sabato 14 gennaio 2017

Recensione / Gi occhi della Gioconda il genio di Leonardo raccontato da Monna Lisa / Alberto Angela


TITOLO: GLI OCCHI DELLA GIOCONDA IL GENIO DI LEONARDO RACCONTATO DA MONNA LISA

AUTORE: ALBERTO ANGELA

EDITORE: RIZZOLI

PREZZO: EURO 22,00

PAGINE: 349

Un capolavoro assoluto come la Gioconda non è solo un quadro da ammirare affascinati dagli occhi che sembrano vivi e dalla magia del sorriso. In realtà è un viaggio nella mente e nelle emozioni di Leonardo. È una porta che si spalanca su un luogo e su un’epoca indimenticabili: Firenze (ma anche Milano, Roma, Mantova, Urbino…) e il Rinascimento. Già dall’Ottocento e fino a oggi, è stato detto e scritto moltissimo su Leonardo e su Monna Lisa, un artista e un ritratto su cui si ha sempre l’impressione di non sapere abbastanza. Per andare a conoscere entrambi e svelarne l’eterno fascino, Alberto Angela ha scelto una chiave completamente nuova: lascia che sia la Gioconda a “raccontarci” Leonardo, il genio che l’ha potuta pensare e realizzare. Partendo da ogni dettaglio del quadro e ricostruendo le circostanze in cui Leonardo lo dipinse, scopriamo così che il volto della Gioconda, levigatissimo dallo sfumato, non ha ciglia né sopracciglia (un dettaglio importante nella storia narrata in queste pagine…). O che il suo vestito ha molto da dirci sulla moda del tempo, ma anche sulle abitudini e sull’economia della Firenze di inizio Cinquecento. O, ancora, che le sue mani non sarebbero state possibili senza approfonditi e sorprendenti studi di anatomia. O che il segreto del paesaggio va ricercato nel nuovo tipo di prospettiva “aerea”, ideato da Leonardo. La Gioconda può raccontarci queste e molte altre cose sul suo autore, dalle incredibili macchine e invenzioni (un palombaro, un paracadute, un robot!) ai rapporti con i potenti quali Ludovico il Moro e il re di Francia Francesco I. Ma che cosa sappiamo di lei? Chi è davvero questa donna misteriosa? Sulla sua identità sono state fatte diverse ipotesi, alcune delle quali aprono retroscena appassionanti nelle città e nelle corti dell’epoca. Con le sue doti indiscusse di divulgatore, Alberto Angela ci accompagna a scoprirli, entrando nella vita di Leonardo, mostrandone il genio e il volto umano, l’incontenibile creatività e le relazioni. Svelandoci un Leonardo dalla personalità unica, fondamentale nella cultura del mondo e di tutti i tempi.


Ciao lettori, ecco una nuova recensione per voi, questa volta tocca al bellissimo libro di Alberto Angela, "gli occhi della Gioconda il genio di Leonardo raccontato da Monna Lisa", un libro che non ho potuto non leggere, sono una grande fan di Alberto Angela, amo i suoi documentari, e i suoi libri, spiega tutto in maniera così semplice, senza annoiare, io resto sempre incantata dalle sue spiegazioni, per me resta insuperabile.
Questa volta Alberto Angela ci parla della Gioconda e del suo autore Leonardo da Vinci, "gli occhi della Gioconda" è un libro stupendo e l'ho letto tutto d'un fiato, viene descritto tutto in maniera dettagliata e molto semplice, inizialmente può sembrare un libro d'arte che annoia, ma non è così credetemi, l'ho trovato molto interessante, insegna molte cose su Leonardo da Vinci e sulle sue opere.
Il libro è formato da molte foto riguardanti i lavori di Leonardo, le ho trovate molto belle e utili, sono state utili durante la spiegazione di alcune tematiche facendo capire tutto senza lasciare alcun dubbio.
Il libro parte dal dipinto della Monna Lisa per poi raccontare delle altre opere, ed è proprio attraverso la Gioconda che Alberto Angela ci farà conoscere il grande Leonardo, la sua vita, il modo in cui dipingeva, il suo talento...
Un libro che consiglio, non pesante, non annoia, cattura l'attenzione del lettore.
Un libro che si legge tutto d'un fiato.


2 commenti:

  1. Ciao! Anche io adoro Alberto Angela e lo seguo assiduamente da quando ha pubblicato i libri su Roma. I suoi saggi sembrano quasi romanzi, tanto riesce a renderli interessanti e "leggeri". Gli occhi della Gioconda non l'ho ancora letto ma è già nella mia libreria ad aspettarmi :)

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  2. Come lo specchio magico della matrigna di Biancaneve ci indica il più bello del reame, così il volto della Gioconda ci rimanda a quello di Leonardo da Vinci. Il volto femminile del dipinto conservato al Louvre è sovrapponibile all’Autoritratto di Leonardo conservato a Torino. Ma ancora più inconsciamente per il professore Mario Alinei, richiama l’immagine del lutto, tramite la rappresentazione di una giovane donna morta con gli occhi aperti come se fosse viva, nascosta dalla bellezza ancora presente della persona raffigurata. Per ultimo, un rimando subliminale al volto sindonico, come apparve nel negativo fotografato nel 1898 per la prima volta. Anch’esso somigliante con quello dell’Autoritratto di Leonardo da Vinci conservato a Torino. Dove la Sindone di Torino è l’Autoritratto o il ritratto di un Uomo vivo ritratto come morto. Questa sarebbero le ragioni profonde del fascino del dipinto e dell’iconoclastia a cui è stato sottoposto nello scorso secolo. L’immagine della Gioconda è diventata un’icona, quasi un volto archetipo. Ma di volto archetipo ne esiste solo Uno. Cfr. ebook/kindle. La Gioconda: uno specchio magico.

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