mercoledì 30 dicembre 2020

Recensione - “Che cosa hai fatto Lizzie Borden?” Di Sarah Schmidt

Che cosa hai fatto Lizzie Borden?

Di Sarah Schmidt 

Edito Piemme

€19,50 cartaceo - €10,99 eBook 

Fall River, Massachusetts. È la mattina del 4 agosto 1892 quando un urlo squarcia l'aria immobile. Proviene da una delle case a due piani che affacciano sulla strada, dove Lizzie Borden ha appena scoperto che qualcuno ha ucciso suo padre, a colpi di ascia, frantumandogli il cranio. Poco dopo scopre che anche la moglie, matrigna di Lizzie, è stata freddata nello stesso modo, nella stanza accanto. Nessuno può sospettare di Lizzie: figlia devota, dedita a opere di bene, come la sorella maggiore Emma, che quel giorno è fuori casa. Eppure, chi altri può essere stato? Mentre comincia un processo che porterà più domande che risposte, le voci di Lizzie e di quelli che le stanno accanto costruiscono il quadro di una famiglia senza amore, con un padre violento, taccagno e retrivo, una matrigna odiosa, e due sorelle che, unite più che mai, disperatamente sognavano la libertà. Assolta dall'accusa di omicidio, per mancanza di prove evidenti sebbene in assenza di altri possibili sospettati, Lizzie rimane un'assassina per tutta l'America, dove il duplice omicidio fece scalpore tanto da restare vivo ancora oggi nei racconti popolari e nelle filastrocche. Tuttora uno dei "cold case" più affascinanti, quello di Lizzie Borden non ha mai smesso di far parlare di sé. Un mostro, una strega, o una donna che si è presa la sua libertà: il mistero di Lizzie è ancora aperto, e questo romanzo ne restituisce tutta la complessità.



 LA MIA RECENSIONE 

Lizzie Borden è una delle assassine più note al mondo, condannata e poi rilasciata per mancanza di prove per aver ucciso suo padre e la sua matrigna brutalmente, le indagini non hanno mai accertato  la sua colpevolezza anche se molte cose non quadravano ed erano collegate a lei, fu incarcerata per mesi e poi rilasciata perché le prove contro di lei non erano sufficienti per dichiararla colpevole, ma per molti lei era l’assassina. 

Il romanzo non mi è piaciuto, non mi ha entusiasmata, non c’è stata adrenalina, nessun colpo di scena, è stato tutto piatto e monotono ed è un peccato perché la storia di Lizzie Borden avrebbe potuto dare vita ad un romanzo straordinario che invece non è stato. Di base la storia è molto interessante sopratutto perché si tratta di un evento realmente accaduto ma per me è stata ricostruita male, l’autrice non ha messo enfasi, non c’è coinvolgimento, non c’è quel senso di ansia e inquietudine che avrebbe dovuto esserci in una storia del genere, l’unica cosa che si percepisce è la follia dei personaggi. 

Lizzie Borden è descritta come una persona abbastanza  instabile mentalmente, la sua pazzia è molto evidente nel romanzo ma è quel tipo di pazzia che irrita, la sua follia, i suoi discorsi, il suo comportamento mi hanno innervosita, irritata, forse lo scopro dell’autrice era quello di creare inquietudine nel lettore? A me non è accaduto. Lizzie non è la sola matta, tutta la famiglia Borden è folle, l’unica sana di mente è la cameriera, povera ragazza che sfortunatamente si trova alle dipendenze di una banda di psicopatici violenti. Poi c’è Benjamin, un personaggio molto rilevante nella storia, la sua follia, ferocia, voglia di uccidere supera il limite ma anche nel suo caso mi ha trasmesso irritazione. 

Credevo di immergermi in una storia piena di adrenalina, suspence, fatta di colpi di scena e invece nulla, i protagonisti non fanno altro che girare per casa con atteggiamenti folli, non fanno altro che mangiare brodo di montone riscaldato da settimane (che schifo) e pere, si parla di vomito forse qualcuno viene avvelenato o sarà il brodo di montone riscaldato a provocare tale vomito, anche la parte dove vengono fatte le indagini per scoprire il colpevole sono noiose, non coinvolgono il lettore. 

Per me questo romanzo è un “NO” 

sabato 26 dicembre 2020

Recensione - “Il grand tour di Nancy Moon” di Sarah Steele

 

Il grand Tour di Nancy Moon
Di Sarah Steele
Edito Feltrinelli
€15,20 cartaceo - €9,99 eBook

Taffetà, crêpe de chine, vestiti a trapezio e tubini: la passione di Florence Connelly per il vintage è di famiglia. Dalla nonna Peggy ha ereditato l'amore per i tagli sartoriali e una vecchia macchina da cucire, ma di recente la gioia che provava tra nastri e rocchetti si è spenta, dopo una crisi coniugale e la morte di Peggy. Tutto cambia quando, in un armadio della nonna, trova una serie di cartamodelli degli anni '60. In ogni busta, un ritaglio di tessuto, una cartolina e una fotografia di una donna - sempre la stessa - che indossa il modello in questione. Parigi, Vogue n. 5727: abito da sera con collo a cappuccio e cintura. Antibes, McCall's n. 6571: abito da cocktail. Capri, McCall's n. 6291: costume due pezzi e prendisole. Venezia, Butterick n. 2308: tubino a scollo ampio e giacca coordinata. Affascinata dalla storia che quei vestiti sembrano volerle raccontare, e senza più niente che la leghi a casa, Flo decide di seguire la mappa tracciata dalle cartoline e dalle fotografie per capire chi sia la sconosciuta. Perché la nonna conservava i suoi scatti? E come mai le amiche di Peggy sembrano nascondere qualcosa? Passo dopo passo, Flo riuscirà a scoprire che la donna si chiamava Nancy e che ogni vestito compone il puzzle di un suo viaggio in Europa nel 1962. Dall'Inghilterra al Sud della Francia e poi all'Italia, ripercorrendo il "grand tour" di Nancy e seguendo il filo di una misteriosa storia d'amore, anche Flo proverà a ricucire la propria vita.


LA MIA RECENSIONE 
Flo dopo il funerale di sua nonna Peggy decide di fare un tuffo nel passato aprendo l’armadio della nonna defunta, qui trova una scatola in legno che la incuriosisce e scopre che all’interno ci sono dei carta modello per confezionare abiti ognuno dei quali è affiancato ad una foto del 1962 che ritrae una ragazza, in ogni foto la ragazza misteriosa indossa un abito diverso in una città europea diversa. Flo non ha mai sentito parlare sua nonna e le sue amiche della misteriosa ragazza, riesce a scoprire solo che il suo nome è Nancy. Flo decide di mettersi sulle tracce di Nancy, così confeziona tutti gli  abiti che la ragazza indossa nelle foto ritrovate e decide di intraprendere lo stesso viaggio partendo da Londra per poi andare a Parigi, Costa Azzurra, Capri, Venezia e Toscana. 

La prima cosa che mi ha colpita di questo romanzo è stata la copertina, i colori, le modelle anni 60 raffigurate e poi la trama, un viaggio per l’Europa tra il presente e il passato, i mitici anni 60, un segreto di famiglia, l’amore per la moda, il vintage,  tutto ciò ha reso le mie aspettative abbastanza alte ma una volta letto il romanzo mi sono resa conto che la storia non ha ne superato ne eguagliato le aspettative che mi ero prefissata. 

Il romanzo ha una doppia ambientazione temporale; 1962 dove conosciamo la storia di Nancy Moon, una semplice ragazza inglese con la passione per la moda, il suo sogno è quello di diventare stilista ma è una strada un po’ dura da intraprendere.  Dopo una grande delusione e un segreto che la fa stare male, Nancy decide di lasciare la sua famiglia, così viene assunta da una ricca famiglia e con loro inizia il suo viaggio per l’Europa; presente, dove invece c’è Flo, che non ha certo una vita felice e così per staccare dalla quotidianità e per scoprire qualcosa sulla misteriosa Nancy Moon decide di intraprendere lo stesso viaggio fatto da Nancy nel 1962. 

