giovedì 22 novembre 2018

Recensione - "Andiamo a vedere il giorno" di Sara Rattaro

ANDIAMO A VEDERE IL GIORNO

DI

SARA RATTARO

PER SPERLING&KUPFER

€ 16,90



Alice è stata una figlia modello e una perfetta sorella maggiore, quella che in famiglia cercava di tenere insieme tutti i pezzi mentre il padre stava per abbandonarli, quella che per prima ha trovato il modo di comunicare con il fratellino, nato privo di udito, e di farlo sentire «normale». Ha pensato agli altri prima che a se stessa, ha seguito le regole prima che il cuore e adesso, di fronte a una passione che ha scardinato tutti i suoi schemi e le sue certezze, si ritrova a mentire, tradire, fuggire. Ma sua madre, Sandra, non ha alcuna intenzione di lasciarla sola. Su quel volo per Parigi c'è anche lei, e insieme iniziano un viaggio che è un guardarsi negli occhi e affrontare tutti i non detti, a partire da quel vuoto che ha rischiato di inghiottire la loro famiglia tanti anni prima. Alice si illude che, ritrovando la persona che si era insinuata nelle crepe della loro fragilità, possa dare una risposta a tutti i perché che si porta dentro, magari capire ciò che sta accadendo a lei ora, vendicare il passato e punire se stessa. Le occorreranno chilometri e scoperte inattese, tuttavia, per comprendere che non è da quella ricerca che può trovare conforto. Perché una sola è la verità: la perfezione non esiste, solo l'amore conta, solo l'amore resta. E la sua famiglia, così complicata, così imperfetta, saprà dimostrarle ancora una volta il suo senso più profondo: essere presente, sempre e a ogni costo. Per continuare insieme il cammino, qualunque sia la destinazione.

LA MIA RECENSIONE

I romanzi di Sara Rattaro sono poesia, ho già letto qualche suo romanzo ed è sempre stata un'emozione unica, ogni storia ti entra dentro, crea un legame con gli eventi ed i personaggi.
"Andiamo a vedere il giorno" è la storia di Alice che racconta la sua vita dopo il matrimonio, un matrimonio voluto con il cuore, con un ragazzo perfetto, ma c'è un evento che rompe tutta quella perfezione, ma per fortuna ci sono Sandra, Alberto e Matteo, la sua famiglia, gli unici in grado di salvarla, sopratutto Matteo, suo fratello disabile, lui è sordo dalla nascita, tra loro c'è un rapporto fortissimo, Matteo può sembrare un ragazzo bisognoso di aiuto ma in realtà è l'unico in grado di salvare la sua famiglia, sopratutto Alice.
Ho amato questo romanzo, la storia raccontata è molto forte e piena di emozioni, amore, dolore, tristezza, emozioni che mi hanno travolta e coinvolta del tutto, ciò che racconta Alice è come trovarsi li con lei e vivere tutto in prima persona, si arriva ad un punto che pensi a come aiutarla a cosa dirle, lei diventa una persona vera, ed è per questo che amo i romanzi di Sara Rattaro, perchè lei rende vere le sue storie e i personaggi.
"Andiamo a vedere il giorno" è da considerarsi il seguito di "Non volare via", in questo primo romanzo è il padre di Alice, Alberto, a raccontare la sua storia, la nascita di Matteo, la sua sordità, i sacrifici, e le varie problematiche, ma sopratutto Alberto ci parla del suo tradimento verso la famiglia, ed anche in questo caso Matteo ha un ruolo centrale nella storia. Ho letto i romanzi tutto d'un fiato, non ho una preferenza perchè sono entrambi meravigliosi, ognuno di loro lascia emozioni diverse, ogni storia è unica, nel primo romanzo assistiamo alla storia di Alberto, in "Andiamo a vedere il giorno" la storia di Alice, in entrambi vediamo come un ragazzo disabile è in grado ed ha il potere di unire una famiglia.
Mi sono piaciute molto le riflessioni presenti nel romanzo, sono state parole meravigliose, parole che parlano di sentimenti che riguardano un po tutti, è stato impossibile non evidenziarle e sopratutto non riconoscersi in alcune di loro.
Io vi consiglio di leggere questo romanzo perché è una meraviglia, una storia che coinvolge, che rende tutto reale, sentimenti, emozioni, personaggi, sembra di assistere alla storia di qualche amico e poi è uno di quei romanzi che insegna tanto sulla vita...quindi leggetelo!

