultima pagina, la storia tra Naoko e Hajime è di una bellezza unica, delicata, ma anche triste, un amore puro e forte che deve fare i conti con vecchie tradizioni. 

“Il tempo è una creatura inflessibile che si diverte a provocarti. Quando sei felice, spiega le ali e vola. Quando sei in attesa, ti trascina nel fango con passo lento e pesante.”

Il romanzo mette molto in evidenza la cultura e le tradizioni che vigevano in Giappone nel 1957, tradizioni alle quali una famiglia era legata totalmente e difficilmente se ne staccava, come il matrimonio combinato, il capo famiglia era colui che decideva, gli altri dovevano obbedire per il bene e per il futuro di tutti, è ciò che succede alla protagonista Naoko, lei però vuole seguire il cuore, vuole un matrimonio basato sull’amore, ma questo la metterà in guerra con tutta la sua famiglia, facendo cadere il tanto temuto disonore e facendole vivere una vita fatta di dolore.
Ciò che mi è piaciuto del romanzo è che si basa su eventi realmente accaduti, come la bellissima storia d’amore che ebbe il padre dell’autrice, è da qui che nasce il romanzo per poi parlare di altri eventi che sono realmente accaduti come le case dove venivano mandate le ragazze madri per partorire e poi veder uccisi i loro figli, gli orfanotrofi dove venivano abbandonati i figli avuti da relazioni con americani, bambini considerati frutto del peccato, bambini che non vennero mai accettai dalla società e quindi emarginati. Leggendo il romanzo sembra tutto fantasia e ti chiedi “non è possibile che l’uomo è tanto crudele dal commettere certe cose” ed invece è proprio così, la storia ti sbatte in faccia una verità crudele e ti porta a pensare “chissà quante Naoko ci sono state in quel periodo”. 


Un romanzo che consiglio di leggere perché merita davvero tanto, tocca il cuore, coinvolge, emoziona, fa piangere e poi c’è un finale dalla dolcezza unica che vi sorprenderà, ma sopratutto preparate i fazzoletti perché si piange e anche tanto. 

 

martedì 14 settembre 2021

Recensione - “La biblioteca dei giusti consigli” di Sara Nisha Adams

 

“La biblioteca dei giusti consigli” di Sara Nisha Adams
Garzanti
€ 17,90 cartaceo - € 9,99 eBook 
Uscita 2 settembre 2021 
TRAMA: La giovane Aleisha è tutto fuorché una lettrice accanita. Da tempo, non si fida più dei libri perché l'hanno delusa. Eppure, il caso vuole che rimedi un lavoretto estivo in una biblioteca, dove l'unico modo per riempire i vuoti tra un avventore e l'altro è sfogliare qualche pagina. Un passatempo noioso se non fosse che una mattina compare Mukesh, un signore alla disperata ricerca di un contatto con la nipotina topo di biblioteca. L'uomo le chiede di consigliargli qualcosa da leggere e Aleisha pensa bene di cavarsela con una lista che ha trovato in fondo a un vecchio volume sgualcito. Ma si sbaglia. Perché Mukesh torna con l'intenzione di parlare dei romanzi che gli ha indicato. E lei non può far altro che dare un'altra possibilità alla lettura. Così, libro dopo libro, si accorge che ogni storia è capace di trasportarla lontano e di mostrarle il lato migliore della realtà: "Il buio oltre la siepe" la invita a guardare il mondo con occhi diversi; "Orgoglio e pregiudizio" le insegna che esiste la persona giusta per ognuno di noi, mentre "Piccole donne" le fa scoprire la forza della gentilezza e della solidarietà. Col passare dei giorni, Aleisha e Mukesh sperimentano il potere terapeutico della letteratura, che li avvicina e cura l'anima. E si rendono conto che i romanzi che leggono racchiudono un segreto inaspettato. Un segreto che ha a che fare con la biblioteca e che li legherà a doppio filo. Perché solo unendo le forze e diffondendo la passione per la lettura potranno portarlo alla luce e arrivare alla verità.