La storia di Nancy Moon mi è piaciuta molto, un viaggio fantastico tra la Francia e l’Italia del 62, la sua storia mi ha entusiasmata e mi ha tenuta incollata alle pagine anche perché ci sono delle cose di Nancy da scoprire tra scandali e segreti, quindi c’è abbastanza movimento e questo ha suscitato un po’ di curiosità, non mi è piaciuta invece la storia di Flo, lei parte alla scoperta di Nancy in paesi stranieri con solo delle foto che ritraggono la ragazza nel 62, come può trovare notizie di una persona senza alcun indirizzo, contatto, senza nessuna informazione dalla quale partire per le sue ricerche? Infatti i capitoli dedicati a Flo mi hanno un poco annoiata perché giustamente nessuno sa dirle nulla della ragazza in foto, e lei così fino alla fine viaggia riuscendo ad avere solo poche informazioni di poco conto, solo l’ultimo capitolo è più ricco di novità. Prima di intraprendere un viaggio per la ricerca di una persona documentati, ricava indirizzi di persone che possono averla conosciuta, numeri di telefono, altrimenti come si fa a scoprire qualcosa solo con delle foto di tanti anni fa? 

Un’altra cosa che non mi è piaciuta è che ciò che scopre Flo viene anticipato nei capitoli che parlano di Nancy quindi leggendo di Flo il lettore già sa chi sia e cosa abbia fatto Nancy Moon nel 62, unici capitoli che presentano novità sono gli ultimi due, qui Flo finalmente riesce a scoprire qualcosa e quel qualcosa non viene anticipato. Avrei preferito la sola storia di Nancy, è stata la sola ad appassionarmi e a piacermi. 

Nell’insieme la storia non è male anzi mi è piaciuto il viaggio fatto da Nancy, la sua storia è stata bellissima e poi adoro la moda e gli anni 60, ma come ho già detto le parti dedicate a Flo per me sono state un “NO”, non mi hanno incuriosita, non accade nulla di interessante, tutto è centrato su un corteggiatore assillante che già si vede all’altare con Flo, mi ha solo innervosita. 

Mi aspettavo molto di più. 


lunedì 14 dicembre 2020

Recensione - “Al di là delle stelle” di Brittainy Cherry


 Al di là delle stelle 

Di Brittainy Cherry 

Edito Newton Compton

€ 9,90 cartaceo - € 4,99 eBook 


Quando Jasmine è arrivata per la prima volta a New Orleans si è sentita a casa. Essere la figlia di un musicista, infatti, comporta ingaggi continui in giro per tutto il Paese e non è sempre facile affezionarsi a qualcosa o qualcuno. Elliot era un ragazzo timido, silenzioso e piuttosto smilzo: il bersaglio perfetto per ogni genere di angheria da parte dei bulli della scuola. Ma Jasmine ricorda perfettamente la prima volta che l'ha sentito suonare il sassofono: è stato il momento in cui ha capito di amarlo. Sono passati anni da quando il destino ha deciso di separare le loro strade. Jasmine ha inseguito un sogno che non le apparteneva, mentre Elliot ha dovuto affrontare i suoi demoni interiori. Ma basta un istante, in cui i loro occhi si incontrano di nuovo, per far capire a entrambi che per quanto la sofferenza li abbia cambiati, la complicità che li unisce è ancora la stessa. E ci sono legami che nemmeno il tempo è in grado di spezzare.

LA MIA RECENSIONE

In questo ultimo periodo ho avuto un blocco verso il romanzo rosa, tutti scontati, zero emozioni, non mi sono sentita parte della storia, gli ultimi due letti sono stati una grande delusione, e così ho cercato di leggere qualcosa di Brittainy Cherry, i suoi romanzi mi sono sempre piaciuti tanto e mi hanno sempre emozionata, ho scelto “Al di là delle stelle”, la storia di Jasmine, una ragazza che vive sotto la dittatura della madre la quale vuole farla diventare una pop star, Jasmine non ha tempo per nulla, deve solo eseguire le lezioni di sua madre e realizzare i suoi desideri, ma i sogni di Jasmine sono altri, lei non ama il pop, la sua è un’anima soul e non vuole diventare una star. Un giorno per le strade di New Orleans vede un ragazzo che suona il sassofono e la sua musica la commuove, quel ragazzo è Elliot, suo compagno di scuola, il ragazzo che viene bullizzato di continuo, Jasmine ne resta incantata e così da quell’incontro la sua vita cambierà per sempre.


Una storia che si svolge per le vie di New Orleans sulle note della musica soul e jazz, fatta di sogni che si realizzano, di sconfitte, di gioia e di dolore, una storia che entra nell’anima per non uscirne più. 

Ho letto tanti libro di Brittainy Cherry ma questo per ora è quello che preferisco, la storia mi ha emozionata, commossa, mi ha fatto gioire e sopratutto mi ha coinvolta facendomi sentire parte degli eventi e questo non mi capitava da tempo, non avrei mai voluto lasciare i personaggi.

Il romanzo è diviso in due parti, nella prima parte vediamo Jasmine e Elliott sedicenni che si trovano ad affrontare problemi come bullismo, discriminazione, violenza, una madre che costringe una figlia a vivere una vita infernale priva di affetto, ma c’è anche la nascita di un amore, un amore speciale di quelli che scaldano il cuore. Nella seconda parte invece i protagonisti sono cresciuti, sono maturi, sono cambiati, ma dovranno ancora fare i conti con eventi passati che li hanno sconvolti. 

Ho amato questo romanzo, uno dei romance più belli che abbia letto, mi piacciono le storie d’amore dove c’è anche dolore, sofferenza, ostacoli da superare e sogni da realizzare, una storia che non annoia, diversa dalle solite e poi è anche una storia che parla di musica, di musica soul e jazz che io amo molto, quindi mi ci sono ritrovata molto nel romanzo, leggendo mi sono vista li tra le strade di New Orleans ad ascoltare musica del calibro di Etta James, Ray Charles, James Brown, New Orleans deve essere davvero una città unica, spero di andarci un giorno. 

“Al di là delle stelle” è un romanzo che dovete leggere perché vi farà emozionare, vi farà sentire nella musica, vi porterà tra le vie di New Orleans sulle note jazz e soul e vi farà innamorare con la bellissima storia di Jasmine e Elliott. 


sabato 12 dicembre 2020

Recensione - “Tilly e i segreti dei libri” di Anna James per Garzanti

 
Tilly e i segreti dei libri

Di Anna James

Edito Garzanti 

€ 15,00 

Pochi al mondo amano i libri più dell'undicenne Tilly Pages. Per lei non esistono amici migliori dei volumi polverosi che ingombrano gli scaffali della libreria di famiglia. È in quelle pagine che ha trovato conforto dopo che la mamma se n'è andata. Non passa minuto senza che stia con il naso infilato nella carta. Quando un giorno, all'improvviso, in libreria entrano Alice nel Paese delle Meraviglie e Anna dai capelli rossi, Tilly non può credere ai propri occhi: non c'è dubbio, sono loro! E la stanno invitando a bere il tè dal Cappellaio Matto e a visitare la scuola di Green Gables. Tilly è sicura si tratti di un sogno. Ma non è così. E nessuno meglio dei nonni che l'hanno cresciuta può confermarle che è tutto vero. Perché Tilly ha un dono eccezionale: è una librovaga e può entrare e uscire dalle storie per vivere straordinarie avventure. Un dono che ha ereditato dalla madre e che le dà il diritto di accedere a una biblioteca molto speciale, riservata ai librovaghi come lei, che lì vengono istruiti e protetti. Librovagare, infatti, può anche rivelarsi molto pericoloso e servono i giusti trucchi per affrontare insidie e ostacoli che si nascondono dietro ogni pagina. Ma Tilly non ha paura. Conosce troppo bene le storie per non fidarsi dei personaggi che le animano e ha bisogno del loro insostituibile aiuto per scoprire la verità su ciò che è accaduto alla mamma. Fare luce su un segreto che potrebbe cambiare ogni cosa. "Tilly e i segreti dei libri" è un romanzo senza tempo capace di toccare il cuore dei grandi, che con le storie ci sono cresciuti, e dei bambini, che aspettano solo di volare con l'immaginazione. Un inno al potere della fantasia, ai libri e a tutti i bibliofili che, come Tilly, sognano di stringere la mano ai loro eroi di carta. 

