AUTORE: Roberto Lodovici
EDITORE: Europa Edizioni
PAGINE: 132
PREZZO: €15,00
"La figlia che diede alla luce suo padre" ha in sé una duplice valenza. Mostra una nuova visione della relazione padre- figlia vista attraverso una dimensione più spirituale. È nel contempo la storia di un percorso verso la consapevolezza, alla scoperta di se stessi. Ne è protagonista Michel, un affermato architetto, il quale, con l'aiuto della moglie Isabelle e grazie al singolare incontro con la figlia che sta per nascere, intraprende un viaggio ai confini della realtà che lo porterà, dopo un conflitto interiore, a salire tutti i gradini della scala sapienziale. In questa incredibile e toccante esperienza alla ricerca del profondo significato della vita, accompagnato dalla piccola Claire, scoprirà un linguaggio antico di pura energia primordiale, il linguaggio del cuore e dell'amore.
Può il concepimento di un figlio cambiare la vita, portare alla rinascita un genitore? Si. E' ciò che assistiamo nel bellissimo romanzo di Roberto Lodovici. Un dialogo tra padre e figlia, dialogo che inizia quando la bambina è ancora nel grembo della madre, un dialogo molto spirituale che parla di vita, di cambiamenti, e che fa riflettere molto non solo Michael il protagonista ma anche chi legge il libro.
Ho divorato questo libro, mi è piaciuto molto perché è uno di quei romanzi che fa riflettere e fa porre tante domande, un romanzo che insegna tanto. Una storia dolcissima che tocca il cuore e mette in evidenza il cambiamento di una persona davanti alla venuta al mondo della propria figlia, si crea un dialogo tra il bambino e il genitore, un dialogo che in realtà proviene tutto da noi, dal nostro IO interiore.
Roberto Lodovici in sole 132 pagine è riuscito a creare una storia meravigliosa, dolce ed emozionante, una storia che a me personalmente ha fatto riflettere molto e sopratutto la cosa più bella del romanzo è stato il potere di un esserino che si trova ancora nel pancione della madre, parlo del potere di portare una persona alla sua rinascita, "la figlia che diede alla luce suo padre", appunto è stata la bambina in questo caso a provocare la rinascita del padre, a fargli vedere la vita in maniera diversa.
Io il libro lo consiglio perché è stato molto bello...un piccolo manoscritto di vita, le parole di Roberto Lodovici aiutano a lottare a riprendere in mano la propria vita e a migliorarla.
INTERVISTA ALL'AUTORE
1.Che lettore sei?
Mi definisco un lettore globale. Leggo di tutto, dai classici, ai gialli, alla serie di Harry Potter, ai libri scientifici e storici. Amo molto anche le biografie. In diversi casi mi piace studiare certi libri e rileggerli più volte sottolineandone i passaggi cruciali.
2.Come è nata la tua passione per la scrittura? Fin da piccolo amavo leggere i libri. A scuola studiavo giusto il necessario, per poi poter leggere più libri possibili ogni anno. Era ed è la mia grande passione. Da ragazzino era come sognare ad occhi aperti.
3.Come è nato il tuo libro “La figlia che diede alla luce suo padre”? Come ogni scrittore al suo primo romanzo, c’è molto del mio vissuto in questo libro. L’idea nasce due anni fa quando decisi che era giunto il tempo di “dare vita” a quanto avevo appuntato su di un piccolo diario molti anni prima, quanto era nata mia figlia. Quindi la storia è tratta da un fatto vero ed è in parte autobiografico. E’ chiaro che viene poi tutto romanzato quando la realtà si intreccia con la fantasia e la creatività letteraria.
4.Parlaci un po’ dei personaggi del tuo libro. Come sono nati? Come puoi intuire dalla risposta precedente i personaggi sono ispirati dalla realtà. Soprattutto per quanto riguarda il protagonista che rispecchia e riflette il cammino di crescita e di ricerca interiore che ho intrapreso in tutti questi anni seguendo vari percorsi. 5.Il tuo libro parla del legame di un padre con la figlia non ancora nata. Quanto è importante per te questo rapporto prima della nascita? La storia in se si estende in uno spazio temporale che va dai sette mesi prima e sette mesi dopo la nascita della figlia. Il legame è importantissimo fin prima della nascita terrena perché il suo spirito è già vivo in lei. Questo rapporto è importante perché un figlio quando nasce ci cambia la vita. Noi genitori saremo le sue guide terrene, ma può anche accadere che lui grazie alla sua venuta, ci induca a riflettere sul grande mistero della vita e guidarci indirettamente verso una dimensione più intima e spirituale. Quando parlo di spiritualità non mi riferisco a nessun discorso religioso in senso stretto, ma al fatto di riprendere contatto con quel nostro mondo interiore che avevamo dimenticato, così presi dalla vita frenetica che conduciamo quotidianamente. Ed è questo che accade al nostro protagonista. Sarà la figlia ad accelerare il risveglio del padre a guidarlo ed a illuminare il suo percorso.
