Ciao lettori,
oggi voglio parlarvi di un romanzo molto particolare, "Un terremoto a Borgo Propizio" di Loredana Limone.
Voglio prima di tutto ringraziare la Salani Editore per questo splendido romanzo, e fare i complimenti all'autrice che ha scritto un gran bel romanzo.
Borgo Propizio è per l'appunto un piccolo borgo fatto di abitanti alquanto bizzarri, che vivono la loro tranquilla quotidianità felici e sereni, abitanti che sanno tutto di tutti, dove i pettegolezzi non mancano di certo. Un borgo felice fino a quando una scossa di terremoto distrugge (quasi) tutto, mettendo tutto sotto sopra, scombussolando la vita di ogni cittadino. Mi sono innamorata di Borgo Propizio e durante la lettura ho tanto desiderato vivere li, un luogo autentico, semplice, tranquillo, lontano da caos, un luogo dove potersi rifugiare e stare sereni.
Devo esser sincera inizialmente non ero molto convinta sulla lettura del libro, ma c'era qualcosa che mi attirava, qualcosa che mi diceva che non me ne sarei pentita, e infatti questo libro mi è piaciuto molto, è un romanzo molto particolare, diverso da tutti gli altri, un romanzo che mette insieme la vita di tutti i giorni dei personaggi, una vita semplice, una vita normale fatta di amori, tradimenti, amicizie, con il mistero, un libro che ti porta a vivere la quotidianità lì nel borgo, vivendo tutti gli avvenimenti in prima persona.
Ho trovato "Un terremoto a Borgo Propizio" molto scorrevole da leggere, inizialmente ho provato confusione con i personaggi perchè sono tanti come sono tante le vicende che li riguardano, ma andando avanti con la lettura ho superato questa confusione e, anzi mi sono affezionata ad ogni singolo personaggio, ho adorato il sindaco di Borgo Propizio, Felice Rondinella, una persona davvero eccezionale, ed ho adorato anche la coppia Belinda e Francesco, mi sono risultate antipatiche invece, le due sorelle Mariolina e Marietta.
Sono stata colpita molto dal primo capitolo, molto particolare, molto bello, e il modo in cui è scritto da l'impressione di trovarsi in una favola, una favola moderna che consiglio di leggere.
TRAMA
A Borgo Propizio va in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte. Cose belle, il borgo ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull'elegante pavé a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l'elettrizzante fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che sicuramente fa rodere il fegato a fior di città d'arte. Ma un giorno qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propiziesi che tanto amano il loro paese. La villa del Comune sembra una scatola con il coperchio sfondato; il pavé è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe; le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orribilmente. Felice Rondinella, appassionato sindaco, vive l'immane disastro come un fallimento personale, e Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perché non si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla, tutto è sottosopra. L'unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti, trovato a terra nella Viottola Scura, non ha avuto un infarto mentre scappava, spaventato dalle scosse, ma è stato ucciso. Un assassino a Borgo Propizio? La faccenda si complica...
L' AUTRICE
Loredana Limone, napoletana di nascita e milanese per
matrimonio, dopo una decina di libri che spaziano tra fiabe e gastronomia, ha
esordito nella narrativa con BORGO PROPIZIO
(Guanda 2012/Tea 2013), creando un luogo dell’anima molto amato dai lettori.
Primo di una trilogia, è stato premiato al Premio Fellini 2012 e tradotto in
Spagna, Germania, Bulgaria. Vi hanno fatto seguito E LE STELLE NON STANNO A GUARDARE (Salani 2014/Tea
2015) e UN TERREMOTO A BORGO PROPIZIO (Salani 2015).
Loredana,
inoltre, ha ideato e
conduce un laboratorio di scrittura creativa gastronomica di cui ha curato, partecipandovi, due
raccolte di racconti: SAPORI LETTERARI (Terra Ferma 2008) e 13 DONNE A TAVOLA
(Fefè 2015).
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