LA MIA RECENSIONE 

Tilly è una bambina che ama passare le giornate nella libreria gestita dai suoi nonni immersa nella lettura dei suoi libri preferiti, un giorno mentre aiuta i suoi nonni in libreria, incontra due  bizzarre bambine, Anna e Alice, le ricordano un po’ le protagoniste dei suoi romanzi preferiti “Alice nel paese delle meraviglie” e “Anna dai capelli rossi”. Conversando con le sue bambine si rende conto che sono proprio loro, ma come è possibile? Sta sognando? No è tutto vero, Tilly è una librovaga, ha il dono di vagare nei libri ed esserne partecipe proprio come se fosse un personaggio. 

Ho divorato il libro in pochi giorni, una storia originale, coinvolgente ed unica, ogni pagina è un’avventura, con Tilly si viaggia nel fantastico mondo dei libri, e l’amore per la lettura cresce sempre di più perché il libro parla proprio di questo, quando un libro ci conquista, ci appassiona, lo leggiamo in maniera così intensa da sentirci parte della storia, tutto ci sembra vero, i luoghi, i personaggi, gli accadimenti, e questo significa “librovagare”, il potere che un libro esercita su un lettore, vaghiamo tra mille storie, conosciamo tanti personaggi, sembra di stare nel mondo reale. Solo i veri lettori sono librovaghi e ne capiscono il significato, spesso mi è stato chiesto da persone “ma cosa percepisci quando leggi? Come può un libro farti entrare in un nuovo mondo?” Credo che non c’è risposta, bisogna prendere un libro tra le mani e leggere, io personalmente come Tilly nel momento in cui leggo, mi sento libera, mi sento me stesso, la mia mente vaga e si allontana dal quotidiano, riesco a sentirmi li a fianco del personaggio e vivere tutto in prima persona, questo non accade con tutti i libri, ma solo con quelli che riescono a catturarci. 

Il libro coinvolge molto, al fianco di Tilly si vive una bellissima avventura, si conoscono tanti personaggi interessanti e sopratutto si viaggerà di storia in storia per scoprire un segreto che riguarda Tilly e la sua mamma che misteriosamente è scomparsa. Ho amato la libreria gestita dai nonni di Tilly la “Pages & Co” una libreria che mi ha fatto sentire a casa e mi ha fatto sentire l’odore dei libri. È stato divertente incontrare Alice ed Anna, i personaggi preferiti di Tilly, e librovagare nei loro regni. Anche io come Tilly ho dei personaggi preferiti che mi piacerebbe incontrare, Jo March di “Piccole donne”, con lei vorrei passare del tempo tra i libri, partecipare alle sue commedie e conoscere la sua mamma; Rossella di “Via con vento” lei per me è un grande personaggio, rappresenta forza, coraggio, determinazione ed emancipazione della figura femminile, un personaggio da seguire; Winnie the Pooh, questo è un personaggio un po’ insolito, ma ho sempre desiderato visitare il bosco dei cento acri e stare lì con i tanti amici bizzarri di Pooh. 

“Tilly e i segreti dei libri” è un libro da leggere, un’avventura unica che vi farà sentire la magia e il potere dei libri, ne resterete incantati. 

mercoledì 9 dicembre 2020

Last Christmas - Film (2019)

 
Last Christmas (2019)

Con Emilia Clarke e Henry Golding

Diretto da Paul Faig

Universal Studios

Trailer

Kate vive a Londra e lavora come elfo in un negozio natalizio molto particolare, dopo una malattia abbastanza grave Kate inizia a vivere una vita un po’ sregolata fatta di errori, alcool e qualche ragazzo. Anche il suo lavoro inizia a non piacerle più, tutte quelle cose di Natale la irritano ma quel lavoro le serve per stare lontana dalla casa dei suoi genitori. Un giorno fuori al negozio incontra Tom il quale con poche parole le cambierà la vita, lui sarà in grado di metterla sulla retta via e di farle compiere azioni per lei impensabili, ma c’è un mistero, un segreto grosso che riguarda Tom. 

Ho amato questo film, la storia è molto originale e sopratutto diversa dalla classica commedia romantica natalizia, insegna molto sull’amore ma anche sulla comprensione del prossimo, aiutare gli altri anche con un piccolo gesto ci fa sentire bene e appagati. Come Kate, spesso ci troviamo a percorrere una strada errata fatta di decisioni errate di sbagli, ci allontaniamo da ciò che è giusto ma poi basta una parola, un incoraggiamento, un sorriso per stravolgerci la vita e portarci sulla giusta via e capiamo ciò che davvero conta è ciò che davvero ci fa stare bene. 

Meravigliosa è stata Kate interpretata da Emilia Clarke, lei è fantastica mi ha fatto ridere ma anche commuovere, preparate i fazzoletti perché alla fine ci sarà da versare tante lacrime. Il finale è stato inaspettato, bello, emozionante. Tom é bellissimo, il ragazzo perfetto, non nego che me ne sono innamorata come una ragazzina. E poi mi è piaciuto molto il negozio di Natale dove lavora Kate, li è Natale tutto l’anno è dentro si trovano gli oggetti più bizzarri che esistano, quanto ho desiderato trovarmi lì.

Un film da vedere assolutamente, vi farà ridere, innamorare, piangere e vi farà amare il Natale, un film davvero magico. Bravissima Emilia Clarke, lei è davvero un’artista inimitabile, l’ho amata molto nel ruolo di Kate.



martedì 8 dicembre 2020

Recensione - “Una dolce sorpresa” di Penelope Bloom per Newton Compton


 “Una dolce sorpresa” 

Di Penelope Bloom

Edito Newton Compton

€ 11,40 cartaceo - € 4,99 eBook 

Di solito non mi piacciono molto le persone. Preferisco i gatti. Ma il mio vicino non è come tutti gli altri. Vive nell’appartamento di fronte al mio, ed è il classico tipo abbottonato, con le scarpe co­stose, profumato come una pubblicità di Calvin Klein. Il classico tipo che ha tutto sotto controllo. È Mister Perfezione, e secondo me dovrebbe abbassarsi un attimo al livello dei comuni mortali. Ma poi qualcosa di suo è finito nella mia cassetta della posta. Lo so. Assurdo. È chiaramente una strategia per provarci con me. È stata la postina a mettercelo, ma so bene a che gioco sta giocando. Non mi farò certo fregare da uno così. Il problema è che quando il pacco si è aperto (ovviamente per errore) non ho avuto scelta: ho dovuto guardarci dentro. Il suo segreto scon­cio mi ha fissato dritto in faccia. A quanto pare Mister Perfezione non è poi tanto perfetto. Chi l’avrebbe immaginato? Be’, io. E ho intenzione di godermi ogni secondo di quello che succederà.

LA MIA RECENSIONE 

Lilith è una ragazza solitaria, non le piacciono molto le persone, fa di tutto per incutere timore e la sua specialità è godere nei momenti in cui la volontà divina interviene per farla pagare a chi non si è comportato molto bene con lei. Un giorno nell’appartamento a fianco al suo arriva un ragazzo, il tipico ragazzo dall’aspetto perfettino, il classico tipo che Lilith odia. Ma lui presto si rivelerà una sorpresa, e Lilith dovrà fare i conti con il suo cuore ma sopratutto con una sorellastra molto crudele. 

La storia mi è piaciuta, c’è adrenalina, spinge il lettore a proseguire la lettura, è tutto molto frizzante e i personaggi ben costruiti, Lilith ha molto carattere, è una tosta che non si fa intimidire, Liam è il classico bel ragazzo che sa di essere irresistibile e che tutte lo desiderano, sono proprio una bella coppia, ma c’è un elemento che ha rovinato un po’ tutto...il sesso. Per i miei gusti c’è troppo sesso, i personaggi non parlano d’altro, il sesso è la loro priorità, perfino in situazioni serie hanno finito per toccare l’argomento con battutine e frecciatine, Lilith lavora come segretaria per un’azienda e anche a lavoro l’argomento principale tra lei, il suo capo e una nonnina anziana è il sesso, e per me questo è stato un po’ esagerato, togliendo il sesso la storia si sarebbe sviluppata in pochissime pagine ed è un peccato perché la storia di fondo è molto bella, e mi ha coinvolta. 