6.Che messaggio vuoi lanciare attraverso il tuo libro? Premesso che tutti vorremo vivere in un mondo migliore, il messaggio che desidero lanciare è : Se vuoi cambiare il mondo intorno a te devi prima cambiare il mondo dentro di te. Il protagonista si pone una domanda essenziale che invia al lettore: “ Quanto eravamo consapevoli del fatto che non potevamo tessere relazioni sane con gli altri senza prima avere un’amorevole relazione con noi stessi?” Questo romanzo sotto forma di saggio, ci aiuta in questa ricerca nel dare alla luce noi stessi. 7.Parlaci del giorno in cui il tuo libro è stato pubblicato. E’ stato un giorno emozionante perché coronava un lavoro durato due anni e la realizzazione di un sogno che avevo nel cassetto. Ma il giorno più emozionante è stato a metà Dicembre quanto ho ricevuto su WhatsApp un post così commovente da trattenere a stento le lacrime. Era di una ragazza che in ospedale stava combattendo contro un terribile male. Mi scriveva che dopo aver letto il libro, regalato da un’amica comune, era tornata in lei la voglia di combattere e di riprendersi la sua vita. Gioia, speranza e coraggio. Ecco cosa le aveva trasmesso il libro. Aver toccato le corde del suo cuore e della sua anima, come scrive lei stessa mi ha procurato, quel giorno, un’immensa e profonda emozione. 8.Hai altri progetti per il futuro? Ci potrebbe essere un seguito, ma non voglio svelare nulla per ora.
ANNALISA
2.Come è nata la tua passione per la scrittura? Fin da piccolo amavo leggere i libri. A scuola studiavo giusto il necessario, per poi poter leggere più libri possibili ogni anno. Era ed è la mia grande passione. Da ragazzino era come sognare ad occhi aperti.
3.Come è nato il tuo libro “La figlia che diede alla luce suo padre”? Come ogni scrittore al suo primo romanzo, c’è molto del mio vissuto in questo libro. L’idea nasce due anni fa quando decisi che era giunto il tempo di “dare vita” a quanto avevo appuntato su di un piccolo diario molti anni prima, quanto era nata mia figlia. Quindi la storia è tratta da un fatto vero ed è in parte autobiografico. E’ chiaro che viene poi tutto romanzato quando la realtà si intreccia con la fantasia e la creatività letteraria.
4.Parlaci un po’ dei personaggi del tuo libro. Come sono nati? Come puoi intuire dalla risposta precedente i personaggi sono ispirati dalla realtà. Soprattutto per quanto riguarda il protagonista che rispecchia e riflette il cammino di crescita e di ricerca interiore che ho intrapreso in tutti questi anni seguendo vari percorsi. 5.Il tuo libro parla del legame di un padre con la figlia non ancora nata. Quanto è importante per te questo rapporto prima della nascita? La storia in se si estende in uno spazio temporale che va dai sette mesi prima e sette mesi dopo la nascita della figlia. Il legame è importantissimo fin prima della nascita terrena perché il suo spirito è già vivo in lei. Questo rapporto è importante perché un figlio quando nasce ci cambia la vita. Noi genitori saremo le sue guide terrene, ma può anche accadere che lui grazie alla sua venuta, ci induca a riflettere sul grande mistero della vita e guidarci indirettamente verso una dimensione più intima e spirituale. Quando parlo di spiritualità non mi riferisco a nessun discorso religioso in senso stretto, ma al fatto di riprendere contatto con quel nostro mondo interiore che avevamo dimenticato, così presi dalla vita frenetica che conduciamo quotidianamente. Ed è questo che accade al nostro protagonista. Sarà la figlia ad accelerare il risveglio del padre a guidarlo ed a illuminare il suo percorso.
6.Che messaggio vuoi lanciare attraverso il tuo libro? Premesso che tutti vorremo vivere in un mondo migliore, il messaggio che desidero lanciare è : Se vuoi cambiare il mondo intorno a te devi prima cambiare il mondo dentro di te. Il protagonista si pone una domanda essenziale che invia al lettore: “ Quanto eravamo consapevoli del fatto che non potevamo tessere relazioni sane con gli altri senza prima avere un’amorevole relazione con noi stessi?” Questo romanzo sotto forma di saggio, ci aiuta in questa ricerca nel dare alla luce noi stessi. 7.Parlaci del giorno in cui il tuo libro è stato pubblicato. E’ stato un giorno emozionante perché coronava un lavoro durato due anni e la realizzazione di un sogno che avevo nel cassetto. Ma il giorno più emozionante è stato a metà Dicembre quanto ho ricevuto su WhatsApp un post così commovente da trattenere a stento le lacrime. Era di una ragazza che in ospedale stava combattendo contro un terribile male. Mi scriveva che dopo aver letto il libro, regalato da un’amica comune, era tornata in lei la voglia di combattere e di riprendersi la sua vita. Gioia, speranza e coraggio. Ecco cosa le aveva trasmesso il libro. Aver toccato le corde del suo cuore e della sua anima, come scrive lei stessa mi ha procurato, quel giorno, un’immensa e profonda emozione. 8.Hai altri progetti per il futuro? Ci potrebbe essere un seguito, ma non voglio svelare nulla per ora.
ANNALISA
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