LA MIA RECENSIONE

Ringrazio la casa editrice per la copia omaggio de “La biblioteca dei giusti consigli”, un libro che mi ha sorpresa e mi ha trasmesso tanta tenerezza oltre ad avermi fatto vivere le vite di personaggi unici che mi hanno emozionata tanto.
Tutto inizia con una lista di libri da leggere in caso di bisogno stilata da non si sa chi, una lista destinata a persone che stanno soffrendo, che non vedono più una via di scampo, che vogliono farla finita. Aleisha ha diciassette anni e lavora come bibliotecaria nonostante non sia una lettrice, anzi lei odia leggere e non capisce cosa ci trovano di bello i lettori nel dedicare le loro giornate alla lettura, ma un giorno durante il suo turno in libreria si ritrova davanti il signor Mukesh, un ottantenne che decide improvvisamente di dedicarsi alla lettura, ma quando lui le chiede consiglio su cosa leggere Aleisha va nel panico, cosa ne sa lei di libri? Ma a salvarla è una misteriosa lista di libri consigliati, Aleisha inizia a leggere i libri della lista consigliandoli anche al dolce signor Mukesh è così un po’ alla volta tra i due nasce una grande amicizia. Aleisha ha una vita difficile, ed è nei libri che trova pace, conforto, nei libri si sente al sicuro e felice. Possono i libri salvarci la vita? 
Ho adorato “La biblioteca dei giusti consigli”, la storia è molto originale, piena di tenerezza, commuove, emoziona, sopratutto la storia dei due personaggi principali, Mukesh e Aleisha, la loro vita non è semplice, si ritrovano ad affrontare situazioni difficili, sopratutto Aleisha, la sua vita non è felice e spensierata come quella dei suoi coetanei, le sue giornate sono fatte di lavoro e casa, ma poi si trova tra le mani la misteriosa lista si libri da leggere e tutto cambia. 
Il mio personaggio preferito è stato Mukesh, lui mi ha intenerita fin dal principio, la sua storia mi ha commossa, ho immaginato questo adorabile signore indifeso, solo, che cerca di andare avanti dopo una grande perdita, e non ho potuto fare a meno di fare il tifo per lui e di adorarlo, e poi avendo il cuore tenero è scesa anche qualche lacrima. 
“La biblioteca dei giusti consigli” non è il classico romanzo che parla di libri, dove tutto è banale, ormai i libri che parlano di librerie e libri sembrano tutti uguali, ma questo qui no, è una storia ben costruita con un finale inaspettato, ricco di emozione, una storia profonda che mette in evidenza tanti valori come l’amicizia, la famiglia, la voglia di andare avanti e non cadere, e poi fa venir voglia di leggere e rifugiarsi tra le pagine dei nostri libri preferiti. Un romanzo che già dal primo capitolo mi ha incuriosita tanto, fino alla fine mi sono chiesta “chi avrà scritto questa lista?” e poi la voglia di scoprire l’evolversi delle storie dei due personaggi è stato davvero forte fino ad arrivare ad una fine che non mi sarei mai aspettata e che ha reso il romanzo perfetto. Mi è piaciuta molto la lista dei libri, molti di essi li ho letti e amati, altri non ancora letti, sono nella mia libreria ad aspettarmi e mi ha incuriosita molto “Rebecca la prima moglie” che già ho ordinato, il signor Mukesh è rimasto molto sconvolto dalla lettura di questo romanzo e mi ha incuriosito. 
Un libro che vi consiglio se volete emozionarvi, e se volete viaggiare nel bellissimo mondo dei libri. 


lunedì 19 luglio 2021

Recensione - “L’isola dei tarocchi” di Sara Ottavia Carolei

“L’isola dei tarocchi” di Sara Ottavia Carolei

€ 16,64 cartaceo - € 3,99 eBook

Serie “I misteri di Amelia Montefiori” 