Avrei preferito una storia un po’ più sviluppata, più approfondita, le cose accadono molto velocemente non si crea quell’attesa che rende il lettore impaziente e credo che se ci fosse stato meno sesso il romanzo sarebbe stato molto bello. Meno sesso più romanticismo. 

venerdì 4 dicembre 2020

#viaggiandoinoriente - Recensione - “Il pensiero giapponese viaggio nello stile di vita del sol levante” di Le Yen Mai per Giunti Editore

 

TITOLO: Il pensiero giapponese viaggio nello stile di vita del sol levante

AUTORE: Le Yen Mai
EDITORE: Giunti
PREZZO: € 18,00 cartaceo - € 11,99 eBook 


In questa lunga, metaforica camminata attraverso Kyoto e alcuni siti della regione del Kansai, quindici luoghi diventano l'occasione ideale per immergerci in altrettanti concetti fondanti del pensiero filosofico, spirituale, culturale e sociale del paese nipponico. Spesso ci sentiamo vicini a questi pensieri, ma non è facile vederli vivere, immaginarli, tradurli nel nostro quotidiano. Perché non solo sono troppo lontani nello spazio, ma soprattutto sono distanti dal nostro modo di vivere la realtà di ogni giorno; e talvolta troppo al di fuori delle nostre concezioni e di tutte le nozioni che abbiamo assorbito. Possiamo dire la stessa cosa della calligrafia e degli ideogrammi dei vecchi templi di questo paese meraviglioso: li guardiamo con stupore, ma senza capire, i simboli ci sfuggono. Tra il Giappone e noi le differenze possono scavare un grande abisso sull'orlo del quale rimaniamo affascinati ma lontani. Questo libro serve per colmarlo.

LA MIA RECENSIONE

La cultura giapponese mi ha sempre affascinata, il cibo, i rituali che i giapponesi compiono in ogni situazione della loro vita, il mix di moderno e tradizione antica, il fatto che nonostante siano un popolo all’avanguardia per quanto riguarda la tecnologia e la modernità allo stesso tempo sono molto legati alle antiche tradizioni, la mia passione per il sol levante è iniziata dopo la lettura di “Memorie di una Geisha”, il romanzo mi ha totalmente coinvolta da portarmi a voler leggere di più sul Giappone e sulla sua cultura. 
Mi sono però sempre limitata alla lettura di romanzi e non invece a manuali che parlassero della filosofia nipponica, approfondendo del lato spirituale, così, curiosa, non ho potuto fare a meno di leggere “Il pensiero giapponese”. 
Il libro mi è piaciuto molto, analizza la filosofia, il modo di vivere e di pensare dei giapponesi, un modo di vivere completamente diverso dal nostro, tutta la loro vita si basa sull' apprezzamento delle imperfezioni, occuparsi del prossimo, lasciarsi il passato alle spalle e vivere nel presente, sgombrare la mente dal superfluo e sorridere. Leggere il romanzo mi ha messo una certa tranquillità interiore e mi ha insegnato molto, e l’unica cosa che ho pensato dopo averne terminata la lettura è stata “ecco perché i giapponesi sono un grande popolo migliore di noi occidentali”.
Il libro è suddiviso in capitoli, ognuno dei quali analizza una parola in riferimento ad un pensiero specifico, mi è piaciuto molto il termine “Anafubuki” che significa “nevicata dei fiori di ciliegio”, come i Sakura la nostra vita è intensa, bella, ma è anche delicata, basta un soffio di vento per far cadere i petali dei fiori di ciliegio, questo evento è chiamato “Anafubuki”. Una volta che il vento si è fermato i petali cadono ai piedi dell’albero, il quale sta già mettendo nuove foglioline. Proprio come il ciliegio dobbiamo superare le ferite, gli eventi negativi e andare avanti mettendo nuove foglie e non badare ai petali caduti. 
Mi ha affascinato anche il significato di “Kintsugi”, è un’arte che usano gli artigiani per riparare oggetti rotti, per i giapponesi se un vaso, un piatto, si rompono non vanno buttavi via ma riparati, la riparazione avviene con vernice dorata diluita a colla, il risultato finale sara spettacolare, un vaso pieno di venature dorate, sarà un pezzo unico e inimitabile. Il “Kintsugi” si applica anche alla nostra vita, quando qualcuno o qualcosa ci spezza il cuore non dobbiamo abbatterci, dobbiamo rialzarci, reagire, mettendo insieme il nostro cuore spezzato, così saremo più belli, unici.
Il libro mi ha appassionata molto, anche se la tematica è molto filosofica si legge facilmente, molto scorrevole e pagina dopo pagina verrete rapiti dalla bellissima cultura giapponese, una cultura piena di mistero, fascino, diversa dal mondo occidentale. Consigliatissimo, un libro da leggere assolutamente, vi immergerete in una lettura meravigliosa dalla quale prendere spunto per migliorare voi stessi.
Lo consiglio, un libro che va letto. 

sabato 28 novembre 2020

Recensione - “La tentazione di essere felici” di Lorenzo Marone

 “La tentazione di essere felici” di Lorenzo Marone

 Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c'è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d'aiuto negli occhi tristi di Emma... I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.

LA MIA RECENSIONE 

“La tentazione di essere felici” è il primo romanzo di Lorenzo Marone che leggo e me ne sono innamorata, ora devo assolutamente recuperare e leggere gli altri. 

Il romanzo parla di Cesare Annunziata, un settantasettenne che vive a Napoli, vedovo, con due figli, ma la sua caratteristica principale è il suo carattere scontroso, burbero, è un vecchietto sempre con la risposta pronta che fa di tutto per tenere lontana la gente. Cesare ha commesso tanti sbagli nella sua vita e sopratutto non è riuscito a realizzare i sogni che lo avrebbero reso felice è libero, e giunto a settantasette anni realizza che la sua vita sta giungendo al termine e che è arrivata l’ora di agire per vivere a pieno e godersi gli ultimi anni o addirittura giorni che gli rimangono da vivere, perché a quell’età ogni giorno potrebbe essere l’ultimo e sopratutto decide di non lasciarsi coinvolgere dai problemi altrui.  La sua vita però subisce un cambiamento quando arriva la nuova vicina di casa, Emma con suo marito. Cesare subito capisce però che nella coppia ci sono delle cose che non vanno e inizia ad indagare. 

È stata dura chiudere l’ultima pagina di questo romanzo e dover dire addio ai suoi personaggi e sopratutto dover dire addio a Cesare, anche se lui è uno di quei personaggi che resteranno per sempre nel cuore e che ti capita di pensarli, lui sara così per me, mi capiterà di pensarlo e di commuovermi ancora nel ricordare la sua storia, il suo grande cuore, si perché Cesare è burbero, scontroso, allontana tutti, ma ha un grande cuore, lui è sempre pronto a dare una mano a chi ne ha bisogno, lui a settantasette anni decide di dedicarsi alla sua felicità e non accollarsi i problemi altrui, di sentirsi libero, folle, felice ma poi il suo buon cuore gli fa fare tutt’altro, lui si dedica a chi soffre, ad Emma, lei sconvolgerà la sua vita, Cesare farà di tutto per allontanarla dal dolore e darle felicità, salvarla, ma chi non vuole essere salvato non si salva mai. Cesare non mi ha fatto solo piangere ma anche ridere, sopratutto quando si spaccia per generale, colonnello, mettendo tutti sull’attenti, per non parlare delle sue indagini per scoprire qualcosa, tra inseguimenti, complotti, è davvero imbattibile...l’ho adorato e mi ha fatto morire dal ridere. 

“La tentazione di essere felici” è un romanzo che tutti dovrebbero leggere almeno una volta nella vita, una storia che insegna molto, sopratutto a goderci la vita, a vivere ogni giorno come fosse l’ultimo, fare pazzie, fare ciò che ci rende felici senza sentirci legati a nulla che non ci rende felici, Cesare inizia a godersi la sua vita a settantasette anni ma si accorge che nonostante si imponga di fare il duro il suo cuore in realtà è sempre pronto a soccorrere gli altri, alla fine non riusciremo mai a discostarci dalla nostra natura. 

