Un tè con biscotti a Tokyo di Julie Caplin
Edito Newton Compton
Prezzo cartaceo € 9,90 - Prezzo eBook €5,90
Fiona è una blogger di successo, specializzata in viaggi. Ha girato il mondo in lungo e in largo, ma il Giappone è sempre stato in cima alla sua lista dei desideri. Per questo, quando scopre di avere la possibilità di partire per un viaggio interamente pagato, è al settimo cielo: i suoi sogni sembrano avverarsi! E così arriva nella splendida città di Tokyo, vibrante di vita e di suggestioni, pronta a godersi la sua straordinaria avventura… almeno finché non scopre che anche Gabe, l’uomo che le ha spezzato il cuore dieci anni prima, si trova lì. Nel tentativo di dimenticare il dolore del loro ultimo incontro, Fiona si getta a capofitto nell’esplorazione della città. Grattacieli mozzafiato, templi e santuari antichissimi, il sushi, lo spettacolo della fioritura dei ciliegi: chissà se potranno funzionare come antidoto contro la tristezza.
LA MIA RECENSIONE
Ringrazio la casa editrice per la copia omaggio del romanzo.
Fiona é una blogger appassionata di fotografia e cultura Giapponese ed ha la fortuna di vincere un concorso di fotografia da svolgersi a Tokyo per poi allestire una mostra fotografica a Londra dove esporre le foto. Atterrata a Tokyo scopre che il suo mentore, colui che dovrà guidarla nella realizzazione delle foto è Gabriel Burnertt, con lui c’è stato un trascorso non tanto positivo ed ora dopo dieci anni si rincontrano a Tokyo. Fiona viene ospitata da una famiglia giapponese dove c’è la saggia Haruka, una signora minuta molto saggia che le farà scoprire la famosa cerimonia del tè, e la prenderà sotto la sua ala protettiva in una città sconosciuta alla ragazza. Il romanzo non ha superato le mie aspettative, credevo di immergermi in una bellissima storia d’amore ambientata in una delle città più belle e caratteristiche del mondo e invece non è stato così, ci sono state cose positive ma anche cose negative, anzi la negatività del romanzo è stata proprio Fiona, ma partiamo da ciò che ho trovato bello. Mi è piaciuta molto la descrizione di Tokyo, fa venire voglio di trovarsi lì di immergersi in una città dove il moderno e le antiche tradizioni si fondono, dove troviamo grandi grattacieli ma anche antichi templi immersi nel verde, stupenda la fioritura dei ciliegi, ho immaginato di trovarmi lì immersa tra quei boccioli rosa, delicati, un evento che in Giappone è molto importante. Quanto mi piacerebbe andarci un giorno, e durante la lettura la mia voglia di teletrasportarmi li è stata molto forte. È stato un bellissimo tour nella città dei miei sogni.
Mi è piaciuto molto il personaggio di Haruka, lei è una graziosa signora dal pugno di ferro ma con un cuore molto grande, i suoi consigli, le sue perle di saggezza sono stati molto significativi e fanno conoscere anche la parte più filosofica della cultura giapponese, lei mi ha trasmesso molta tranquillità, è stato un personaggio molto positivo e poi ho adorato la sua casa e il suo giardino.
Durante la lettura però ho riscontrato anche cose negative, la prima parte è dedicata alla visita di Fiona presso i luoghi più caratteristici di Tokyo, e nonostante la descrizione della città mi sia piaciuta molto, ha messo in secondo piano la storia tra Fiona e Gabriel, è stato come leggere un diario di viaggio dove il turista racconta i posti visitati, e questo non mi è piaciuto molto avrei preferito una storia un po’ più approfondita non messa in secondo piano, però già dopo metà libro la situazione migliora, inizia a dedicarsi maggiormente ai due personaggi lasciando un po’ da parte la città, ma c’è una cosa che secondo me è stata al massimo della negatività...Fiona, lei non mi è piaciuta, antipatica, priva di espressione, piatta, e tutto ciò si è riversato sull’intera storia. Fiona dice di essere appassionata del Giappone ma durante la lettura ho notato che non sa nulla, non sa nemmeno che in Giappone si mangia sushi, non sa cosa sia la tempera, e si meraviglia persino dell’uso delle bacchette, se amo così tanto una città almeno delle cose basilari ne sei a conoscenza, appena arriva in Giappone, la città dei suoi sogni, non fa che lamentarsi e notare che le giapponesi sono aggraziate e minute mentre lei non lo è, se fossi stata al suo posto avrei fatto i salti di gioia, trovarmi lì vedere un sogno realizzato, lei invece no, nessuna emozione. Fiona non ha fatto altro che lamentarsi, innervosirsi per ogni critica ricevuta o comportamento per lei non giusto e sbuffare ai dieci mila messaggi che le manda sua madre, un altro personaggio fenomenale, le avrei strozzate entrambe vi giuro. Ha rovinato perfino la storia con Gabriel, poteva essere una bella storia ma il suo essere piatta e priva di emozioni hanno reso la storia poco coinvolgente, lei non ha lottato per amore, non ha manifestato gelosia, non ha dimostrato gioia, non ha fatto un genato carino verso l’uomo del quale è sempre stata innamorata, nulla di nulla, infatti mi sono chiesta cosa abbia trovato di interessante lui in lei. Odiosa fino alla fine, però ho notato che questa sua negatività è sfociata in qualcosa di positivo perché scatena così tanto odio nel lettore da coinvolgerlo durante la lettura, speri in qualche suo cambiamento.
Ora siete tutti curiosi di leggere il romanzo lo so, soprattutto di conoscere la mitica è simpaticissima Fiona.
Non è stato un brutto romanzo ma non ha Superato le mie aspettative, non mi ha coinvolta.
Ciao, io non amo particolarmente i libri troppo descrittivi, però amo quando i personaggi evolvono ^_^ Quindi direi che mi annoto il libro e poi vediamo
RispondiEliminaGrazie
Diciamo che questo è un Romance che nonostante sia stato negativo per me allo stesso tempo sono stata curiosa di arrivare alla fine ma purtroppo non mi è piaciuto
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