Un’isola suggestiva ed esoterica, un segreto di famiglia, un enigma che la riguarda da vicino.
Tra intrighi, delitti, cuori in subbuglio e personaggi eccentrici, riuscirà Amelia Montefiori a trovare la strada verso la verità?Incuriosita dall'insolito invito di zia Melissa e desiderosa di una vacanza, la vivace strega ed esperta di antichità Amelia Montefiori parte per l'Isola di Esperanza. Con lei il migliore amico Jeff e il fedele gatto Indiana. Le rivelazioni che l'attendono, tuttavia, sono sconvolgenti. Una persona tornata dal passato, l'inspiegabile furto di un manufatto legato ai tarocchi, l'intera storia della sua famiglia da riscrivere... Il tempo è poco, la polizia isolana è inaffidabile e le incognite dappertutto. Amelia dovrà rischiare e lasciarsi aiutare da chi mai avrebbe immaginato: il criminologo Enrico Limardi, anche lui coinvolto nella vicenda. I due affronteranno un'investigazione dolorosa, magica e delicata, scoprendo alleati e nemici e verità così profonde da essere inafferrabili. Mentre il loro legame in sotterranea evoluzione rappresenterà, ancora una volta, sia un appoggio che una complicazione nello svelamento del mistero.

L’isola dei tarocchi è il secondo volume della serie I misteri di Amelia Montefiori, ma è anche auto conclusivo.
Il titolo del primo volume (BEST SELLER Amazon per le categorie "giallo soft" e "storie dell'occulto") è: Tulle, scorpioni e fantasmi.

LA MIA RECENSIONE

 “L’isola dei tarocchi” è il secondo volume della serie dedicata alle avventure e misteri di Amelia Montefiori, il libro è autoconclusivo ma consiglio comunque di leggere il primo romanzo dove imparerete a conoscere i vari personaggi e la storia di Amelia.

Amelia Montefiori è un’esperta di reperti antichi, ma sopratutto è una strega che pratica occultismo ed ha il potere di percepire spiriti e situazioni strane, in questa nuova avventura viene invitata dalla zia sull’isola di Esperanza, dove scoprirà che c’è un caso da risolvere, in caso che va molto sul personale e metterà a dura prova Amelia, infatti ci sarà un personaggio che ritorna dal passato, la sparizione di un pezzo prezioso che fa parte dei tarocchi e qualche omicidio. Ad affiancare Amelia anche questa volta ci sarà il criminologo Enrico Limardi.

“L’isola dei tarocchi” è stata una lettura molto avventurosa che tiene con il fiato sospeso e con Amelia non si vede l’ora di svelare il grande mistero e giungere ad una fine. Amelia è un grande personaggio, simpatica, coraggiosa, inarrestabile, e le sue arti da strega la rendono molto misteriosa e piena di fascino. Una storia avvincente che si legge tutta d’un fiato dove c’è avventura, magia, mistero, omicidi da scoprire ed anche un pizzico di Romance, gli ingredienti giusti per un buon libro, la storia mi ha fatto ricordare i film di Indiana Jones. Il finale del romanzo è stato molto bello ed inaspettato, e ad essere sincera ci speravo tanto in una fine così. 

Un libro da leggere perché vivrete una gran bella avventura che ti terra incollati alle pagine, con Amelia viaggerete nella magia, nel mistero e sopratutto nell’affascinante mondo dei tarocchi, a me alla fine della lettura è venuta voglia di conoscere l’arte magica e dell’occulto. Vi consiglio anche la lettura del primo romanzo “Tulle, scorpioni e fantasmi”. 