Il finale del romanzo è stupendo e commuove, anche dopo aver concluso la lettura ci pensi e ti commuovi, pensi a Cesare e ti scende una lacrima, ho terminato il libro ieri e sono ancora qui a pensarci, si è creato un forte legame con Cesare, lui per me è stato reale, una persona sulla quale contare che trasmette la stessa tenerezza di un nonno, e forse è proprio per questo che  continuo a pensare all’intera storia e sopratutto al finale e non posso non emozionarmi e continuare a commuovermi. 

Leggetelo, fiondatevi in libreria, compratelo e leggetelo subito. 



martedì 24 novembre 2020

Recensione - “Un tè con biscotti a Tokyo” di Julie Coplin per Newton Compton



Un tè con biscotti a Tokyo di Julie Caplin
Edito Newton Compton
Prezzo cartaceo € 9,90 - Prezzo eBook €5,90

Fiona è una blogger di suc­cesso, specializzata in viaggi. Ha girato il mondo in lungo e in largo, ma il Giappone è sempre stato in cima alla sua lista dei desideri. Per questo, quando scopre di avere la possibilità di partire per un viaggio interamente pagato, è al settimo cielo: i suoi sogni sembrano avverarsi! E così arriva nella splendida città di Tokyo, vibrante di vita e di suggestioni, pronta a godersi la sua straordinaria avventu­ra… almeno finché non sco­pre che anche Gabe, l’uomo che le ha spezzato il cuore dieci anni prima, si trova lì. Nel tentativo di dimenticare il dolore del loro ultimo incon­tro, Fiona si getta a capofitto nell’esplorazione della città. Grattacieli mozzafiato, tem­pli e santuari antichissimi, il sushi, lo spettacolo della fioritura dei ciliegi: chissà se potranno funzionare come antidoto contro la tristezza.

LA MIA RECENSIONE 
Ringrazio la casa editrice per la copia omaggio del romanzo.
Fiona é una blogger appassionata di fotografia e cultura Giapponese ed ha la fortuna di vincere un concorso di fotografia da svolgersi a Tokyo per poi allestire una mostra fotografica a Londra dove esporre le foto. Atterrata a Tokyo scopre che il suo mentore, colui che dovrà guidarla nella realizzazione delle foto è Gabriel Burnertt, con lui c’è stato un trascorso non tanto positivo ed ora dopo dieci anni si rincontrano a Tokyo. Fiona viene ospitata da una famiglia giapponese dove c’è la saggia Haruka, una signora minuta molto saggia che le farà scoprire la famosa cerimonia del tè, e la prenderà sotto la sua ala protettiva in una città sconosciuta alla ragazza. Il romanzo non ha superato le mie aspettative, credevo di immergermi in una bellissima storia d’amore ambientata in una delle città più belle e caratteristiche del mondo e invece non è stato così, ci sono state cose positive ma anche cose negative, anzi la negatività del romanzo è stata proprio Fiona, ma partiamo da ciò che ho trovato bello. Mi è piaciuta molto la descrizione di Tokyo, fa venire voglio di trovarsi lì di immergersi in una città dove il moderno e le antiche tradizioni si fondono, dove troviamo grandi grattacieli ma anche antichi templi immersi nel verde, stupenda la fioritura dei ciliegi, ho immaginato di trovarmi lì immersa tra quei boccioli rosa, delicati, un evento che in Giappone è molto importante. Quanto mi piacerebbe andarci un giorno, e durante la lettura la mia voglia di teletrasportarmi li è stata molto forte. È stato un bellissimo tour nella città dei miei sogni. 
Mi è piaciuto molto il personaggio di Haruka, lei è una graziosa signora dal pugno di ferro ma con un cuore molto grande, i suoi consigli, le sue perle di saggezza sono stati molto significativi e fanno conoscere anche la parte più filosofica della cultura giapponese, lei mi ha trasmesso molta tranquillità, è stato un personaggio molto positivo e poi ho adorato la sua casa e il suo giardino. 
Durante la lettura però ho riscontrato anche cose negative, la prima parte è dedicata alla visita di Fiona presso i luoghi più caratteristici di Tokyo, e nonostante la descrizione della città mi sia piaciuta molto, ha messo in secondo piano la storia tra Fiona e Gabriel, è stato come leggere un diario di viaggio dove il turista racconta i posti visitati, e questo non mi è piaciuto molto avrei preferito una storia un po’ più approfondita non messa in secondo piano, però già dopo metà libro la situazione migliora, inizia a dedicarsi maggiormente ai due personaggi lasciando un po’ da parte la città, ma c’è una cosa che secondo me è stata al massimo della negatività...Fiona, lei non mi è piaciuta, antipatica, priva di espressione, piatta, e tutto ciò si è riversato sull’intera storia. Fiona dice di essere appassionata del Giappone ma durante la lettura ho notato che non sa nulla, non sa nemmeno che in Giappone si mangia sushi, non sa cosa sia la tempera, e si meraviglia persino dell’uso delle bacchette, se amo così tanto una città almeno delle cose basilari ne sei a conoscenza, appena arriva in Giappone, la città dei suoi sogni, non fa che lamentarsi e notare che le giapponesi sono aggraziate e minute mentre lei non lo è, se fossi stata al suo posto avrei fatto i salti di gioia, trovarmi lì vedere un sogno realizzato, lei invece no, nessuna emozione. Fiona non ha fatto altro che lamentarsi, innervosirsi per ogni critica ricevuta o comportamento per lei non giusto e sbuffare ai dieci mila messaggi che le manda sua madre, un altro personaggio fenomenale, le avrei strozzate entrambe vi giuro. Ha rovinato perfino la storia con Gabriel, poteva essere una bella storia ma il suo essere piatta e priva di emozioni hanno reso la storia poco coinvolgente, lei non ha lottato per amore, non ha manifestato gelosia, non ha dimostrato gioia, non ha fatto un genato carino verso l’uomo del quale è sempre stata innamorata, nulla di nulla, infatti mi sono chiesta cosa abbia trovato di interessante lui in lei. Odiosa fino alla fine, però ho notato che questa sua negatività è sfociata in qualcosa di positivo perché scatena così tanto odio nel lettore da coinvolgerlo durante la lettura, speri in qualche suo cambiamento.         
Ora siete tutti curiosi di leggere il romanzo lo so, soprattutto di conoscere la mitica è simpaticissima Fiona. 
Non è stato un brutto romanzo ma non ha Superato le mie aspettative, non mi ha coinvolta. 

lunedì 16 novembre 2020

Recensione-"Oregon Hill" di Howard Owen - NN5 Editore

 

"Oregon Hill" di Howard Owen

Edito NN5 Editore

€ 18,00

288 pagine

Willie Black è un giornalista vecchio stampo, ama il suo lavoro ed è mosso da un senso di giustizia che è quasi il retaggio di un’altra epoca. Per contro, beve troppo, e il suo carattere ruvido e schietto, poco incline al compromesso, non lo aiuta: infatti, dopo una lunga carriera nella cronaca politica del quotidiano dove lavora, Willie viene retrocesso alla nera, l’ultima sponda prima del licenziamento. Quando il cadavere di una studentessa viene ritrovato senza testa nelle acque del South Anna, la polizia archivia il caso appena il danzato confessa; ma Willie è convinto che dietro quel delitto si nasconda un colpevole ben più insospettabile. Così, intraprende un’inesorabile crociata a Oregon Hill, quartiere storico della città di Richmond in Virginia, dove è costretto a farsi strada in un clima di razzismo, corruzione e menzogne, alla ricerca della verità a ogni costo.

LA MIA RECENSIONE

Nelle acque del South Anna a Richmond negli Stati Uniti, viene trovato il corpo di una ragazza uccisa brutalmente, sulla scena del crimine si trova Willie Black, un giornalista di cronaca nera. Il giorno dopo il ritrovamento del cadavere vien trovato l'assassino, ma Willie non è convinto della sua colpevolezza, c'è dell'altro, infatti seguendo alcune piste, e con l'aiuto di alcuni agganci, Willie scopre qualcosa di losco, di oscuro.