ANNALISA

giovedì 8 novembre 2018

Recensione - "La stanza della tessitrice" di Cristina Caboni

TITOLO: La stanza della tessitrice
AUTORE: Cristina Caboni
EDITORE: Garzanti
PREZZO: € 18,60
EBOOK: € 9,99

Bellagio è il luogo dove Camilla si è rifugiata per iniziare una nuova vita. Solo qui è libera di realizzare i suoi abiti capaci di infondere coraggio, creazioni che sono ben più di qualcosa da indossare e mostrare. Ma ora è costretta ad abbandonare tutto perché Marianne, la donna che l'ha cresciuta come una madre, ha bisogno del suo sostegno. È lei a mostrarle il contenuto di un antico baule, un abito che nasconde un segreto: vicino alle cuciture interne c'è un sacchetto che custodisce una frase di augurio per una vita felice. È l'unico indizio per ritrovare la sorella che Marianne non ha mai conosciuto. Camilla non ha mai visto nulla di simile, ma conosce la leggenda di Maribelle, una stilista che, all'epoca della seconda guerra mondiale, era famosa come «Tessitrice di sogni». Nei suoi capi erano nascosti i desideri e le speranze delle donne che li portavano. Maribelle è una figura che la affascina da sempre: si dice che sia morta nell'incendio del suo atelier parigino, circondata dalle sue creazioni. Camilla non sa quale sia il legame tra Maribelle e la sorella che Marianne vuole ritrovare. Ma sa che è disposta a fare di tutto per scoprirlo. Sente che la sua intuizione è giusta: Parigi è il luogo da dove iniziare le ricerche; stoffe, tessuti e bozzetti la strada da seguire. Una strada tortuosa, come complesso è ogni filo di una trama che viene da lontano. Perché i misteri da svelare sono a ogni angolo. Perché Maribelle ha lottato per affermare le proprie idee. Perché seguirne le orme significa per Camilla scavare dentro sé stessa, dove batte un cuore che anche l'ago più acuminato non può scalfire.
Nella foto Coco Chanel nel suo atelier a Parigi.

LA MIA RECENSIONE

Ho letto questo romanzo in un gruppo di lettura e come al solito quando un romanzo mi rapisce non riesco a rispettare il numero di capitoli da leggere al giorno, e così vado avanti e finisco per terminare il romanzo prima del previsto. E' ciò che mi è successo con il nuovo romanzo di Cristina Caboni "La stanza della tessitrice", una storia che mi ha rapita dalle prime pagine. I romanzi di Cristina Caboni sono una garanzia, ogni storia è un'emozione, ogni storia incanta e porta il lettore a vivere vicende piene di misteri, intrecci e sopratutto a scoprire le vecchie tradizioni e leggende che incantano.
"La stanza della tessitrice" è una storia che mi ha fatto vivere le vite di donne meravigliose, piene di coraggio e di sogni, Camilla, Maribelle, Caterina, Adele, Marianne, storie presenti e passate  legate tra loro da misteri e segreti, ma sopratutto legate dall'amore per i tessuti, gli abiti e la moda. Il romanzo è di una bellezza unica, una storia piena di segreti e misteri da svelare che mi hanno tenuta incollata alle pagine dall'inizio alla fine, Camilla dopo una grande delusione, decide di lasciare Milano e recarsi a Bellagio, dove in una piccola sartoria si occupa di recuperare abiti vecchi per crearne degli altri, ma Marianne ha bisogno di lei, deve assolutamente cercare sua sorella Ada, una sorella mai conosciuta, di lei non sa nulla, ma in passato ha fatto una promessa a sua madre Caterina ed ora è decisa a ritrovarla con l'aiuto di Camilla. Perchè Marianne non è mai venuta a conoscenza di Ada? Cosa le ha nascosto sua madre per anni? Una storia avvincente ed emozionante, il romanzo racconta la storia presente di Camilla e Marianne e la storia passata di Caterina, Maribelle e Ada, due storie collegate tra loro dall'amore per gli abiti e le stoffe. Sono stata catturata dalla storia di Caterina che mi ha portata nella Parigi degli anni 20,30,40, la sua storia mi ha emozionata molto, una storia dove regna sopratutto il dolore, una storia che pian piano mi ha portata a svelare un grande segreto, il segreto che Marianne e Camilla tanto vogliono conoscere. Sono stata colpita dalle descrizioni fatte dall'autrice, le descrizioni degli abiti, punto centrale del romanzo, abiti che rappresentano sogni, desideri, che custodiscono segreti, leggendo il romanzo sembra quasi di averli tra le mani e toccare la loro stoffa pregiata, le perline, i ricami...una sensazione meravigliosa. Questo romanzo per me è fatto di tanti fili intrecciati tra loro che alla fine portano alla conclusione unendo tutte le storie, presenti e passate, e tutti i segreti...proprio come un abito fatto da tanti fili intrecciati tra loro.
Io vi consiglio di leggerlo perché è una meraviglia.

ANNALISA