lunedì 12 luglio 2021

Recensione - “Quando si avvera un desiderio” di Nicholas Sparks

“Quando si avvera un desiderio” di Nicholas Sparks

Edito Sperling&Kupfer

400 pagine

€ 19,90 cartaceo - € 10,99 eBook

Maggie ha sempre nascosto la sua storia. Chi la conosce ora non sa nulla del suo più grande amore. Lei aveva sedici anni, era lontana dalla sua famiglia ed era in attesa di un bambino che avrebbe dato in adozione: fu allora che incontrò Bryce. Lui era poco più grande di lei, non la giudicava per quel pancione che cercava di nascondere, e le insegnò tutto su quella che sarebbe diventata anche la passione di Maggie: la fotografia. Il loro primo bacio fu perfetto. Il loro amore fu unico, di quelli che capitano soltanto una volta nella vita. Adesso, a vent'anni di distanza, Maggie è un'affermata fotografa di viaggi. Ha immortalato gli angoli più diversi e singolari del mondo e ha aperto una galleria a New York, dove sono esposti i suoi scatti più belli - che Bryce, però, non ha mai visto. Ci sono ancora centinaia di luoghi che Maggie vorrebbe visitare, e che ha annotato in un diario chiuso in un cassetto, ma la vita l'ha costretta a una dolorosa battuta d'arresto. In quello strano e solitario Natale, ha accanto solo il giovane assistente della galleria, al quale riesce incredibilmente a confidare la verità che da tempo ha chiuso in fondo al cuore. E quando lui le chiede quale regalo desidererebbe sopra ogni cosa, Maggie, che credeva di conoscere la risposta, si scopre a rimettere in discussione tutto ciò che aveva sempre creduto più importante.

LA MIA RECENSIONE

 Nicholas Sparks è rientrato tra i miei autori preferiti, ogni suo libro mi ha regalato emozioni uniche, mi ha fatto piangere, mi ha toccato il cuore, devo ancora recuperare altri suoi romanzi ma intanto ho letto il suo nuovo libro “Quando si avvera un desiderio”. 

È la storia di Maggie, una ragazza di sedici anni che rimane incinta, per i genitori è una disgrazia così per non creare scandalo mandano Maggie dalla zia in un piccolo villaggio, il soggiorno durerà fino a dopo il parto. Per Maggie è quasi un trauma trasferirsi dalla zia Linda, dovrà passare nove mesi in un villaggio isolato, dove non c’è nulla da fare, è lontana dalla scuola e dalle amiche di sempre. Ma con il passare dei giorni Maggie inizia ad apprezzare quella sua nuova vita sopratutto perché incontra Bryce, il ragazzo che le ruba il cuora, il ragazzo che se ne frega della sua gravidanza perché ciò che conta per lui è che la ama incondizionatamente, ma purtroppo a volte l’amore fa anche soffrire, e bisogna prendere decisioni dettate dal cervello e non dal cuore. 

Il romanzo ha doppia ambientazione temporale, è ambientato nel 1996, ripercorrendo la storia di una giovane Maggie, del suo grande amore, delle sue difficoltà, e nel 2019 dove vediamo una Maggie adulta, affermata nel mondo del lavoro e tanti desideri da voler vedere esauditi, e poi il romanzo è ambientato maggiormente nel periodo natalizio e quindi non potete immaginare la mia gioia, visto che amo il natale e l’atmosfera magica che si respira, e Nicholas Sparks è stato davvero impeccabile nel far percepire tale atmosfera. Ma ciò che più si sente, ciò che ti entra nel cuore, nell’anima, sotto pelle, sono le emozioni che sprigiona l’intera storia, dalla prima all’ultima parola. 

Il romanzo è molto forte, prende il lettore e lo catapulta nella vita dei personaggi facendogli provare tutte le loro emozioni, le gioie, i dolori, l’amore, ed ogni emozione si propaga nel lettore per non uscirne più, c’è un coinvolgimento emotivo che nessun romanzo mi ha trasmesso e più si va avanti con la storia più tutto diventa forte e potente, arrivata a cento pagine dalla fine sono iniziata a piangere come una stupida, con la paura di conoscere il seguito e di provare emozioni ancora più forti, e credetemi che trattenere le lacrime è davvero difficile, “quando si avvera un desiderio” è diventato uno dei miei preferiti di Nicholas Sparks, non mi sono commossa così nemmeno dopo aver letto “le pagine della nostra vita”. 

È stata una lettura intensa, travolgente, avrei voluto che la storia non finisse più ma allo stesso tempo in me è nata la paura di conoscere gli eventi finali. Sul finale non mi esprimo perché non voglio fare spoiler, ma vi dico solo che vi farà versare lacrime e sarà davvero dura,  la storia di Maggie ha superato le mie aspettative, e per capire la bellezza di questo romanzo dovete solo leggerlo perché le parole che ho speso qui sono poche e non rendono giustizia ad una storia tanto meravigliosa. Quindi cosa aspettate? Correte in libreria e compratelo.