Inizialmente, le prime cinquanta pagine sono state un po lente, l'autore si dilunga su eventi passati di Willie e di altri personaggi, discostandosi dalla storia principale, e questo un po ha rallentato la lettura perché si vuole a tutti i costi conoscere di più sul caso e scoprire il colpevole ma poi dopo le prime pagine la storia perde questa lentezza e una pagina tira l'altra fino ad arrivare ad un finale bomba, tutte le descrizioni, le storie passate dei personaggi che inizialmente possono sembrare di poco conto, alla fine sono risultate indispensabili per la storia e sopratutto per lo svolgimento delle indagini e la scoperta del colpevole, verso la fine si va contro dei colpi di scena inimmaginabili, colpi di scena che riguardano un po tutti i personaggi.

Un libro eccellente, l'autore ha saputo creare una storia che lascia con il fiato sospeso man mano che si va verso la fine, gli ultimi capitoli mi hanno tenuta incollata alle pagine fino alla fine, una storia fatta di corruzione, razzismo, minacce, la classica storia dal fascino americano, il personaggio di Willie mi è piaciuto molto, lui ha dato un pizzico di leggerezza alla situazione drammatica che viene raccontata, lui è stato anche un po ironico oltre che a dongiovanni e in alcuni punti mi ha regalato anche un sorriso, perfino in una situazione di pericolo Willie trova il coraggio di fare ironia, un personaggio indimenticabile, un cronista che non si arrende e non si ferma alle minacce e alla corruzione che negli USA è molto frequente per quanto riguarda il sistema giudiziario.

Un libro da leggere assolutamente, vi immergerete nella piccola cittadina di Oregon Hill, e con Willie lavorerete ad un caso di omicidio venendo coinvolti totalmente e conoscerete tanti altri personaggi, anche un po bizzarri. Leggetelo. 

giovedì 12 novembre 2020

Recensione - "Fairy Oak - La storia perduta" di Elisabetta Gnone per Salani Editore

 

TITOLO: La storia perduta

AUTORE: Elisabetta Gnone

EDITORE: Salani

PREZZO: 17,10 €

LA SERIE FAIRY OAK:

1. Il segreto delle gemelle

2. L'incanto del buio

3. Il potere della luce

4. Capitan Grisam e l'amore

5. Gli incantevoli giorni di Shirley

6. Flox sorride in autunno

7. Addio Fairy Oak

8. La storia perduta

Il tempo è passato e molte cose sono cambiate a Fairy Oak, e così capita di immelanconirsi riguardando vecchie fotografie davanti a un tè, ricordando vecchi amici e grandi avventure.Ma quando i ricordi approdano all'anno della balena, i cuori tornano a battere e i visi a sorridere. Che anno fu! Cominciò tutto con una lezione di storia,proseguì con una leggenda e si complicò quando ciascun alunno della onorata scuola Horace McCrips dovette compilare il proprio albero genealogico.Indagando tra gli archivi, le gemelle Vaniglia e Pervinca, con gli amici di sempre, si mettono sulle tracce di una storia perduta e dei suoi misteriosi protagonisti. E mentre il loro sguardo ci riporta nella meravigliosa valle di Verdepiano, si consolidano vecchie amicizie, ne nascono di nuove, si dichiarano nuovi amori e si svelano sogni che diventano realtà. 


LA MIA RECENSIONE


Ringrazio la casa editrice Salani per la copia in omaggio di questo ultimo capitolo della serie "Fairy Oak-La storia perduta". Ho letto la serie qualche anno fa e me ne sono innamorata, immergersi in quel mondo fatato, fatto di magici, non magici e di tenere e graziose fatine mi ha incantata, mi ha fatto vivere la magia, un mondo fatto di mistero, incantesimi, un nemico oscuro, antiche leggende e tanti personaggi unici e bizzarri. La serie è composta da una prima trilogia che parla delle gemelle Vaniglia e Pervinca, due streghe identiche nell'aspetto ma dai poteri diversi, una strega della luce e l'altra strega del buio, le due streghette si ritrovano ad affrontare un nemico oscuro che mette in pericolo il villaggio di Fairy Oak e i suoi abitanti, con il solo scopo di dividere le due gemelle. Alla trilogia seguono altri quattro libri che ci raccontano delle avventure degli altri personaggi del villaggio, ed ora a distanza di anni si ritorna a Fairy Oak con una nuova avventura, "Fairy Oak-La storia perduta".

Vaniglia e Pervinca sono cresciute ormai, hanno figli e nipotini, un pomeriggio si incontrano per ricordare alcune avventure vissute quando erano delle ragazzine, viene ricordata un'avventura in particolare, la ricerca di una storia perduta, che ha a che fare con una balena misteriosa a Fairy Oak.

Ritornare a Fairy Oak è stato bellissimo, e questa nuova avventura è stata emozionante, avventurosa, una storia che scalda il cuore e che dona un sorriso. Fairy Oak è una di quelle storie che restano nel cuore ed ha il potere di allontanarti dal mondo reale e trasportarti nella Valle di Verdepiano al villaggio di Fairy Oak a contatto con tanti personaggi unici che diventano amici del lettore restando nel suo cuore.

Ho letto la serie due volte e ogni volta è stata come la prima, "La storia perduta" è un libro magnifico come tutti gli altri precedenti, mi ha fatto sognare, ridere, e sopratutto in compagnia di Vaniglia, di Pervinca e dei loro amici non ci si annoia mai, la storia trasporta il lettore in un mondo fatato, magico a contatto con la natura, insegna molto sull'amicizia e anche sull'amore. 

Ho atteso tanto l'uscita di questo nuovo capitolo e non immaginate la mia gioia quando ho avuto il libro tra le mani, credo che la cosa fondamentale di un libro sia proprio questa, la gioia nel cuore del lettore, anche dopo anni, di ritornare in un luogo nel quale si è già stati e incontrare di nuovo personaggi che non si sono mai dimenticati...Fairy Oak ha questo potere.

Se non avete ancora letto la serie rimediate perché è stupenda, vi farà vivere in un mondo magico distaccandovi dalla realtà, vi innamorerete di ogni singola pagina e non ne avrete mai abbastanza.

Grazie Elisabetta Gnone per avermi fatto rivivere un'altra bellissima avventura in compagnia di Vaniglia e Pervinca..

giovedì 24 settembre 2020

Recensione - "Quello che si salva" di Silvia Celani edito Garzanti

 

TITOLO: Quello che si salva

AUTORE: Silvia Celani

EDITORE: Garzanti

PREZZO: € 16,90

EBOOK: €9,99

Abbiamo una vita sola per essere ciò che vogliamo. Solo un passo divide Giulia dalla vetrina. Un passo che, però, le sembra il più lungo che abbia mai fatto in vita sua. Dietro il vetro, c'è un oggetto che non vede da tanto tempo, ma la cui immagine è impressa a fuoco dentro di lei. Per tutti è una semplice trottola, ma per Giulia rappresenta l'attimo in cui il mondo si è fermato, lasciandola in bilico sull'abisso. Ora è di nuovo davanti ai suoi occhi. All'improvviso rivede sé stessa giovane. La ragazza che nel 1943, nei mesi dell'occupazione tedesca di Roma, ha trovato il coraggio di combattere per la libertà, di impugnare una pistola per reagire all'orrore nazista, di premere il grilletto con le mani che fino al giorno prima sfioravano con delicatezza i tasti di un pianoforte. Come se fosse l'unica scelta possibile, come se un'altra strada non fosse percorribile. Accanto a lei, Leo e il loro amore, nato nei rifugi in cui sono stati costretti a nascondersi e tra gli abbracci per superare la paura. Leo che una notte le ha detto che, qualunque cosa fosse accaduta, avrebbe dovuto custodire la trottola che le aveva mostrato. Un oggetto che, per lui, significava moltissimo. Così nulla sarebbe mai cambiato tra di loro. Quando, dopo una retata, Giulia ha perso le sue tracce, non è più riuscita a ritrovare la trottola. Quel giorno tutto ha smesso di girare. E adesso eccola di fronte a lei, dietro quella vetrina. Giulia deve scoprire come sia finita lì. C'è un'unica persona a cui è pronta a raccontare la propria storia: Flavia, che ha cresciuto come fosse una nipote. Perché sappia che non è vero che i vuoti lasciati dalle persone che abbiamo amato non si riempiono più. In realtà sono sempre colmi della loro presenza: bisogna solo non aver paura di ascoltare.


