TITOLO: Il diritto di opporsi
AUTORE: Bryan Stevenson
EDITORE: Fazi
PREZZO: € 16,00
EBOOK: € 7,99
PAGINE: 446
Bryan Stevenson era un giovane avvocato da poco laureatosi a Harvard quando decise di trasferirsi a Montgomery, in Alabama, e fondare la Equal Justice Initiative, un’organizzazione senza scopo di lucro impegnata a porre fine all’incarcerazione di massa e alle pene estreme, a sfidare l’ingiustizia razziale ed economica e a proteggere i diritti umani fondamentali delle persone più deboli e vulnerabili. Al resoconto della sua formazione Stevenson intreccia le storie delle persone che ha difeso e che lo hanno condotto in un groviglio di cospirazioni, macchinazioni politiche, inganni legali e razzismo diffuso, modificando profondamente la sua concezione della giustizia. Tra i vari casi spicca quello di Walter McMillian, un afroamericano condannato a morte per l’omicidio di una ragazza bianca, nonostante innumerevoli prove dimostrassero la sua innocenza.
Il diritto di opporsi è un’indimenticabile testimonianza del coraggio, della perseveranza e dell’umanità necessarie a perseguire una giustizia più equa, ma anche una struggente denuncia contro la pena di morte.
Da questo libro, un bestseller da un milione e mezzo di copie vendute che da duecento settimane è ai vertici delle classifiche americane, è stato tratto il film con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson.
LA MIA RECENSIONE
"Il diritto di opporsi" narra la storia di Bryan Stevenson, uno degli avvocati penalisti più conosciuti negli Stati Uniti, dopo essersi laureato in legge ad Harvard decide di trasferirsi in Alabama e fondare la Equal Justice Initiative. E' una organizzazione di avvocati non lucrativa il cui scopo è quello di difendere i condannati incarcerati sopratutto perchè soggetti a discriminazione razziale ed economica, lo scopo di questa organizzazione è proteggere i diritti umani e garantire a chiunque di difendersi.
Il romanzo narra le storie di alcuni condannati all'ergastolo o a morte ma si cocentra sopratutto sul caso di Walter McMillian, incarcerato ingiustamente nel braccio della morte in Alabama. E' stata una lettura intensa, emozionante e molto forte, alcuni punti hanno messo i brividi e mi hanno fatto riflettere molto sul sistema penale vigente negli Stati Uniti. Siamo soliti pensare "magari anche qui in Italia si userebbe il sistema Americano, si farebbe fronte alla criminalità"...beh è un'affermazione sbagliata, non potete immaginare il modo in cui funziona l'intero sistema, c'è corruzione e sopratutto c'è la condanna di tante persone innocenti, molte delle quali sottoposte alla pena di morte. Le storie raccontate dall'autore mi hanno coinvolta totalmente, alcune di esse sono state scioccanti, come la storia di George Stinney, il condannato a morte più giovane nel 1944, aveva solo tredici anni. Fu condannato perchè dopo la scomparsa di due ragazzine, credendo di dare informazioni giuste alla polizia in quanto lo stesso aveva visto le ragazze il giorno della scomparsa, fu dichiarato colpevole semplicemente perchè ultimo ad averle avvistate ed era di colore. L'autore descrive anche il momento della sua esecuzione...non ci sono parole, non potete immaginare cosa ho provato.
"Il diritto di opporsi" è un capolavoro, un libro che tutti dovrebbero leggere, è commovente, toccante, potente, è scritto in maniera fluida e comprensibile nonostante la tematica di cui tratta, ha superato le mie aspettative. Leggetelo!
ANNALISA
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