LA MIA RECENSIONE

Ringrazio la Casa Editrice Garzanti per la copia omaggio di "Quello che ci salva" di Silvia Celani.

Non immaginate la gioia nel sapere dell'uscita del nuovo romanzo di Silvia Celani, ho amato il suo primo romanzo "ogni piccola cosa interrotta" (Clicca qui per leggere la recensione) e mi sono sempre chiesta a quando un prossimo romanzo? E finalmente il giorno è arrivato, Silvia è entrata immediatamente nella categoria delle mie autrici preferite di lei leggerei tutto. 

"Quello che si salva" è la storia di due donne vissute in due epoche diverse, Giulia nel 1943 ai tempi della seconda guerra mondiale, e Flavia che invece vive nel presente e si ritrova proprio a vivere accanto a Giulia ormai novantenne, Giulia diventa sua nonna acquisita e la salva da un passato doloroso. Un giorno mentre le due donne passeggiano per le strade di Roma Giulia viene attratta da un oggetto all'interno della vetrina di una casa d'aste, è una trottola ebraica, un sevivon, alla vista del piccolo oggetto Giulia ritorna al suo passato doloroso, ad un passato fatto di eventi traumatici e dalla perdita di persone care. Da quel giorno Giulia non è più la stessa anche verso Flavia la quale sta vivendo un periodo brutto dove al centro di tutto c'è la perdita di suo padre. 

Un libro meraviglioso ricco di emozioni, commovente e che fa riflettere tanto. La storia è ambientata tra il presente, dove vediamo protagoniste Flavia e Giulia novantenne, e il passato dove invece c'è una Giulia di appena venti anni che si trova a vivere il periodo più cupo della storia, l'occupazione dei tedeschi a Roma, la storia coinvolge fin dall'inizio e più si va avanti più è difficile staccarsi dalle pagine, perché c'è una voglia di scoprire i fatti, di come andranno le cose, per poi arrivare ad un finale meraviglioso che mai mi sarei aspettata, sono rimasta stupita, mi sarei aspettata tutt'altra cosa e invece quelle poche pagine alla fine hanno stravolto tutto ed hanno reso la storia unica, commuovendomi, perché quando un libro vi tocca nel profondo alla fine sarete coinvolti al punto di provare ogni singola emozione che provano i protagonisti, i romanzi di Silvia Celani mi piacciono proprio per questo, riescono a scavare nel profondo del cuore e restano li, sono emozione pura, ci si immedesima con i protagonisti e con loro si ride, si piange, si prova rabbia, delusione e sopratutto sono romanzi che insegnano tanto. "Quello che si salva" insegna che la vita è una e che bisogna lottare con tutte le forze per ottenere libertà e per realizzare i sogni, bisogna lottare per viverla a pieno ed esserne soddisfatti.

Un romanzo che per me è stato pura poesia, mi ha fatto provare tante emozioni e che porterò nel cuore.

Leggetelo perché è molto bello, rimarrete affascinati dalla storia, e ne verrete catturati totalmente, il finale poi vi stupirà e vi farà commuovere.

Una grande storia.

venerdì 18 settembre 2020

Recensione "L' amante di Barcellona" di Care Santos - Salani Editore




 TITOLO: L'amante di Barcellona

AUTORE: Care Santos

EDITORE: Salani

PREZZO: € 19,80

EBOOK: € 9,99


C'è una storia sommersa sotto la polvere delle infinite copie e le carte accumulate nell'antica libreria Palinuro. E sommersa sarebbe rimasta, se una scrittrice non avesse notato e raccolto i frammenti del mistero nascosto tra gli scaffali. È la storia di un libro perduto, prezioso ed enigmatico, dal titolo scandaloso: "Mémoires secrets d'une femme publique", 'memorie segrete di una donna pubblica'. Punta di diamante della biblioteca di un ricco signore della Barcellona napoleonica, il volume è bramato dalla nobiltà e dalla borghesia locali, tanto da essere sottratto al suo possessore. Sparito nel nulla, oltre due secoli dopo il memoriale non è stato ancora ritrovato, ma il suo viaggio rocambolesco ha lasciato qualche traccia... Sullo sfondo delle ambientazioni popolari, bohémienne e aristocratiche della Barcellona dei decenni più convulsi dell'Ottocento, la ricerca della scrittrice porta alla luce una vicenda intricata che coinvolge una galleria di personaggi affascinanti e controversi: a partire dal viscido Néstor Pérez de León, così avido di lusso e ricchezze da non farsi scrupoli pur di mettere le mani sul volume; passando per il giovane rivoluzionario Brancaleone, che si scontra con il libro per una strana casualità; fino a Carlota Guillot, la figlia del primo possessore, che paga, suo malgrado, la passione antiquaria del padre.


"I libri hanno il loro destino"

Ringrazio la casa editrice Salani per avermi omaggiato della copia di questo meraviglioso romanzo, "L'amante di Barcellona" di Care Santos, un romanzo storico che si legge tutto d'un fiato nonostante le 600 pagine circa.
Il romanzo è ambientato nella Barcellona del 1800 alternato al presente, una scrittrice appassionata di libri antichi si ritrova a ricostruire la storia legata ad un libro antico, un libro proibito per l'epoca e così va a ritroso nel tempo, nella Barcellona del 1800, per scoprire che fine abbia fatto quel libro tanto prezioso, è così che conosciamo tanti personaggi, tra i quali l'Italiano Brancaleone, suo figlio Angel, Carlota Guillot, Perez de Leon e tanti altri, personaggi che ho amato e odiato. 
Il romanzo è di una bellezza unica, una pagina tira l'altra, risulta impossibile smettere di leggere, è stato bello vivere quell'epoca tanto lontana, conoscere gli usi, i costumi, le leggi che vigevano e sopratutto è stato bello condividere con i personaggi l'amore per i libri, i quali sono i protagonisti principali della storia.
La storia narrata è abbastanza complessa, sono tanti i fatti raccontati, tanti i personaggi, ma l'autrice è stata molto brava ad intrecciare il tutto senza creare confusione.
Il romanzo è molto coinvolgente, durante la lettura ci si sente parte integrante degli eventi e i personaggi sembrano veri, mi sono immaginata anche io per le vie della Barcellona del 1800 con splendidi abiti, cappellini, seduta ad un caffè, ma ciò che più di tutto sembra reale sono i libri, l'amore per i libri che si percepisce nel romanzo li rende vivi, con un' anima, sono i libri che decidono il loro destino, che decidono da chi essere trovati e da chi invece fuggire via, i libri sono il cuore pulsante della storia.
I personaggi sono ben descritti, come ho già detto si percepiscono le loro emozioni, sono vivi, e si crea un legame con il lettore, almeno è questo ciò che ho percepito io personalmente, alcuni li ho odiato come Perez De Leon, lui è un personaggio che avrei strangolato con le mie mani, lui rappresenta il male, un concentrato di tutti i vizi del mondo, e poi ci sono loro, Angel Brancaleone e Carlota Guillot, loro sono fantastici, sopratutto Carlota, lei è stata un mito, mi ha dato tanta soddisfazione questo personaggio femminile.
Un libro da leggere assolutamente,verrete incantati dall'epoca storica, vi affezionerete ai personaggi con i quali si instaurerà un rapporto come se fossero persone reali ma sopratutto amerete ancora di più i libri e le librerie, sopratutto quelli antichi e poi le ultime cento pagine del romanzo sono una bomba, c'è un concentrato di accadimenti che faranno gioire il lettore, un finale davvero eccezionale ed inaspettato.

ANNALISA



domenica 12 luglio 2020

Recensione - "Tulle, scorpioni e fantasmi" di Sara Ottavia Carolei

TITOLO: Tulle, scorpioni e fantasmi
AUTORE: Sara Ottavia Carolei
PREZZO: € 13,52
EBOOK: € 2,99


Con un fantasma in cerca di giustizia, troppi segreti nascosti e nessuno disposto a dire la verità, un’attrazione impossibile può rivelarsi il più pericoloso degli ostacoli. O la più irresistibile salvezza?

Amelia Montefiori, vivace esperta di antichità e discendente di una stirpe di streghe, condivide un bell’appartamento a Milano con il gatto Indiana. La sua vita scorre tra valutazioni di oggetti, rituali di magia, party di case d’asta, visite alla libreria di zia Melissa, chiacchiere con il migliore amico Jeff, lezioni di yoga, viaggi avventurosi e la relazione altalenante con l’archeologo Christophe. A stravolgere gli equilibri di Amelia ci penseranno l’incontro con l’enigmatico criminologo Enrico Limardi e la sua richiesta di aiuto per un’indagine che riguarda una facoltosa famiglia milanese e… un fantasma! Mentre l’attrazione impossibile tra lei ed Enrico diventerà sempre più tangibile, il rapido sviluppo degli eventi spingerà la protagonista a usare i propri poteri per risolvere il caso.
Tra mille peripezie, apparizioni soprannaturali, batticuore, scontri, rivelazioni, pericoli e magie, Amelia vestirà per la prima volta i panni dell’investigatrice infaticabile del mistero. Li scoprirà così congeniali da non volerli abbandonare mai più.

LA MIA RECENSIONE

"Tulle, scorpioni e fantasmi" è il primo volume dedicato ai misteri di Amelia Montefiori. Amelia è una ragazza Milanese esperta di antichità, occultismo ma ha anche un grande potere, percepire e mettersi in contatto con gli spiriti, per molti è vista come una strega proprio come tutte le donne della sua famiglia. In "Tulle, scorpioni e fantasmi" Amelia in compagnia del bellissimo criminologo Enrico, si troverà a risolvere il suo primo caso e avrà a che fare con un fantasma non proprio facile da gestire. Il romanzo mi è piaciuto molto, un mix tra giallo, paranormale e un pizzico di romance, con tanto di mistero che tiene il lettore incollato alle pagine fino alla fine.
Amelia è meravigliosa, il suo fascino conquista e il suo carattere forte e determinato la rendono strepitosa, poi aggiungendo il suo potere paranormale diventa un personaggio unico ed è impossibile non affezionarsi a lei. Poi c'è Enrico, lui è l'uomo ideale, quello che tutte le donne vorrebbero al proprio fianco, ve ne innamorerete. La storia è molto intrigante, ricca di sorprese e mistero fino all'ultima pagina, non annoia, anzi si è sempre coinvolti e invogliati a proseguire per poi giungere ad un finale pazzesco, ricco di eventi e colpi di scena. Il finale fa intendere in un seguito che spero ci sarà presto, perché sono curiosa di scoprire tante cose in merito ai personaggi e poi voglio proprio immergermi in una nuova avventura di Amelia Montefiori, Consiglio di leggerlo perché è  un romanzo diverso dal solito, coinvolgente dall'inizio alla fine. Una storia davvero originale.

ANNALISA

giovedì 2 luglio 2020

Recensione - "Vie di fuga" di Lucrezia Sarnari

TITOLO: Vie di fuga
AUTORE: Lucrezia Sarnari
EDITORE: Rizzoli
PREZZO: € 18,00
EBOOK: € 9,99

"Sogna una storia 'alla Jane Austen' da sempre, ma vive Moravia." Non è l'inizio di una commedia romantica ma è la vita di Giulia, trentasette anni e il timore costante di aver scelto la strada sbagliata. L'unica volta che si è sentita in pace con la propria coscienza, perché non ha cercato la fine di una storia prima ancora di viverla e ha sposato suo marito, be' l'amore si è trasformato in quieto affetto. Nel frattempo ha trovato la sua via di fuga dalla realtà, quello che le sembra l'Amore con la "a" maiuscola, e si è incastrata in una conversazione a suon di notifiche che fanno trepidare il cuore, battute brillanti, selfie da inviare con nonchalance e ultimi accessi da controllare. Lui è Carlo, ed è sposato. Essere amanti è romantico solo il primo anno, e ai tempi della messaggistica istantanea solo il primo mese. Perché non c'è niente di peggio delle spunte blu quando lui visualizza e non risponde. Forse. Un giorno Internet salta, i social vanno in down, gli smartphone smettono di funzionare e "sta scrivendo" resta sullo schermo all'infinito. Non sono più i tempi di "Harry ti presento Sally", adesso c'è "Fleabag". E quando tutte le vie di fuga svaniscono e ti ritrovi in un bar di provincia a controllare ossessivamente la connessione che non torna, rimane soltanto una cosa da fare: smettere di rifugiarti nel mondo del "e se?", tirare fuori dal cellulare tutto quello che ci hai nascosto e prendere delle decisioni. Lucrezia Sarnari ci racconta quello che non si osa dire sui sentimenti e sull'amore ai tempi di WhatsApp. Leggendo questa storia inciampiamo nella vita di Giulia ma anche nelle nostre.

LA MIA RECENSIONE

Cosa succederebbe se improvvisamente i vostri cellulari smettessero di funzionare a causa lockdown? Io andrei nel panico e credo che il panico sarebbe a livello mondiale...ecco cosa succede a Giulia, protagonista del romanzo "Vie di fuga" di Lucrezia Sarnari. Giulia è una trentasettenne sposata con Mattia,entrambi professori al liceo, ma Giulia è già da un po che ha una relazione extraconiugale con Carlo, i due si vedono di rado ma la loro conoscenza si approfondisce su whatsapp, quindi pensate il panico di Giulia quando la connessione va via.
Ho amato "Vie di fuga" è stato un romanzo toccasana, una ventata di aria frescache mi ha messa di buon umore e mi ha fatto riflettere sulle varie tematiche che vengono trattate, come l'importanza dei social al giorno d'oggi, il trovarsi in un matrimonio che ormai non da più stimoli ed anche problemi legati all'adolescenza. Il romanzo non si limita a parlare di tradimento, e non ho condannato Giulia per le sue azioni, personalmente l'ho vista come una donna bisognosa di stimoli, di essere considerata, di sentirsi amata ed apprezzata, in fondo è ciò che ogni donna cerca nel proprio partner e quando queste cose iniziano a mancare ci si aggrappa a qualcuno che invece ci fa sentire importanti, in quella persona vediamo finalmente la felicità. Un'altra cosa che viene messa in evidenza è l'importanza dei social al giorno d'oggi, sui social ormai ci si crea una doppia vita, si fanno cose che magari non avremmo mai fatto o detto, nascondendoci dietro uno schermo e senza social quindi ci sentiamo persi, smarriti. Giulia infatti quando va via la connessione si sente in panico, ma allo stesso tempo riesce ad avere contatti reali sopratutto con le sue due amiche, Irene e Francesca, le quali anche loro senza cellulare cedono e finiscono per fare delle confessioni, in fondo la vita reale, quella fatta di sguardi, abbracci, di confessioni davanti ad un caffè è molto meglio di quella virtuale. Ho amato Giulia lei è stata un'amica e anche il riflesso di me stessa, un po bambina, alla ricerca di una via di fuga, fuga dal mondo degli adulti. Di Giulia ho apprezzato la sua voglia di raggiungere la felicità pur andando contro tutti...brava Giulia mi hai conquistata.
Il finale è stato sorprendente e un po ci speravo che andasse così...perché? Beh leggete il libro e lo scoprirete. "Vie di fuga" ha il potere di coinvolgere il lettore nella vita dei personaggi, non ci si sofferma sulla storia in quanto tale ma si va in fondo, si analizza ogni personaggio, ogni evento, perché agisce così? Io cosa avrei fatto al suo posto? Secondo me un buon libro deve avere questo potere, coinvolgere il lettore ad andare oltre la storia narrata. Vi consiglio di leggerlo perché è un libro pieno di significato e vi coinvolgerà molto oltre a farvi passare dei momenti davvero piacevoli insieme ai personaggi.

ANNALISA